Uno dei termini che sentirete spesso nominare quando arriverete in Valle D’Itria è “Cummerse“. Le Cummerse sono abitazioni tipiche dal tetto spiovente (“cum vertice” per la conformazione del tetto) che risalgono al 1300 d.c., periodo che li antepone perfino alla nascita dei trulli. A differenza di questi ultimi, le Cummerse nascevano già per un utilizzo residenziale. La Cummersa, infatti, si distingueva anche dalla “lamia” che nasceva, invece, come deposito, ed aveva un’altezza più ridotta. Il tetto spiovente delle Cummerse serviva per la raccolta dell’acqua piovana, che scivolava così verso le grondaie laterali. Venivano costruite su 2 livelli con, all’interno, delle scale molto ripide. Molte Cummerse sono tuttora abitazioni private, altre le sono state adibite a strutture ricettive.
Tra le piccole cittadine che ospitano il maggior numero di Cummerse in Valle d’Itria, c’è Locorotondo, dal latino locus rotundus, toponimo evidentemente medievale che indicava (e indica tutt’ora) la rotondità del borgo costruito all’interno di una cinta rotonda all’apice di un colle a 410 metri sul livello del mare.
Il centro cittadino di Locorotondo appare subito molto pulito e ordinato, da questo traspare il senso civico dei suoi abitanti, che si prendono personalmente cura dei vicoli del centro storico.
I primi insediamenti umani in Locorotondo risalgono al tempo della dominazione Bizantina cessata nel secolo XI con l’arrivo dei Normanni conquistatori.
Locorotondo fu dapprima feudo del monastero benedettino di Monopoli, successivamente dei Cavalieri di S. Giovanni di Gerusalemme ed infine degli Aragonesi.