Etichette obbligatorie prodotti alimentari
Un importante passo in avanti è stato fatto nel percorso che l’Italia sta affrontando per la tutela dei suoi prodotti agroalimentari. La Commissione agricoltura del Senato ha approvato, infatti, il disegno di legge che rende obbligatorio indicare sulle etichette dei prodotti alimentari la provenienza e anche l’eventuale presenza di Ogm in ingredienti in qualunque fase della catena alimentare. Un ddl indispensabile per la nostra cultura eno-gastronomica che finalmente traccia in modo trasparente e comprensibile i prodotti agro-alimentari distinguendoli in modo netto tra quelli fatti “veramente” in Italia da quelli che provengono da una produzione ibrida.Il disegno di legge “Disposizioni per il rafforzamento della competitività del settore agroalimentare”, già approvato da Palazzo Madama e dalla Camera e varato oggi dalla commissione Agricoltura in sede deliberante, ritornerà al palazzo Madama per un nuovo voto dopo una serie di modifiche. Tra i settori che maggiormente beneficeranno di questa legge, sicuramente sarà quello oleario. Per proteggere la tipicità di questo delicato settore, è stata presentata la bozza di un decreto firmato dal ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali De Castro e il ministro per lo Sviluppo Economico Pier Luigi Bersani, che chiede all’Unione Europea che sia riconosciuto l’obbligo di riportare in etichetta l’indicazione della zona geografica di coltivazione delle olive e la località in cui si trova il frantoio dal quale è estratto l’olio. Questa proposta è a vaglio della Comunità Europea. Da tempo il settore sollecitava norme a tutela di un prodotto spesso soggetto a frodi e contraffazioni, come è avvenuto per il latte fresco e la passata di pomodoro. Se la proposta dovesse essere accolta, l’indicazione di origine in etichetta sull’extravergine italiano tutelerebbe il prodotto da concorrenza sleale e sarebbe una garanzia per il consumatore. Questo discorso si allaccia a quello ben più ampio della trasparenza in etichetta, sia per quanto riguarda la provenienza delle materie prime, i luoghi di lavorazione e produzione e le proprietà del prodotto. L’indicazione di origine in etichetta non è una misura ideologica ma una necessità per combattere l’omologazione degli alimenti, delle culture, dei saperi e dà opportunità economica, dignità e sviluppo a tutti i paesi del mondo. È la risposta democratica al bisogno di ogni popolo di far riconoscere su ogni mercato i propri prodotti.