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Ristorante Makorè di Ferrara

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  • Migliori Ristoranti
  • Specialità: n.d.
Ristorante non verificato

Ristorante Makorè di Ferrara: ecco cosa scrivono i nostri segnalatori

Makorè a Ferrara: in viaggio alla scoperta di nuovi ingredienti, equilibri e consistenze

Ferrara è una delle città che chi vive all'estero ci invidia. Qui infatti arte, storia e cultura convivono benissimo con una qualità della vita alta e buoni servizi. Insomma, una città a misura d'uomo. Ed è proprio in questo ambiente, in una delle vie del centro, che ci si può imbattere nel Makorè: ristorante con annessa pescheria in cui la promessa di un viaggio alla scoperta di nuovi sapori è dietro l'angolo. Scopriamo allora qualcosa di più sul Makorè, tra ambiente ed atmosfera, storia e menu.

Ambiente ed atmosfera del Makorè: immersi nel mondo marino, ma senza stucchevolezze

Makorè è un vero e proprio mondo di mare. Non a caso il nome “makorè” è preso da uno dei materiali che servono per costruire le barche. Ci si ritrova immersi in questo universo non appena si apre la porta di ingresso e si varca la soglia. Una sala di 30 coperti fatta di bianco e azzurro, in pieno ambiente marinaresco ma senza quelle stucchevolezze tipiche delle imbarcazioni da pesca, come timoni, reti, lanterne e chincaglierie varie. Al centro della sala c'è la cucina a vista, che gli ospiti potranno osservare da una delle tante vetrate: la brigata è sempre al lavoro, e qui ce ne accorgiamo particolarmente. Stesso discorso per la cantina, sempre a vista. Possiamo parlare di open space, perciò, con colori dell'oltremare e materiali che dominano il design, come la labradorite. Si tratta di un marmo raro e pregiato originario del Madagascar, che al Makorè troviamo presente in grandi lastre. Anche tavoli, sedute e bicchieri rispettano la scelta della coerenza cromatica in bianco e blu. Alle pareti, poi, le opere dell'artista ferrarese Nando Stevoli sottolineano ancora di più l'oggetto marinaro. Vengono infatti raffigurate delle vele marinare alla maniera plissettata, che creano un vero e proprio senso di spazio in tutto il ristorante. Chi si siede ai tavoli quindi è già perfettamente introdotto all'argomento.

Storia del Makorè: dalla pescheria alla virata verso la cucina gourmet

Questo locale per la ristorazione esisteva già da qualche anno in verità, con l'annessa pescheria molto conosciuta. Aperto da Marco Boni accanto alla pescheria del padre, successivamente viene rivoluzionato da Federico Fugaroli, noto imprenditore della zona (è il secondo produttore di mele in tutta la regione Emilia Romagna e opera anche nell'edilizia) nonché grande appassionato di gourmet. Fugaroli si appassiona ancor di più al ristorante, ma cerca nuovi ambienti, spazi adatti: li trova in Via Palestro, e qui prende vita il Makorè. Primo chef a cui viene affidato il compito di guidare la brigata è Corrado Parisi, che già univa tecnica e creatività. Qualche tempo dopo però (e siamo nell'estate del 2021) si cambia: dopo un periodo di chiusura la virata è verso una cucina gourmet ed altamente tecnica, basata su piatti di pesce dell'alto Adriatico. La guida, questa volta, viene affidata ad un vero e proprio prodigio della cucina: Federico Belluco, classe 1988, che già ha all'attivo una stella Michelin, dovuta ad importanti esperienze, una su tutte quella del Dopolavoro Dining Room dell'Hotel Marriott Venice Resort & Spa. Oggi invece (autunno/inverno 2022) si cambia ancora e lo chef al Makorè è Denny Lodi Rizzini, affiancato da Gianluca Grego. A guidare la sala c'è invece il maitre, oltre che sommelier, Isacco Giuliani.

Il menu del Makorè: protagonista assoluto il pesce a chilometro zero

Mangiare al Makorè diventa una vera e propria “cerimonia”, un atto che deve essere compiuto non per saziarsi ma con un solo punto di vista: la scoperta e la curiosità. Qui infatti è possibile scoprire un ingrediente raro, imbattersi in consistenze mai provate, appagare i gusti cromatici e trovare nuovi equilibri. La creatività degli chef è sotto i riflettori, così come una cucina sperimentale che trova appoggio e consenso nei vini abbinati. Si potrà scegliere tra le proposte del menu alla carta o uno dei due menu degustazione. Per chi entra per la prima volta al Makorè il consiglio è però quello di optare per la degustazione, a scelta tra uno dei due da 5 oppure 8 portate: “Racconto”, oppure “Viaggio”. Entrambe le proposte vengono servite “al buio”, secondo il volere dello chef, quindi non si sa mai cosa ci sarà all'interno. Noi abbiamo scelto il menù degustazione da cinque portate (Racconto), davvero impeccabile. Protagonista il pesce a km quasi zero (delta del Po e Alto Adriatico). Quello che colpisce è che sapori all'apparenza semplici vengono resi unici. Un esempio? Il pane fatto dallo chef, nella tipologia brioche al burro ma leggerissima, oppure pagnotta di grani misti a lunga lievitazione, crosta calda e mollica leggera. Non diciamo nulla della degustazione perché priverebbe della sorpresa. Consigliamo però un po' di piatti in menu per questa stagione: per gli antipasti il Gambero rosa con rafano, prezzemolo e uova di lompo, seguito da un primo piatto dal gusto sorprendente come il risotto al cajun, vongole veraci, salsa BBQ, gel di cenere. Passando ai secondi, e rimanendo sul pesce, abbiamo trovato strepitosa la trippa di baccalà, abbinata a gallinaccio, topinambur ed olio all’erba cipollina. Per i dolci, infine, servirebbe una recensione a parte, ma ci limitiamo a segnalare un Tiramisù allo squacquerone con fichi ed aceto balsamico davvero intrigante per l'accostamento degli ingredienti. Cantina di gran livello, con sommelier estremamente preparato.

Il ristorante Makorè si trova a Ferrara in Via Palestro, 10/18. Aperto il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 19.00 alle 22.00, il sabato e la domenica anche a pranzo: 12.30 - 14.00 e poi 19.00 – 22.00. Spesa a persona a partire da 75 euro, bevande e servizio esclusi.


Opinioni Ristorante Makorè (2)

  1. Ludogustok68

    Esperienza sensoriale senza precedenti al Makorè

    5 / 5

    Il menu Illusione del Makorè è un vero e proprio viaggio sensoriale. Ogni piatto è un'opera d'arte, un trionfo di sapori e consistenze che lascia senza parole. La zucca con amaretto e senape è un'esplosione di gusto, la trota salmonata con capasanta e wasabi è un perfetto equilibrio di sapori orientali e mediterranei, il risotto al salto con cajun e frutti di mare è una vera e propria coccola per il palato. Il servizio impeccabile e l'atmosfera elegante completano un'esperienza davvero indimenticabile.

  2. FrancyGallo

    Passando da Ferrara ci si deve fermare al Makoré

    5 / 5

    I prodotti sono freschi di stagione e provengono da piccoli produttori locali. Il cavolfiore gratinato con miso rosso, mornay e capperi è un esempio di come un semplice ortaggio possa diventare un piatto gourmet, l'ombrina con funghi, patata e tartufo è un trionfo di sapori di stagione, il soaso con gambero rosso, indivia e zafferano è un piatto raffinato e delicato. Un vero e proprio omaggio al territorio e alle sue eccellenze.

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