Sicilia al Vinitaly con Vini eccellenti delle terre confiscate alla mafia
Non c’è terra malmessa che non riesca a dare comunque i suoi frutti figurarsi terre ricche come quelle della Sicilia. I vini presentati al Vinitaly dal 25 al 28 marzo a Verona dal Pon Sicurezza, infatti, non hanno da temere alcun confronto con i grandi nomi che presenzieranno il più importante evento enologico d’Italia; di cattivo c’erano solo le mani della mafia che avevano preso possesso di terreni che oggi, dopo essere stati confiscati, sono gestiti dal Ministero dell’Interno e riqualificati per merito di un co-finanziamento dell’Unione Europea.
L’azione del Pon Sicurezza a Verona ha lo scopo di far conoscere in materia di recupero e riqualificazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Il Programma fino ad oggi ha stanziato 61 milioni di euro per questo tipo di interventi, grazie ai quali i beni un tempo appartenuti alla mafia stanno tornando a vivere in nome della legalità. Su terreni improduttivi, a lungo abbandonati, sono nate aziende agricole gestite da cooperative sociali che producono vini di qualità riconosciuti a livello nazionale e internazionale che oggi forniscono ristoranti di tutta Italia e, visto il Vinitaly, si spera anche i ristoranti di Verona. Reinserendo le terre delle mafie nel circuito dell’economia legale, il Pon Sicurezza persegue uno dei suoi obiettivi principali: favorire la crescita economica e sociale di quelle regioni del Sud Italia in cui la presenza della criminalità organizzata ha a lungo ostacolato sviluppo ed economia legale. Lo stand del Pon Sicurezza si troverà al Padiglione 2 della Regione Sicilia, di fronte allo spazio dedicato al marchio Centopassi, che individua i vini coltivati nelle terre confiscate nell’Alto Belice Corleonese.
Presso lo stand del Pon, attraverso pannelli fotografici verrà raccontata la storia dei beni confiscati e dei progetti finanziati dal Programma. E oggi sono stati trasferiti dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, all’assessorato regionale dell’Economia, che li destinerà ad archivi e deposito di documentazione, 22 tra box, cantine e posti auto, che si trovano a Palermo, in via Luigi Galvani 60/64/66. La sottoscrizione è avvenuta nella sede palermitana dell’Agenzia, in via Vann’Antò 4. Il verbale è stato sottoscritto per la Regione siciliana dall’assessore Gaetano Armao e per l’Agenzia dal colonnello Marco Letizi. L’assessore per l’Economia ha anticipato nell’occasione che domenica prossima, alle 12,30, nel Vinitaly di Verona sarà presentato il programma di recupero del feudo Verbumcaudo di Polizzi Generosa (Pa), confiscato a Michele Greco, dove l’Istituto regionale per la vite e l’olio di Sicilia impianterà la banca del germoplasma, avviando la produzione di vini e di oli d’eccellenza.