Trasparenza sulle recensioni web: Italia a Tavola si accorda con Oraviaggiando
Come si fa a pubblicare le recensioni dei navigatori salvaguardando ristoratori e albergatori da commenti poco ortodossi e spesso inveritieri? Come distinguere l’opinione buona da quella cattiva e filtrare il tutto senza mettere bavagli? Come i navigatori del web sanno, Oraviaggiando.it è da sempre in prima linea nell’offrire le informazioni riguardanti i ristoranti d’Italia nel modo più corretto possibile, partendo dal presupposto che esistono punti di vista oggettivi e punti di vista soggettivi. A differenza di tantissimi altri portali, Oraviaggiando.it vanta – per ciascun ristorante – una recensione “madre”, una linea guida scritta dai giornalisti della redazione, pensata per offrire una “fotografia” realistica di ciò che c’è dietro il ristorante. Per noi ogni ristoratore è soggetto privilegiato di un mondo in cui la storia, l’identità, la professionalità e l’esperienza di un imprenditore non possono essere minati semplicemente da un voto. Il nostro merito, riconosciuto da tutti, è quello di raccontare tutto ciò che ruota dietro un ristorante, permettendo a chiunque di comprendere la storia e lo spirito del ristoratore. Poi è giusto che ci sia l’opinione personale di ciascun iscritto; opinione soggettiva che, se scritta con trasparenza, proattività e sincerità, fa sempre del bene… anche quando la stessa contiene un’esperienza negativa.
Nell’articolo che è apparso oggi su Italia a Tavola, il direttore Alberto Lupini rende merito al proficuo incontro avvenuto negli uffici della redazione Bergamasca, mettendo in luce nuove idee che potrebbero cambiare il modo di vedere “l’urban web”, cioè quel web che dal basso muove la reputazione delle persone e delle aziende.