E’ arrivato il momento di conoscere il formaggio monolatte. Dopo aver apprezzato la pasta monograno, il vino monovitigno e l’olio extra vergine monocultivar, ecco il formaggio di un solo latte, pregiatissimo: quello di sola razza Bruna. Il racconto, annusato e gustato, sarà quello della verticale di formaggi che per la prima volta si terrà nel Centro Sud: a Bari, in Puglia, venerdì 13 dicembre ore 18, a Villa Romanazzi Carducci. C’è una grande differenza fra Made in Italy e Born in Italy, e cioè fatto in Italia oppure nato in Italia: lo ha evidenziato nei giorni scorsi Report su Rai 3. Ma c’è una differenza ancora più importante, quella che fa la natura: il latte cambia a seconda della razza di vacche dal quale è prodotto, a ciò si aggiunge il sapere dell’uomo.
In punta di piedi, quasi timidamente, il monolatte sta risvegliando la curiosità di esperti ed appassionati. Un segnale? Il tutto esaurito che si preannuncia per questa primissima volta a Bari di una verticale di formaggio prodotto al 100% da vacche di razza Bruna, con ben sei annate diverse da approfondire, annusare, toccare e finalmente degustare con la regia di una delle maggiori esperte d’Italia: la vice presidente Onaf Maria Sarnataro, altresì vice presidente AIS (Associazione italiana Sommelier) Campania. Sarà un viaggio straordinario nel parmigiano reggiano che poi continuerà dal bitto della Valtellina fino alla mozzarella di Gioia del Colle, il tutto Dop.
Questa serata evento è la prosecuzione, anche nel Mezzogiorno, di un percorso di maggiore conoscenza del lavoro degli allevatori e del latte a km zero con eccellenti formaggi monolatte, avviato dal Consorzio Valorizzazione Prodotti razza Bruna Italiana (CVPRBI), che ha 26 soci in tutta Italia. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi) nata a Grinzane Cavour (Cuneo) nel 1989 e che da oltre tre anni ha anche una delegazione in Puglia (con circa 115 iscritti). La Puglia è il quarto polo zootecnico d’Italia, ed il primo nel Mezzogiorno.