La guida Michelin concede la terza stella a Bottura
Si è avverato il desiderio di molti appassionati gourmet e non solo: l’Osteria Francescana di Massimo Bottura, conquista la più alta onorificenza della Guida ai ristoranti Michelin divenendo il 7° ristoratore italiano a cucirsi sulla sua casacca la terza stella “della rossa”.
Più che un successo oseremmo dire un consolidamento a voce unisona: per una volta, infatti, tutte le guide della ristorazione sembrano essere concordi nell’affermare che il miglior cuoco d’Italia è attualmente il patron dell’Osteria Francescana di Modena. Al cuoco modenese le guide de L’Espresso e del Touring club hanno confermato i punteggi attribuiti lo scorso anno (rispettivamente 19,75/20 e 93/100), mentre il Gambero Rosso lo ha fatto salire addirittura di tre gradini, portandolo da 92 a 95 punti. Ed ecco infine che la guida Michelin, curata da Fausto Arrighi, ha sancito la vittoria indiscussa di Bottura attribuendogli la terza stella.
Confrontando tutte le valutazioni attribuite e stilando una classifica ponderata, Bottura si attesta senza alcun dubbio in vetta, seguito da Massimiliano Alajmo de Le Calandre di Rubano (Pd) e Heinz Beck de La Pergola-Hotel Hilton di Roma.
Nella speciale classifica comparativa realizzata da “Italia a Tavola”, i tri-stellati Michelin si attestano tutti alle prime posizioni, ad eccezione di Da Vittorio e Al Sorriso. Il primo perde 4 posizioni rispetto allo scorso anno, fermandosi al 17° posto, mentre il secondo risulta molto più in basso nella classifica.
Nessuna retrocessione dal vertice, dunque, anzi: la cucina di eccellenza italiana conferma la sua crescita, con 347 stelle distribuite su 295 ristoranti (i numeri più alti di sempre), e con i “2 stelle” che salgono a 38 (con 4 nuove entrate, il Principe Cerami – Hotel San Domenico Palace di Taormina, L’Olivo – Hotel Capri Palace di Capri, il Quattro Passi di Massalubrense (Napoli) e l’Oliver Glowig di Roma”). E con ben 33 ristoranti che conquistano la loro prima stella, portando il numero complessivo a 250.
Si conferma dunque un trend che premia la scelta dei migliori ristoranti italiani di puntare su qualità, materie prime, personalità in cucina, tecniche di cottura, giusti abbinamenti e continuità che, negli ultimi 6 anni, ha fatto crescere del 30% il numero dei ristoranti stellati.