Frank Rizzuti è morto, addio a un grande cuoco del Sud
Addio Frank, grande cuoco del Sud, una perdita pesante per tutti, pesantissima per il tuo sud.
Era un giorno d’autunno e avevamo fatto una bella chiacchierata io e Frank Rizzuti, chef stellato di Cucina del Sud, proprio una bella chiacchierata. Frank aveva risposto a tutte le mie curiosità senza che facessi le solite domande di rito. Si era raccontato con generosità e gentilezza, facendomi risparmiare le sciocchezze di chi tentenna perché intervista un cuoco tanto bravo ed apprezzato. Mi ha spiegato per bene la ricetta dell’hamburger con le interiora di agnello ed il ketchup di peperoni cruschi ed ha riso quando ho detto che mi piacciono molto i panini. Appunto, le sciocchezze di chi tentenna perché intervista un cuoco tanto bravo ed apprezzato.
Frank Rizzuti la passione per la cucina l’aveva scoperta un po’ alla volta, mescolandola agli studi giuridici, aveva un pub ed in cucina non ci entrava mai. Poi però succede quello che succede con le scoperte e la consapevolezza di un talento innato. Frequentava ristoranti importanti, seguiva stage, leggeva libri… era curioso per questo studiava. Studiava e soprattutto ricercava i prodotti migliori unendoli al suo istinto. Si era occupato anche della cucina del ristorante Dattilo a Strongoli Marina dove nel 2011 era stato insignito della stella Michelin. A giugno 2012 inaugurava Cucina del Sud. Non una trincea per nascondersi nella retorica della tipicità e della tradizione, piuttosto, un punto di vista per guardare al mondo e farsi guardare. Valorizzare il territorio e promuoverne i prodotti d’eccellenza in un progetto di più ampio respiro che dalla Basilicata punta all’oltre. I suoi piatti superavano il confine regionale e si aprivano allo spettacolo del confronto tra passato e presente, senza dover rinunciare al valore dell’identificazione. Poi lo scorso novembre era riuscito nell’impresa storica di conquistare una stella Michelin in Basilicata. Destino beffardo.
Oggi che ho saputo della sua morte è un giorno d’inverno in più.