Recensione Pizzeria Regina Margherita di San Giovanni Rotondo a cura del nostro giornalista
La Pizzeria Regina Margherita a San Giovanni Rotondo offre un'esperienza unica che va oltre la semplice degustazione di una pizza. La rinomata qualità dei "Lievitati in Cucina", un'innovativa fusione tra cucina e pizzeria, è solo uno dei tanti motivi per cui vale la pena visitarla. La passione del proprietario Orazio Chiapparino per i lievitati e le tecniche di alta cucina, si riflette in ogni piatto, garantendo un'esperienza che sarà impossibile dimenticare. L'ambiente elegante e moderno, unito a un servizio cordiale e attento, rende Regina Margherita il luogo ideale per una serata speciale. Inoltre, l'ampia selezione di vini e birre artigianali, insieme a un menù stagionale ricco di ingredienti di altissima qualità, completa un'offerta che soddisfa anche i palati più esigenti. Un locale che coniuga tradizione e innovazione, situato in una città ricca di storia e spiritualità, pronta ad accogliere ogni visitatore con calore e professionalità.
Storia della pizzeria Regina Margherita di San Giovanni Rotondo
La storia della pizzeria Regina Margherita parte da lontano ed è una di quelle narrazioni che sembrano frutto di fantasia per quanto bella e ricca di avvenimenti. Tutto ha inizio allorquando il piccolo Orazio - nato nel 1971 a Gela da padre pugliese e mamma siciliana - all'età di 12 anni comincia ad appassionarsi al mondo della pizza guardando il papà che aveva una pizzeria proprio nella sua città di nascita. Dopo aver preso il diploma alberghiero, Orazio comincia a fare esperienze in giro per l'Europa. Prima fa il lavapiatti a Copenaghen, successivamente va a Londra e in Germania per far parte di grandi brigate di cucina. In Germania comincia anche a fare l'aiuto pizzaiolo, ma intanto segue corsi e impara l'utilizzo del lievito madre e l'arte dei lievitati, finché diventa socio di tre pizzerie tradizionali. Rientra in Italia per fare il barman a Foggia e lì conosce Maria Pia Del Buono, che diventerà sua moglie e compagna di vita oltre che di lavoro. Con lei apre un locale a San Marco in Lamis e poi nel 2012 un take away a San Giovanni. Successivamente si libera un locale da 30 posti e comincia a sviluppare la sua idea di pizza che, in poco tempo, raccoglie consensi fino ad entrare in guida Gambero Rosso con due spicchi. Nel 2021 Orazio prende possesso dei locali attuali e prende il via il nuovo progetto che conosciamo oggi. Il Regina Margherita attuale è più elegante, con più spazio e attrezzature moderne che gli permettono di sviluppare ancor più la sua idea di pizza contemporanea, sintetizzata nella visione personale dei “lievitati in cucina”, che contempla anche padellino, fritto, pizze dolci, il tutto realizzato con tecniche di alta cucina.
Ambiente e atmosfera della pizzeria Regina Margherita
L'ambiente della Pizzeria Regina Margherita è accogliente e raffinato, caratterizzato da un design moderno che fonde elementi naturali e contemporanei. Gli interni presentano linee pulite e materiali di alta qualità, come il legno curvato che decora il soffitto e le pareti divisorie con motivi geometrici. Le sedie ergonomiche e i tavoli in legno massiccio creano un'atmosfera intima e rilassante, ideale per una cena tranquilla. Le lampade da tavolo diffondono una luce soffusa, contribuendo a creare un ambiente caldo e accogliente. Sulle pareti, alcune belle e colorate gigantografie raffiguranti mani intente a lavorare ingredienti nella preparazione di una pizza, che rallegrano e caratterizzano l'ambiente. Dalla sala è possibile seguire le operazioni della cucina a vista, in cui Orazio e il suo staff si muovono con apparente calma senza mai dare l'impressione di essere in difficoltà o in momenti di frenesia, neppure con la sala al completo. I 60 posti utilizzabili all'interno si ampliano con i 30 all'esterno attrezzati nella stagione estiva.
Lievitati in cucina: il menù e la nostra degustazione
Il menù del Regina Margherita non è quello classico di una pizzeria tradizionale. Presente la pizza Margherita ma assenti le altre pizze di tradizione, Chiapparino ha espresso la sua creatività abbinando la cucina alla pizzeria, arricchendola di creazioni innovative che strizzano l'occhio ai palati più raffinati. Ovviamente ciò non significa che, presi dal desiderio di una Capricciosa, lui non ve la prepari; piuttosto verrà incontro alla vostra richiesta utilizzando, invece, ingredienti di altissima qualità ed evitando insapori funghi champignon conservati in acqua, sostituendoli con profumati cardoncelli freschi. Stesso discorso per il prosciutto e per i carciofini, che saranno sempre di altissima qualità come per ogni altro ingrediente. Ma la cifra di Chiapparino è, appunto, la capacità di coniugare la sua grande competenza sui lievitati con le moderne tecniche di cucina. Ecco, quindi, che nascono idee come la “Futuro di Cavicione”, che, prendendo spunto dalla tradizionale pizza chiusa di sponsali, ne riporta i sapori con porri, acciughe, olive dolci e crema di sponsali. Altra originale idea è la “Pancotto” che riporta nel gusto e negli abbinamenti al classico piatto della tradizione dauna, con cicorielle selvatiche, patate, emulsione di finocchietto, pomodori al forno e taralli sbriciolati per richiamare la consistenza del pane raffermo tostato. L'Apulia con crema di cime di rapa, mozzarella fiordilatte, capocollo di Martina Franca, fonduta di caciocavallo podolico e mandorle tostate riunisce alcuni tra i prodotti più tipici della regione, un concetto che si ripete nella pizza “Umbria”, con crema di ceci, mozzarella fiordilatte, mortadella al tartufo e fonduta di pecorino. Tra le proposte in menù del Regina Margherita ci sono anche gli invitanti “padellini” preparati con impasti soffici cotti al vapore e poi finiti in forno con deliziose proposte in abbinamento. Abbiamo trovato sia accostamenti classici, che si presentano con gli inequivocabili nomi “Polpo e patate”, “Colonnata” e “Zibello”, ma anche alcuni più arditi come l'Amarè, con amarena, prosciutto crudo e fonduta di parmigiano. Mentre si attende la pizza si può partire con una scelta tra gli “Ammunì”, che in siciliano vuol dire “andiamo”, esortazione a partire con gli ottimi assaggi proposti, come il Tris di Montanarine, una sorta di focaccine soffici fritte e farcite, a scelta con ingredienti di mare o di terra. Oppure con il “Crocchè Podolica”, fatto con patate, cuore filante di mozzarella e fonduta di caciocavallo o la Sorrentina, una frittatina di pasta al forno con pomodoro e mozzarella.
Come dessert si può scegliere tra i classici – ma sempre realizzati in casa - come il Tiramisù o il Cannolo, omaggio alla sua terra d'origine, oppure optare ancora per la pizza , servita in tranci e abbinata a golose farciture.
La “Sapori del Gargano” esprime i profumi del territorio abbinando crema di ricotta, mandorle, arance candite e miele del Gargano mentre la Pizzasù, fatta con crema al mascarpone, gel al caffè e scaglie di cioccolato fondente prende spunto dal classico, golosissimo dolce veneto.
Le proposte del Regina Margherita si completano con una scelta di circa 40 etichette di vino, specialmente pugliese ma con incursioni in altre regioni, perché Orazio ritiene che il vino sia preferibile in abbinamento alla pizza rispetto alla birra. Comunque, si può anche scegliere tra una ventina di birre artigianali e tre alla spina, e poi tra cognac, rhum, grappe e whisky, oltre ad una piccola proposta di cocktail e drink preparati da Orazio Chiapparino.
Ma una caratteristica da evidenziare è il servizio attento e di alto livello che questa pizzeria offre, perché la sala, giustamente, deve essere dello stesso livello della cucina, concetto spesso sottovalutato in tanti luoghi. “Chi è in sala – sostiene Chiapparino – deve conoscere e valorizzare ciò che si fa in cucina, spiegandolo al cliente. Appena entrati da noi si viene accolti da un addetto che ti accompagna al tavolo, ti fa sedere, ti porta l'acqua e il menù. Siamo organizzati con un barman e un addetto al pass e mia moglie Maria Pia, maitre di sala e sommelier di 2° livello, si occupa di far funzionare tutto alla perfezione. Il mio team è formato da ben 12 persone, offrendo tanta qualità al servizio del cliente”.
La sala, insomma, è uno dei punti di forza di questa moderna pizzeria, senza alcun dubbio! Inoltre, il Regina Margherita è attrezzato per le preparazioni senza glutine con un laboratorio a parte, il tutto certificato dall'Associazione Italiana Celiachia. Non solo, i celiaci qui non avranno un menù a parte ma potranno assaggiare quasi tutte le proposte della pizzeria.
Il menù, che cambia ad ogni stagione, viene pensato sempre sui prodotti del periodo e del territorio, senza disdegnare l'utilizzo di materie prime anche non locali, perché – sostiene Orazio - “preferisco il chilometro buono al chilometro zero”.
Cosa visitare nei dintorni di San Giovanni Rotondo
San Giovanni è la città di San Pio, quindi il turismo è prevalentemente di tipo religioso. Qui ci si reca in preghiera sia nel vecchio che nel nuovo Santuario dedicato al Santo di Pietrelcina, ma la città è in una posizione centrale nel territorio dauno, situazione che consente al viaggiatore di spaziare verso le città costiere della costa garganica come Rodi, Vieste e Peschici, oppure di recarsi nelle vicine San Marco in Lamis e Monte Sant'Angelo. Vicinissime le lagune di Lesina e Varano ed è persino possibile, con mezzi idonei come traghetti dal Gargano o elicotteri da Foggia, recarsi alle meravigliose isole Tremiti, incontaminate perle dell'Adriatico.
Recensione a cura di:
Sandro Romano
Giornalista
Puglia
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Non è una normale pizzeria
Sono un buon frequentatore di pizzerie e negli ultimi 10 anni, grazie anche alla più facile divulgazione delle tecniche di lievitazione, ho avuto modo di conoscere tanti modi di fare la pizza e devo dire quasi tutti interessanti. Il progetto che porta avanti Chiapparino in questa pizzeria, però, ha una marcia in più. Giustissimo il nome che ha voluto dare al suo progetto gastronomico "Lievitati in Cucina" perché questo non è un ristorante e quasi si potrebbe dire che non è una pizzeria ma una fucina di cose buone senza confini. Non ci sono più i limiti né confini tra cucina e pizzeria. Tutto entra in gioco con il solo scopo di far divertire il palato. La loro bravura sta nel fatto che ci riescono alla grande.