Tripadvisor è una guida ai ristoranti affidabile?
Quanto sono affidabili le recensioni di Tripadvisor? Possiamo definire Tripadvisor anche una Guida ai ristoranti? Come funziona l’algoritmo di Tripadvisor e come è costruita la classifica dei risultati?
Per quei pochi che ancora non conoscessero il più famoso portale di opinioni legato al mondo turistico, possiamo dire che Tripadvisor raccoglie la più grande comunità di viaggiatori del mondo; più di 2 milioni di visitatori al giorno, più di 36 milioni di iscritti e oltre 75 milioni di recensioni, opinioni e consigli di viaggiatori. Ma sono tutte vere queste recensioni?
Facciamo insieme una prova: Cerchiamo su Google Ristoranti Milano, clicchiamo su Tripadvisor (ahimè, è al primo posto!) e guardiamo la classifica. Classifica dei migliori ristoranti di Milano secondo gli utenti/iscritti a Tripadvisor. Ecco a voi i migliori ristoranti di Milano: 1° Pasticceria Castelnuovo, 2° La Gelateria della Musica, 3° L’Immagine Ristorante Bistrot, 4° Gelateria Mi Sciolgo. Il ristorante Cracco? 579° in classifica.
E’ evidente che c’è qualcosa che non va. Quello che dovrebbe essere un punto di riferimento per chi viaggia (e vuole leggere una recensione, il più possibile veritiera), è divenato purtroppo un contenitore non così affidabile come un tempo, fatto di troppe recensioni false o spinte troppo generosamente.
Ma vediamo come funziona l’algoritmo di Tripadvisor: i fattori che influenzano il posizionamento su Tripadvisor si possono riassumere in “quantità” (il rank è dato da questo algoritmo [numero di commenti 5 stelle moltiplicato per 5 + numero di commenti 4 stelle moltiplicato per 4 + numero di commenti 3 stelle moltiplicato per 3 + numero di commenti 2 stelle moltiplicato per 2 + numero di commenti 1 stelle moltiplicato per 1 il tutto diviso per il numero totale di commenti]);
la “qualità” delle recensioni (lunghezza del testo, livello recensore); e infine la “freschezza”: più le recensioni sono recenti, più avranno impatto sulla classifica.
In un editoriale dello scorso anno “Le false recensioni danneggiano l’Horeca” del direttore di Italia a Tavola Alberto Lupini, aveva aperto una vivace quanto costruttiva discussione sul tema delle recensioni dei ristoranti sul web. Numerosissimi sono stati gli interventi dei ristoratori e di tutti coloro che gravitano intorno al settore e interessati all’argomento.
Il web è un’agorà senza confini nella quale confluiscono informazioni provenienti da una miriade di fonti, alcune attendibili, alcune deprecabili, che necessitano di essere sempre filtrate. Mi piacerebbe che Tripadvisor, proprio come Oraviaggiando, potesse vantare per ciascun ristorante di una “recensione madre”, una linea guida scritta dai giornalisti della redazione, pensata per offrire una “fotografia” realistica di ciò che c’è dietro il ristorante. Il ristoratore è soggetto privilegiato di un mondo in cui la storia, l’identità, la professionalità e l’esperienza di un imprenditore non possono essere minati semplicemente da un voto. Il merito di Oraviaggiando, riconosciuto da tutti, è quello di raccontare tutto ciò che ruota dietro un ristorante, permettendo a chiunque di comprendere la storia e lo spirito del ristoratore.
E alla domanda “Quanto sono affidabili le recensioni di Tripadvisor?” rispondo: in mancanza di altro è comunque un portale che, letto con i giusti filtri, può ancora offrire risposte abbastanza vicine ai desideri degli utenti. Ma mi domando: non sarebbe il caso di far crescere le guide di casa nostra?