La Vie: apre a Berna il primo ristorante in un cimitero

La Vie: apre a Berna il primo ristorante in un cimitero

Un ristorante in un cimitero. Non è l’incipit di un romanzo horror, ma la realtà di un progetto che sta facendo discutere: a Berna, in Svizzera, nel gennaio 2026 aprirà La Vie, il primo ristorante all’interno di un cimitero che trasformerà un luogo tradizionalmente legato al lutto in uno spazio conviviale.

Dall’ex crematorio al ristorante La Vie: il nuovo progetto nel cimitero monumentale di Berna

Il ristorante sorgerà all’interno del Bremgartenfriedhof, il cimitero monumentale di Berna, e più precisamente nell’ex crematorio, ovvero negli spazi un tempo destinati alla conservazione delle urne funerarie. Col passare degli anni, infatti, questi ambienti sono diventati sempre meno utilizzati a causa della crescente abitudine di molte famiglie di custodire le ceneri dei propri cari in casa o di disperderle, lasciando le sale praticamente vuote. Sale che però non potevano essere demolite in quanto vincolate come bene monumentale; da qui l’idea di dargli una nuova vita.

Il progetto è stato voluto e realizzato dalla Cooperativa Bernese per la Cremazione, con l’obiettivo non solo di valorizzare uno spazio inutilizzato, ma anche di proporre un diverso approccio alla morte. L’intenzione è infatti quella di creare un ambiente che inviti alla riflessione senza incutere timore, offrendo la possibilità di vivere momenti di condivisione proprio in un luogo carico di memoria. Non si tratta, dunque, di un’operazione irrispettosa: al contrario, l’idea è di trasmettere un messaggio positivo e l’obiettivo è che chi entra con un velo di malinconia ne esca con un sorriso, felice di aver condiviso un pasto o un momento piacevole con i propri amici o familiari.

Ristorante La Vie: un omaggio alla Belle Époque nel cimitero monumentale di Berna

Dal punto di vista estetico, La Vie avrà un arredamento in stile Belle Époque, in omaggio all’epoca di costruzione del crematorio, che fu inaugurato nel 1908. A dominare saranno colori caldi, come il bordeaux e il verde, e alcuni dettagli architettonici originali, come le nicchie che un tempo ospitavano le urne, che resteranno probabilmente visibili, trasformandosi in elementi di design e memoria. Il risultato sarà quindi un luogo elegante ma sobrio e un’atmosfera suggestiva ma accogliente, in cui passato e presente si intrecceranno in maniera armonica. La Vie non sarà infatti soltanto un ristorante. Il locale ospiterà anche eventi culturali discreti e raccolti, come letture, conferenze e incontri dedicati a chi affronta un lutto. Inoltre, sarà possibile organizzare rinfreschi in occasione di cerimonie funebri o momenti di ricordo. L’idea è che il ristorante diventi un punto di riferimento non solo per chi visita il cimitero, ma anche per la comunità cittadina e per i curiosi che vorranno vivere un’esperienza insolita.

L’apertura di un ristorante in un cimitero può sembrare provocatoria, ma in realtà porta con sé un messaggio di rinascita. La Vie non vuole banalizzare la morte, bensì normalizzarla, integrandola nel tessuto della vita quotidiana. Mangiare in un luogo così particolare significa confrontarsi con un tabù, ma anche scoprire come il ricordo possa diventare parte integrante di un momento conviviale. Non è un’attrazione turistica macabra, bensì un esperimento culturale che invita a riflettere sul rapporto che ognuno di noi ha con la memoria e con il tempo.