Laurea Honoris Causa per Gualtiero Marchesi
Gualtiero Marchesi, il più grande chef italiano di tutti i tempi riceverà il 10 ottobre la laurea honoris causa in scienze gastronomiche all’Università di Parma. L’ateneo intende premiare lo chef che “nel suo percorso professionale, identifica quanto di meglio attiene al mondo dell’arte culinaria e delle scienze gastronomiche. Primo tra tutti, e guida per innumerevoli chef delle generazioni che seguiranno, Gualtiero Marchesi approccia il mondo della cucina su basi culturali e scientifiche che vanno ben oltre la semplice tecnica culinaria”. La cerimonia, in programma per le 11, prevede gli interventi del rettore Gino Ferretti, del preside di Agraria Erasmo Neviani e del professor Furio Brighenti, docente di Nutrizione umana, che terrà la Laudatio del candidato. Marchesi, infine, presenterà la sua lectio doctoralis dal titolo ‘La mia via’.
E’ stato ed è anche un po’ musicista e un po’ pittore Gualtiero Marchesi, e forse tra le tante lauree honoris causa regalate qua e là a personaggi dello spettacolo e dello sport, questa è quella più sensata. Marchesi non è uno chef comune; Gualtiero è quello che ti cita Arnold Schönberg, Bartok e Pollock; è l’artista che ripete “pensare un piatto è come scrivere una partitura: è qualcosa che hai dentro, e conosci il risultato prima di eseguirlo” ed è lo stesso che porta avanti la teoria del numero corto degli ingredienti.
Marchesi, il primo a ricevere le “Tre Stelle” della Guida Michelin nel ’85 e anche il primo al mondo a rifiutare il giudizio delle guide (2008) criticando lo scenario che nel settore si stava formando. A lui forse piace di più ricordare che ha fatto parte della giuria del primo concorso per sommelier ed è stato il primo ad introdurre la carta dei vini nei ristoranti.
Ora Marchesi a 82 anni lavora ancora ed insegna, è Rettore di Alma, la Scuola internazionale di cucina italiana per cuochi, pasticceri, sommelier e manager della ristorazione ospitata nella Reggia di Colorno in provincia di Parma.
Stiamo parlando di Gualtiero Marchesi, signori, incoronatelo pure dottore… lui Maestro lo è sempre stato.