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Mimì alla Ferrovia di Napoli

(5.00)
  • Ristoranti tipici regionali
  • Specialità: n.d.
Ristorante verificato

Recensione Mimì alla Ferrovia di Napoli a cura del nostro giornalista

Mimì alla ferrovia: il “buon mangiare” nel cuore della Napoli storica. Ci sono posti che diventano leggende. Non perché esagerati nel loro modo di porsi alla clientela, né perché appariscenti, ma semplicemente perché soddisfano costantemente i clienti e vengono incontro a qualsiasi loro richiesta. Uno di questi posti è “Mimì alla ferrovia”, trattoria in cui il buon cibo della tradizione napoletana viene proposto da più di settant'anni (quasi ottanta per la precisione) senza sbagliare un colpo. Scopriamo più da vicino questo locale, con uno sguardo attento alla location, la sua storia, e il suo menu.

La location di Mimì alla ferrovia: atmosfera informale ed accogliente, tappa fissa per i napoletani e non

A dispetto della fama che questo ristorante ha conquistato nel corso degli anni, l'ambiente qui ha mantenuto un'atmosfera informale e calda, che fa sentire a proprio agio chiunque. Due i piani in cui è posizionato: al piano terra ci si va per due chiacchiere in relax e sbirciare con curiosità le innumerevoli fotografie scattate agli ospiti che sono passati per questi tavoli. L'arredo, del resto, contribuisce a questa sensazione confortevole: la classica trattoria partenopea dalle reminiscenze novecentesche con pavimenti in segato, tavoli e sedie in legno, qualche stucco dorato alle pareti bianche, specchi con cornici in pendant ai tavoli, e tovaglie rigorosamente bianche. Al piano di sopra tutto diventa più elegante e formale, con archi a volta, soffitti affrescati, sedute rivestite in stoffe pregiate e sottotovaglia. Servizio attento ed efficiente.

Molti gli ospiti illustri nel tempo

E a propostito di ospiti, sono davvero pochi i napoletani che non siano stati almeno una volta a pranzo o a cena da Mimì alla ferrovia. In pieno centro città, a ridosso della Stazione ferroviaria e facilmente raggiungibile dall'aeroporto internazionale di Capodichino (in Via Alfonso D'Aragona 19), questo locale è sempre stato una tappa di passaggio sia per i cittadini che per i turisti dalla bocca buona. Non a caso qui sono passati nomi importantissimi della società e della cultura: Antonio De Curtis, conosciuto come Totò, qui era un habitué, ma anche Eduardo De Filippo con le sue compagnie di attori. Affezionati clienti erano anche Lucio Dalla e Gianni Agnelli, “L'avvocato”. Per ultimo, John Kerry, ex Segretario di Stato per gli Usa, di passaggio a Napoli in occasione del G20 la scorsa estate.

La storia di Mimì alla ferrovia: un sogno realizzato con un pizzico di follia

Tutto nasce nel 1943, sotto le bombe della Seconda Guerra Mondiale. Una coppia di sposi, Ida ed Emilio Giugliano (Mimì, appunto) danno vita ad un'idea che a tutti all'epoca poteva sembrare folle: aprire un ristorante nel centro della Napoli storica. Ma loro non si fanno scoraggiare e si affidano anche al primo amore di Mimì: i cavalli. Il ferro di cavallo diventa perciò l'emblema e il simbolo della trattoria. In pochi anni la fama del locale si estende in tutt'Italia, e oggi quella tradizione culinaria viene portata avanti dalla terza generazione dei Giugliano, capeggiata dallo chef Salvatore Giugliano, nipote di Don Mimì e dai tre cugini Michele, Michele e Ida. Con il tempo arrivano anche i premi. Alla fine del 2018 il Riconoscimento Speciale alla Carriera e per Meriti Professionali ritirato a Montecitorio e l’assegnazione del Leone D’Oro alla carriera nell’ambito del Gran Premio Internazionale di Venezia, come migliore azienda italiana per quell'anno. Nel 2019 giunge invece il Premio Comunicatore 2019, collaterale al Gran Premio Internazionale di Venezia.

Il menu e i piatti famosi di Mimì alla ferrovia: la classica cucina napoletana con un pizzico di innovazione

Da Mimì alla ferrovia si va per mangiare la cucina napoletana, e questo è un fatto. Con gli anni però, le nuove generazioni hanno affiancato agli storici piatti nuove proposte gastronomiche, che però non transigono sull'altissima qualità delle materie prime, sempre fresche e selezionate personalmente dallo chef ogni giorno. La tradizione partenopea dunque resta, ma con un pizzico di giovane creatività ed innovazione. Per cui ben vengano pietanze intramontabili, primi piatti come le candele al ragù napoletano, l'insuperabile gateau di patate o pasta con ceci e baccalà. Chi ama i sapori della tradizione non deve poi lasciarsi sfuggire il sartù di riso o la classica montanarina (pizza fritta con pomodoro e formaggio). Come antipasti si può spaziare dalla mozzarella di bufala al pesce: l'insalata di polpo verace, il “pesce azzurro a modo nostro” e il calamaro scottato con zucchine alla scapece sono meritevoli. Da non dimenticare il pescato del giorno cotto a piacere, dei moscardini con olive e capperi che fanno leccare le dita oppure, se si ama la carne, una robusta entrecote alla griglia. Infine i dolci: il ristorante è noto soprattutto per il suo babà al rhum, ma anche per i parfait ineguagliabili, la delizia al limone o il tiramisù. Il menu cambia comunque ogni giorno. Alla fine ci si alzerà da tavola rilassati e soddisfatti.

Mimì alla Ferrovia si trova a Napoli in Via Alfonso D'Aragona 19. Aperto a pranzo e a cena tutti i giorni eccetto la domenica. La prenotazione è obbligatoria. I prezzi oscillano dai 25 ai 70/80 euro a persona, esclusi i vini.


Opinioni Mimì alla Ferrovia (1)

  1. Jennygio

    Un pezzo di storia napoletana

    5 / 5

    Impossibile venire a Napoli senza fermarsi almeno una volta da Mimì alla ferrovia. È un pezzo di storia della città e merita una visita. Si mangia come a casa e l'ambiente è super accogliente. Esperienza da ripetere.

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