Presentata a Firenze la Guida I Ristoranti d’Italia de L’Espresso
Dopo la Guida del Gambero Rosso anche la Guida Ristoranti d’Italia de L’Espresso, firmata Enzo Vizzari e presentata alla Stazione Leopolda di Firenze, consacra il suo Olimpo. Con tre cappelli, resta saldo in vetta, Zeus Massimo Bottura con la sua Osteria Francescana (Modena), punteggio 19,75/20. A seguire Le Calandre di Massimiliano Alajmo, Piazza Duomo di Enrico Crippa e La Pergola di Heinz Beck con 19,50/20.
Gli altri tre cappelli 2014:
Con il punteggio di 19/20
Casadonna Reale – Castel di Sangro (L’Aquila)
Combal.Zero – Rivoli (Rivoli)
Uliassi – Senigallia (Ancona)
Villa Crespi – Orta San Giulio (Novara)
Vissani – Baschi (Terni)
Con il punteggio di 18,5/20
DA Renzo – Cervere (Cuneo)
Dal Pescatore – Canneto sull’Oglio (Mantova)
Duomo – Ragusa Ibla (Ragusa)
Enoteca Pinchiorri – Firenze
Hotel Rosa Alpina- St. Hubertus – San Cassiano in Badia (Bolzano)
La Madia – Licata (Agrigento)
La Peca – Lonigo (Vicenza)
Osteria del Povero Diavolo – Torriana – (Rimini)
Con il punteggio di 18/20
Agli Amici – Udine
Colline Ciociare – Acuto (Frosinone)
Cracco – Milano
Da Vittorio – Brusaporto – (Bergamo)
Hotel Devero Ristorante Enrico Bartolini – Cavenago di Brianza (Monza e Brianza)
Laite – Sappada – (Belluno)
Madonnina del Pescatore – Senigallia (Ancona)
Perbellini – Isola Rizza – (Verona)
Torre del Saracino – Vico Equense (Napoli)
La Lombardia è dunque la regione che vince con 60 indirizzi eccellenti, un successo confermato dall’ascesa di una nuova generazione di chef guidati da Enrico Crippa. 40 anni, cuoco-ciclista di origini brianzole, considerato da molti uno dei migliori interpreti dell’alta cucina contemporanea, in bilico tra ispirazioni langarole ed Oriente. Le eccellenze della Lombardia sono seguite dalle “tavole di qualità” di Campania (44) e Piemonte (40), Lazio (33), Emilia-Romagna (31), Toscana (30). Grandi consensi anche per la Puglia (22), tra i migliori ristoranti segnalati, Masseria Spina di Angelo Sabatelli ed il Relais Sommità di Sebastiano Lombardi. Coraggiosi interpreti di una regione che vuole, a partire dalla tradizione, aprirsi ad una cucina creativa, che guarda avanti tenendosi stretta all’eccellenza della materia prima che la caratterizza.
La presentazione della Guida è stata anche occasione per assegnare altri premi speciali. Il pranzo dell’anno va allo chef del Povero Diavolo di Torriana, Piergiorgio Parini, mentre il Piatto dell’anno è di Pino Cuttaia de La Madia di Licata (Agrigento) ed il miglior Pasticcere dell’anno è Domenico De Clemente de Il Palagio del Four Seasons a Firenze. Sommelier dell’anno, Angelo Di Costanzo, de L’Olivo del Capri Palace a Capri (Napoli), Maitre dell’anno, Carlo Pierato, del Mistral di Bellagio (Como), giovane dell’anno, Alessandro Dal Degan, de La Tana di Asiago (Vicenza). Il premio speciale alla Carriera se lo aggiudica il Ristorante Le Colline Ciociare ad Acuto (Frosinone). A far gli onori di casa, il Sindaco di Firenze, Matteo Renzi, il quale, ha più volte sottolineato come l’eccellenza enogastronomica italiana possa essere eccezionale motore di ripresa economica. Chissà che il rottamatore non pensi ad un governo di reggitori con i tre cappelli.