Strudel di mele: il dolce tipico del Trentino Alto Adige che non conosce stagioni

Strudel di mele: il dolce tipico del Trentino Alto Adige che non conosce stagioni

I frutteti iniziano a tingersi d’oro e di rosso, le mele vengono raccolte a mano e l’aria si riempie di profumi intensi: a settembre, in Trentino Alto Adige, si respira un’atmosfera unica e viene riconfermata ogni anno una tradizione gastronomica secolare; quella dello strudel di mele. Grazie al ricco raccolto autunnale e nonostante le origini lontane, lo strudel di mele è oggi un vero e proprio simbolo della pasticceria altoatesina, sempre presente nei menù di ristoranti e bar locali.

Le origini dello strudel di mele: dove nasce davvero il dolce altoatesino

Lo strudel di mele non nasce tra le Dolomiti, e nemmeno in Austria, come spesso si crede. Le sue origini sono infatti lontane e la sua storia a dir poco affascinante, frutto di numerose contaminazioni culturali. Le prime testimonianze di dolci a base di strati di sfoglie, miele e noci sono riportate in manoscritti asiatici risalenti al VIII secolo a.C.; dolci che, grazie alla Via della Seta, nel secolo successivo si sarebbero diffusi anche in Grecia e in Turchia, dove venne inventato il vero antenato dello strudel: il baklava, un dolce realizzato con pasta fillo e frutta secca. Durante l’espansione dell’Impero Ottomano, infatti, questo dolce viaggiò nei Balcani e arrivò in Ungheria, trasformandosi gradualmente fino a somigliare sempre di più allo strudel che conosciamo oggi. Fu in particolare a Vienna, nel XVII secolo, che le mele e i pinoli sostituirono la frutta secca e comparvero le prime testimonianze scritte dell’Apfelstrudel, che stava conquistando le corti imperiali e l’intero Impero Austroungarico. Con l’annessione del Trentino Alto Adige all’Impero, infatti, la ricetta trovò un terreno ideale per radicarsi anche qui; una regione dove la coltivazione delle mele è antica e capillare. Lo strudel si trasformò così in una tradizione propria, arricchita da varianti familiari e da usanze locali. Da semplice ricetta importata divenne parte della cultura gastronomica, fino a trasformarsi in uno dei dolci più rappresentativi della regione.

La ricetta dello strudel di mele altoatesino: ingredienti e preparazione

Servito tiepido con crema, panna montata o gelato alla vaniglia, oggi, in Trentino Alto Adige, lo strudel non conosce stagioni, ma è ancora più richiesto durante il periodo, appena iniziato, di raccolta delle mele. Vediamo allora insieme come prepararlo a casa.

Ingredienti

Per la pasta

  • 250g di farina 00
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaio di olio di semi
  • 1 pizzico di sale
  • 80ml di acqua tiepida

Per il ripieno

  • 1kg di mele Golden
  • 80g di zucchero
  • 70g di uvetta
  • 50g di pinoli
  • 50g di pangrattato
  • 40g di burro
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • scorza grattugiata di 1 limone
  • 1 cucchiaio di rum o grappa (facoltativo)

Per la finitura

  • burro fuso q.b.
  • zucchero a velo

Preparazione

Per prima cosa, si prepara la pasta, impastando farina, uovo, olio, sale e acqua fino ad ottenere un composto liscio ed elastico con cui si formerà poi una palla che verrà coperta e lasciata riposare per almeno mezz’ora.

Nel frattempo si prepara il ripieno, sbucciando le mele, tagliandole a fettine sottili e mescolandole con l’uvetta ammorbidita, i pinoli, lo zucchero, la cannella, la scorza di limone e, se piace, un goccio di rum o di grappa. In una padella si scioglie poi il burro e si tosta il pangrattato, che servirà ad assorbire i succhi delle mele e a mantenere la sfoglia croccante.

Successivamente, si stende la pasta su un canovaccio infarinato, tirandola fino a renderla quasi trasparente. Si distribuisce sopra il pangrattato, poi il ripieno di mele e, con l’aiuto del canovaccio, si arrotola lo strudel, chiudendo bene i bordi prima di trasferirlo su una teglia rivestita di carta forno, spennellarlo con burro fuso e cuocerlo in forno a 180°C per circa 40-45 minuti, finché risulta dorato.

Una volta tiepido, lo strudel si spolverizza con zucchero a velo e si serve solo o con panna montata, crema o gelato alla vaniglia.

Lo strudel di mele è molto più di un dolce: è il risultato di viaggi e contaminazioni che hanno attraversato secoli e confini, fino a trovare nel Trentino Alto Adige la sua massima espressione. Oggi lo si gusta in ogni momento dell’anno ma mangiarlo a settembre, quando nei frutteti inizia la raccolta delle mele, lo rende ancora più speciale.

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