Parmigiano Reggiano o Grana Padano? Differenze, caratteristiche e sanzioni per uso improprio

Parmigiano Reggiano o Grana Padano? Differenze, caratteristiche e sanzioni per uso improprio

Nel panorama della ristorazione italiana, l’attenzione alla qualità e alla trasparenza è fondamentale. Recentemente, un ristorante di Merano e un pub di Reggio Emilia sono stati sanzionati dal Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano con multe rispettivamente di 4.000 e 2.000€ per aver indicato nel menù la presenza di Parmigiano Reggiano, servendo invece Grana Padano: un episodio che sottolinea l’importanza di rispettare le denominazioni d’origine protetta (DOP) e di fornire informazioni sempre accurate ai consumatori.

Parmigiano Reggiano vs Grana Padano: le differenze che devi conoscere

Quando si legge Parmigiano Reggiano nel menù di un ristorante, ci si aspetta un’eccellenza italiana tutelata e riconosciuta in tutto il mondo, ma non sempre è così. La recente sanzione che ha duramente colpito i due locali che pubblicizzavano Parmigiano Reggiano ma, di fatto, servivano Grana Padano, mette in luce una pratica scorretta e una questione importante: in quanti conoscono davvero la differenza tra i due formaggi?

Nonostante la somiglianza, Parmigiano Reggiano e Grana Padano differiscono tra loro per almeno cinque caratteristiche diverse.

  • Zona di produzione. Il parmigiano Reggiano viene prodotto esclusivamente nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna (a sinistra del fiume Reno) e Mantova (a destra del fiume Po). Il Grana Padano ha invece un’area di produzione più ampia, che comprende buona parte della Pianura Padana.
  • Alimentazione delle bovine. Il Parmigiano Reggiano vieta l’uso di foraggi insilati o fermentati, mentre il Grana Padano li consente.
  • Conservanti. Il Grana Padano può contenere lisozima, un conservante naturale derivato dall’uovo, mentre il Parmigiano Reggiano ne è completamente privo.
  • Stagionatura. Il Parmigiano Reggiano deve stagionare almeno 12 mesi, ma spesso arriva a 24 o 36, mentre il Grana Padano può essere marchiato DOP e commercializzato già dopo 9 mesi e il consumo medio è a 15 mesi.
  • Prezzo e gusto. Il Parmigiano Reggiano ha un gusto più complesso e una struttura più granulosa rispetto al più delicato e uniforme Grana Padano, ma è anche generalmente più costoso.

Sanzioni ai ristoranti: cosa rischia chi inganna i clienti sui formaggi DOP

Il Consorzio del Formaggio del Parmigiano Reggiano effettua regolarmente controlli nei ristoranti, prevedendo sanzioni salate in presenza di menù che indicano l’utilizzo di Parmigiano Reggiano nonostante in sala venga effettivamente servito il meno costoso Grana Padano. Questi ristoranti diventano infatti responsabili di una vera e propria violazione delle norme europee sulla tutela delle DOP, che impongono chiarezza e trasparenza verso il consumatore. Nel caso specifico, il nome Parmigiano Reggiano non può essere utilizzato genericamente e impropriamente per indicare formaggio grattugiato o stagionato e, in generale, le denominazioni d’origine non sono un’etichetta qualsiasi, bensì uno strumento per tutelare un patrimonio culturale e alimentare, oltre che una garanzia di qualità per i consumatori.

Rispettare le denominazioni DOP, come il Parmigiano Reggiano DOP, non è quindi solo una questione legale, ma anche un atto di responsabilità verso i clienti e verso l’intera filiera agroalimentare italiana. Solo in questo modo si possono garantire esperienze totalmente trasparenti, tutelando sia la qualità dei prodotti, sia la fiducia dei consumatori.