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Ristorante Amaranto's di Porto Recanati

(5.00)
  • Ristoranti tipici regionali
  • Specialità: Cucina regionale rivisitata che segue la stagionalità dei prodotti.
Ristorante verificato

Recensione Ristorante Amaranto's di Porto Recanati a cura del nostro giornalista

Il ristorante Amarantos è nel cuore di una delle città regine dell’accoglienza turistica marchigiana, Porto Recanati. All’ombra del castello svevo edificato dagli avi, fortiter et fidenter, con la forza e la fede che hanno accompagnato nei secoli la crescita dell’antico porto di Recanati, oggi comune di Porto Recanati; e all’ombra dell’Arena Beniamino Gigli dove il divino tenore ha cantato come nessuno mai. Entrando nel Ristorante Amaranto's di Porto Recanati si incontra subito il sorriso disarmante di Mara Palanca – responsabile di sala e pastry chef, figlia della terra marchigiana. Ai fornelli il marito, Antonio Di Gugliemo, chef patron di origine pugliese che ha saputo unire la bellezza delle due regioni portando in tavola un denominatore comune che sta conquistando anche i palati più diffidenti. . E' stato un viaggio fantastico in Messico a far capire loro che la cucina fatta di dettagli e di ingredienti scelti con cura diventerà il futuro.  Nasce così il nome Amarantos, ispirato dal simil-cereale, che scoprono nel Paese dei Maya e degli Aztechi, dei tacos e dei sopes, e di cui si innamorano. Un segno del destino: "Amaranto" è l’anagramma dei loro nomi. Con il cosmo a favore, prende corpo la giusta dimensione. L’equilibrio perfetto fra Mara e Antonio. L’incontro fra Marche e Puglia trova conforto anche negli ingredienti. L’inverno è un tripudio di cime di rape. In primavera di asparagi. La stagionalità segna il passo, lentamente.  La conduzione creativa è di Antonio. Lui, confrontandosi con la brigata e con la supervisione di Mara, prova e riprova un’idea finché non è come l’ha immaginata e pensata. Tutti i menù sono concepiti nel pieno rispetto dell'alternanza delle stagioni giocando continuamente tra mare e collina. Le Marche è una regione riconosciuta come uno dei paradisi della cucina italiana, ma il tocco meridionale dello chef Antonio, con i suoi gusti autentici e naturali, battezza un connubio Puglia-Marche che, negli anni, molti altri chef hanno sostenuto.  Interessante la carta degli olii, "bonus" che chiarisce sin da subito quanta attenzione troverete in questo ristorante a favore dell'ospite.

La storia del ristorante Amaranto's di Porto Recanati: le curiosità che è giusto conoscere

Siamo al centro della costa marchigiana, provincia di Macerata. Sul vicino colle, l’imponente Basilica di Loreto; a una manciata di chilometri si trova Castelfidardo, con il museo della fisarmonica e appena più a ovest Osimo, elegante, ricca di chiese e palazzi; e poi Recanati, culla della memoria leopardiana e dove sembra ancora risuonare l’eco della voce di Beniamino Gigli. Infine, il sole e le spiagge di Sirolo e Numana, oltre quella di Porto Recanati, luoghi dello svago e del divertimento. Mara e Antonio si sono conosciuti giovanissimi. lei alla reception di un grande albergo di Porto Recanati e lui in cucina; lei diplomata a pieni voti del liceo linguistico, lui già allievo dell’alberghiero di San Benedetto; le reciproche professioni incoraggiano la scelta ‘audace’ di unirsi anche professionalmente. Sarà la mamma di lei a convincere e spronare Antonio. Nel futuro, una vita insieme. Gestiscono, per diversi anni, un luogo da grandi numeri lungo il mare. Ma non sono soddisfatti. Sarà un viaggio/fuga in Messico a far capire loro che la cucina, quella fatta di dettagli e di ingredienti scelti con cura, diventerà il futuro. Nasce così il nome Amaranto’s. Ispirato dal simil cereale che conoscono in Messico di cui si innamorano. Scoprono poi che è l’anagramma dei loro nomi. All’inizio Mara sta in sala e Antonio in cucina. Troppo lontani perché le cose funzionino bene. A questo punto della storia compare la mamma di Antonio. E’ da lei che Mara impara a fare la pasta a mano come cavatelli, orecchiette ecc… e a fare il pane. Prende corpo la giusta dimensione. L’equilibrio perfetto fra Mara e Antonio. L’unione fra Marche e Puglia si evince subito dagli ingredienti. L’inverno è un tripudio di cime di rape. In primavera di asparagi. La stagionalità segna il passo, lentamente. Così come la maestria nella marinatura  e affumicatura del pesce: Antonio si occupa personalmente della salagione a freddo, diversa per ogni tipologia di pesce; l'affumicatura, sempre a seconda del pesce trattato, viene fatta con melo, ciliegio e whisky. Di questa gustosa cucina apprezzerete lo sgombro in ogni sua versione, le alici, le sarde, le baraccole, la razza, le raguse, i gamberi rosa, il polpo e tanto altro. Nei piatti troverete spesso creme di legumi, di verdure, di riso integrale, frutti rossi della selva sovrastante, castagne, noci, mandorle. Anche i formaggi, di ovvia origine pugliese, non mancano. Il pane arriva caldo in tavola insieme ai sottili e friabili grissini. E' Mara che si occupa con successo della panificazione declinata alla curcuma, allo scalogno, ai semi di anice e all'amaranto. Sue sono le paste tirate fresche e i dolci al cucchiaio. Ad Antonio spetta la conduzione ‘del vapore’. Conduzione creativa. Lui tende alla perfezione e prova e riprova un’idea finché non è come l’ha immaginata e pensata. Tutti i menu sono concepiti nel pieno rispetto della tradizione mare-collina, nell’ambito di una regione da tutti riconosciuta come uno dei paradisi della cucina italiana.

Cosa si mangia da Amaranto's: la nostra degustazione

Partiamo dagli antipasti come il baccalà mantecato all’olio, imarinati tonno, alici e salmone, gli stagionali sgombro e puntarellecon burrata e sale nero affumicato e polpo con crema di ceci. La razza sul porro con la bottarga e pistacchi, è uno dei piatti che vi faranno decidere di ritornare. Fra i primi ci piace menzionare quelli ripieni come i tortelli di filetto di merluzzo cotto e crudo su crema di riso nero integrale e gli scrigni di grano arso ripieni di burrata e conditi con l’immancabile sgombro. I cavatelli e le orecchiette spesso li trovate con le vongole nostrane abbinate a carciofi o cime di rape. Non manca mai un tocco delicato dato dall’uso del Trombolotto Sermonetano.

La pasta secca lunga, tipo trenette piuttosto che spaghetti cappelli, è servita insieme al tonno fresco e al misterioso battuto dello chef. La corta, tipo paccheri e  mezzi schiaffoni, con robusti e aromatici ragù di mare, tipici marchigiani, come quello con le raguse o con lo stoccafisso. I secondi passano dalla creatività spinta di Antonio alla rassicurante grigliata di pesce azzurro. Non solo pesce ma anche carne, che compare negli antipasti come la pizzetta rustica al formaggio con polpettina di salsiccia, erbe ripassate e pomodoro semicandito. Nei primi si nasconde dentro le Mezzelune di agnello al timo con crema di carciofi. Nei secondi diventa il classico fritto alla marchigiana. Non mancano le pappardelle al cinghiale e gli strozzapreti artigianali con salsiccia del Conero e funghi porcini e, a dimostrazione del rispetto delle stagioni, il fagottino di pasta fillo ripieno di verza, in inverno, diventa ripieno di melanzane d’estate. Ricca la carta dei dolci: passion fruit, pere e zenzero, cassata all’italiana. In mezzo a questa gran festa del gusto Mara sarà venuta a suggerirvi il vino e le bollicine che non avete mai bevuto e che soddisferanno la vostra voglia di conoscere e imparare. Nuovi vitigni autoctoni, nuovi metodi, vinificazioni in bianco di uve rosse, nuove aziende emergenti. E poi, sgranocchiando beati i suoi biscottini, vi godrete un ottimo caffè.  La ricchissima offerta alla carta propone piatti per celiaci, intolleranti e allergici. E per chi è vegetariano e vegano. Lo staff ha esperienza di banchetti e cerimonie.

Perché far visita a questo ristorante?

Una sosta, anche lunga, per chi ama la buona cucina; un comodo approdo per chi viaggia; un luogo inevitabile per chi è alla ricerca delle bellezze di due regioni come le Marche e la Puglia. Materie prime povere e stagionali. Piatti creativi e rassicuranti ricette della tradizione assicurati dallo chef e presentati da personale abituato all’accoglienza familiare e professionale; troverete nei piatti la sincerità dei loro sorrisi e dei loro racconti con l’impegno a comprendere i desideri dei clienti e accompagnarli verso nuove frontiere del gusto. Consigliamo di seguire le serate a tema per la promozione di piccole aziende locali o per la divulgazione e l'assaggio di olii monovarietali locali. Insomma, tutto questo per dire che un ristorante della qualità di Amarantos vale senza dubbio il viaggio.

P.s.: Mara e Antonio, su richiesta, si occupano di catering per matrimoni (in altre location).


Foto Giornalista Carla Latini Recensione a cura di:
Carla Latini

Giornalista

Marche


Opinioni Ristorante Amaranto's (1)

  1. Germanico

    Garanzia di qualità e cortesia

    5 / 5

    Sulla strada statale che congiunge Ancona a Loreto, il ristorante Amaranto's fa la differenza con una cucina di altà qualità basata su prodotti di prim'ordine. Una chicca da non perdere sia d'estte che d'inverno. Comodissimo il parcheggio ampio e gli spazi nel verde per godere dell'aria buona.

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