Oggi lo street food è diventato un’arte della cucina, grazie alla quale si ha la possibilità di assaggiare e gustare il cibo della tradizione locale in un contesto informale e amichevole. La bellezza dello street food sta nel poter mangiare in compagnia, camminando o fermandosi su una panchina per godersi un panorama o la vita di un borgo storico. E così è anche in Toscana, dove non mancano di certo prodotti artigianali e freschi con cui preparare piatti tipici. Chi è stato in uno street food toscano si sarà chiesto come cucinare il lampredotto fiorentino, il simbolo dello street food locale. Oltre al Lampredotto, esistono anche altre specialità che non mancano mai in uno street food toscano e abbiamo raccolto quelli veloci, low cost e sfiziose, ottime da mangiare anche quando si è di fretta tra un impegno e un altro.
Non c’è street food toscano senza Cecina
È una torta salata che come ingrediente principale ha la farina di ceci, accompagnata con un pizzico di sale e di pepe. Si presenta come una sottile focaccia e nell’impasto conta pochi ingredienti: farina di ceci, acqua, olio e sale. È tipica del litorale nord della regione e può essere gustata in piccoli pezzi da sola oppure accompagnandola con un formaggio spalmabile o tenero, come lo stracchino o il gorgonzola.
Prosciutto toscano DOP
In uno street food come si deve non manca di certo il classico pane con prosciutto, una merenda che si adatta a tutte le occasioni, soprattutto se vengono usati i prodotti freschi del posto. Il pane toscano è senza sale, perciò il suo sapore si affianca facilmente a molti tipi di affettati, in particolar modo con il prosciutto toscano DOP, sapido e aromatizzato.
Bombolone
Non tutti sanno che il bombolone ha origine in Toscana. È uno dei dolci più apprezzati della nostra pasticceria, e non può mancare negli street food toscani. I bomboloni sono dei dolci fritti e zuccherati, dalla consistenza morbida e dalla forma rotonda. Oggi, rispetto al passato, si possono farcire all’interno con crema, marmellata o cioccolata; ma la tradizione vuole che vengano mangiati così come vengono fritti.
Brigidini di Lamporecchio
Parlando sempre di pasticceria, i brigidini di Lamporecchio sono una specialità del paese omonimo da provare almeno una volta. All’interno sono fatti con farina, uova, zucchero ed essenza liquida di anice, che conferisce proprio il loro particolare retrogusto. Si presentano come delle cialde croccanti color giallo-arancio e oggi si possono trovare in qualsiasi fiera di paese della zona, perché piacciono a grandi e piccoli.
Necci
Per chi vuole scaldarsi con qualcosa di caldo, i necci sono delle gustose crêpes che vengono cucinate con la farina di castagne. In alcune zone vengono chiamati i ciaffagnoni, ma la ricetta è la medesima: la farina di castagne viene impastata con acqua e uova e fatta cuocere in padella su di un sottile strato di lardo. I necci infatti si possono servire dolci, con della cioccolata spalmabile, o salati, ad esempio con della ricotta. Vengono preparati sul momento per essere mangiati caldi.