Carta delle paste per i ristoranti
Si sentiva parlare da tempo della “carta delle paste” per i ristoranti, progetto ambizioso voluto fortemente da Vincenzo Spinosi (del famoso pastificio Spinosi di Campofilone) e l’UNICRAM, Centro universitario di ricerca Camerinodiretto dal Prof. Alberto Cresci, e finalmente è diventata una squisita realtà. Non solo vini nel futuro della ristorazione quindi, ma anche una gustosa carrellata di diversi tipi e formati di pasta inserite in un menù dedicato e pronto ad esaltare i palati più raffinati di tutta Italia. La “Carta delle Paste” rappresenta un vero e proprio catalogo delle diverse tipologie di pasta “made in Italy”, contenente le caratteristiche di produzione, le caratteristiche organolettiche, le diverse modalità e tempi di cottura, i sughi che meglio si addicono ad ogni tipologia di pasta. Per la stesura della Carta Delle Paste è stato costituito un Comitato, composto dai ricercatori Unicam, da rappresentanti del Comune di San Benedetto del Tronto, da industriali pastai e da numerosi ristoratori italiani e stranieri. L’idea di Vincenzo Spinosi è stata accolta con entusiasmo anche perchè in questo progetto sono stati coinvolti istituzioni e università che si impegneranno a mettere a disposizione gli strumenti per offrire costantemente una scheda “tecnica” delle analisi fatte sui campioni di pasta. Ai ristoratori è stato assegnato invece il compito di abbinare i sughi alla pasta. In questa prima fase la Carta Della Pasta sarà utilizzata dai ristoratori di San Benedetto del Tronto, ma già a Roma i turisti amanti della buona tavola stanno impazzando per i bentagliati al ragu’ di agnello dell’Appennino con finferli al sentore di timo selvatico. L’auspicio dei promotori dell’iniziativa è che la diffusione diventi poi non solo a livello nazionale, ma che possa rappresentare un valido strumento per la promozione dei prodotti del nostro territorio anche all’estero.