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Ristorante Cielo la Sommità di Ostuni

(5.00)
  • Ristoranti Romantici
  • Specialità: cucina mediterranea rivisitata
Ristorante verificato

Recensione Ristorante Cielo la Sommità di Ostuni a cura del nostro giornalista

Già in lontananza, prima di giungere al ristorante Cielo di Ostuni (Relais La Sommità) il profilo della Città Bianca che si staglia sul vicino mare offre un colpo d'occhio meraviglioso. Ostuni domina la campagna circostante costellata di antiche masserie e domina il bellissimo mare, distante solo pochi chilometri. Il suo centro storico, costituito da bianche casette, chiese e dimore signorili, è un’affascinante dedalo di caratteristiche viuzze che si inerpicano verso la Concattedrale, sommità del paese. Ed è proprio alle spalle della Concattedrale che sorge il ristorante Cielo relais La Sommità, oggi guidato dal giovanissimo chef Andrea Cannalire.

L'ambiente del ristorante Cielo di Ostuni

Ricavato da una storica dimora cinquecentesca, il ristorante Cielo di Ostuni si presenta con la stessa avvenenza delle lussuose masserie pugliesi, aziende agricole un tempo abitate dai proprietari terrieri che convivevano con i contadini, oggi strutture rimesse completamente a nuovo che restituiscono un magico fascino difficile da trovare altrove. Nelle stanze, forme antiche con le volte a stella chiuse all’apice da una chiave di volta, gioco di architetture che tengono in piedi tutta la struttura. I volumi generosi ospitano con eleganza elementi moderni mentre una scala scavata nella pietra ci guida verso tre antiche cisterne destinate in passato alla raccolta dell’olio, oggi dedicate alla degustazione dei vini; aprire le finestre significa rimanere incantati dalla splendida terrazza che domina la Valle d'Itria, verde vallata fitta di alberi secolari d'ulivo che diventa un tutt'uno con il mare azzurro della vicina costa.

Cosa si mangia al ristorante Cielo di Ostuni

Ostuni, come tutta la Puglia è sicuramente uno dei serbatoi culinari più importanti del nostro Paese, grazie prima di tutto alla generosa terra che regala prodotti dall'impareggiabile sapore, e grazie anche alla capacità degli abitanti del luogo di custodire gelosamente ricette e "costumi"; In un contesto così favorevole, Andrea Cannalire non ha dovuto far altro che aggiungere senso estetico, creatività e quella mano audace e al contempo misurata che è propria di chi ha talento. E in effetti la nostra degustazione è stata ricca di emozioni. Gli antipasti assaggiati sono stati due: Grano arso burrata gambero, lime e ciliegie piccanti (vere ciliegie marinate in olio e peperoncino) un piatto audace che racchiude in modo emblematico la capacità dello chef di regalare piccole pillole di stupore giocando tra equilibrio e follia. Il secondo antipasto - un altro piccolo capolavoro di abbinamenti e tecnica - si chiama “Estate”: scampi, pesche in doppia consistenza (purea e brunoise) fois gras e "assoluto" di Estate (bon bon con cuore di scampo crudo, fois gras e rivestimento di pesca). Arrivati a dover scegliere il primo, non abbiamo avuto dubbi, abbiamo optato per la pecora nera un piatto composto da 8 fagottini di pasta, 7 di colore rosso e 1 di colore nero, la pecora nera appunto. Nei fagottini rossi rossi una farcia di stracciatella e scampi, mentre nell'unico fagottino nero ricotta e cozze nere.

secondi degustati sono stati invece due: Cannolo salato ripieno di baccalà mantecato (l'avevamo già degustato nella versione precedente presentato come cono gelato rovesciato) e l'omaggio dello chef al suo mentore Matias Perdomo, la pluma di maialino, burrata e ricci di mare.

Lo Chef Andrea Cannalire Stella Michelin

Andrea Cannalire, classe '86 certo di esperienze ne aveva macinate in giro per l'Italia: dopo il diploma conseguito presso l'istituto alberghiero di Brindisi aveva lavorato al fianco di Matias Perdomo (Pont De Ferr), Fabio Baldassarre prima che lasciasse l'Unico restaurant, Silvio Battistoni (ristorante Shuman), Alberto Faccani (Ristorante Magnolia di Cesenatico), Francesco Bracali (Ristorante Bracali di Massa Marittima), Marco Parizzi (ristorante Parizzi di Parma), Antonino Canavacciuolo (Villa Crespi) e Teresa Buongiorno del ristorante Già Sotto l'Arco. Strappato dalle cucine di chissà quale altro nome prestigioso, oggi Andrea sta restituendo al ristorante Cielo tutto il bagaglio di esperienze accumulato negli anni ma con una piccola grande virtù in più: il suo personalissimo talento.

Perché il ristorante Cielo di Ostuni merita una deviazione

Pranzare o cenare presso il ristorante Cielo di Ostuni significa concedersi un'ora di puro divertimento gastronomico: quella di Andrea è una cucina brillante, innovativa, nella quale ci si ritrova faccia a faccia con la propria parte primitiva. E' come salire sulle montagne russe: ora sapori forti, ancestrali, vibranti; ora la delicatezza che accarezza il palato. Un viaggio nel viaggio.

Giovanni Mastropasqua


Opinioni Ristorante Cielo la Sommità (4)

  1. Germanico

    Recensione

    5 / 5

    Una vera eccellenza in Puglia. Semplicemente il miglior ristorante per accoglienza, cucina e ambiente

  2. Gourmella

    Recensione

    5 / 5

    Ristorante incantevole e chef promosso a pieni voti. Mediamente per una cena si spendono dai 40 ai 60 euro (vini a parte) ma sono soldi spesi più che bene. Per una cena romantica è perfetto ma anche per un pranzo di lavoro importante il locale offre la giusta distanza tra i tavoli e di conseguenza la giusta provacy. Una grande sorpresa e un'esperienza gastronomica che consiglio a tutti.

  3. Anonimo

    Recensione

    5 / 5

    Goduriaaaaaa! non immaginavo che ad Ostuni ci fosse un ristorante di così alto livello. Il migliore complimenti bellissimo!

  4. Lomita

    Recensione

    5 / 5

    Il massimo della ristorazione pugliese. Questo è il miglior ristorante in Puglia, il miglior ristorante nella provincia di Brindisi, il miglior ristorante di Ostuni e il miglior ristorante per me!

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