La Puglia, si sa, è una regione ricchissima di bontà culinarie, e conosciuta per la qualità delle materie prime agroalimentari. Vino, certo, ma non solo; anche olio, grano e cereali, latte e derivati, carne, pesce, prodotti dell’orto e perfino fiori. Tutto sarà racchiuso in un solo unico brand, il “PugliaGoodWorld”. Il progetto, che è partito proprio con il vino, è stato presentato qualche giorno fa all’opinione pubblica e mira ad ingrandirsi e fare della regione, una vera e propria fucina di alta qualità agroalimentare. Ecco tutti i dettagli.
Otto macrofiliere produttive presenti online
PugliaGoodWorld è un progetto che mira a digitalizzare il comparto agroalimentare pugliese, ponendo tutti i prodotti dell’eccellenza a portata di click per chiunque sia interessato: appassionati o imprese. Come fa notare anche l’assessore regionale alle Risorse Agrolimentari, Donato Pentassuglia, saranno otto le macro filiere produttive presenti su questo grande portale dedicato al buon cibo e alla buona terra. Le abbiamo già citate prima: vino, olio, grano e cereali, latte e derivati, carne, pesce, ortofrutta, fiori. Si è cominciato a fine giugno mandando online il primo sito web istituzionale dedicato al vino pugliese, “Pugliawineworld”, e si continuerà con tutti gli altri comparti. Per le aziende la partecipazione ai portali, con i loro prodotti, sarà garantita come gratuita.“La strategia mira a definire un’immagine distintiva del settore agroalimentare pugliese – dice Pentassuglia durante il webinar di presentazione al pubblico -. Vogliamo attivare e coinvolgere gli operatori del settore agroalimentare pugliese di ogni dimensione, in modo da fare rete per offrire occasioni di visibilità e promozione in modo inclusivo. Tutte le attività digitali saranno a partecipazione gratuita per le aziende agroalimentari”.
Due gli step per l’operazione di branding: prima il vino e poi gli altri comparti
Questa operazione, che dagli addetti ai lavori viene definita di “branding” e che in realtà conduce all’esistenza di un marchio unico per l’agroalimentare pugliese, si svolge dunque in due step fondamentali. Prima il vino, con una transizione verde già iniziata da anni nei vigneti, in una Puglia sempre più orientata verso le produzioni biologiche. Poi tutto il resto. In sintesi, si avvertiva l’esigenza di dare una risposta chiara e unitaria a chi sul web cerca i vini pugliesi. Il marchio “PugliaGoodWorld” si comporterà perciò come una specie di ombrello, mantenendo una linea di continuità e di naming per tutti i prodotti.
Uno sguardo all’e-commerce
Nel frattempo si guarda anche allo sviluppo dell’e-commerce attraverso questi siti web che faranno parte del marchio-ombrello “PugliaGoodWorld”. Lo shopping online è infatti una realtà consolidata, soprattutto per il vino. Non a caso una delle più note esperte digitali per il vino, Antonella Millarte, coordinatrice della digital strategy per Kibrit&Calce, sottolinea come “Le dinamiche del commercio estero, a causa dell’impatto Covid 19 sul settore agroalimentare, evidenziano un segno positivo, come evidenziato dal più recente report del Ministero delle Politiche Agricole. Per la Puglia – continua Millarte – si è registrato un +12,3% confermando un trend positivo per tutto il Mezzogiorno. L’impegno è consolidare e far crescere questi risultati commerciali facendo leva sul potente strumento del web”.
Ecco l’intervista con l’assessore Pentassuglia: tutte le cantine della Puglia in un unico spazio virtuale
Donato Pentassuglia, assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, dice la sua sul progetto PugliaGoodWorld.
- D: Puglia, terra dei record per l’agricoltura e la pesca. Come portare le filiere produttive dalla qualità reale, elevatissima in campo, fino alla qualità percepita da buyer e consumatori?
R. Dobbiamo trasformare la crisi innescata dal Covid-19 in una opportunità. L’impegno è essere al fianco dei produttori in questa delicata fase di ripresa, nella quale gli strumenti digitali rappresentano un’occasione di progresso utilissima nella commercializzazione.
- D: In che modo?
R. Stiamo costruendo un brand unico attraverso PUGLIAGOODWORLD, il “Progetto di valorizzazione e promozione digitale delle filiere agroalimentari pugliesi”. Cerco di spiegare cosa significa. Ogni azione di acquisto è considerata un “viaggio” che inizia dal web. E proprio in rete cerchiamo un prodotto, lo compariamo con altri, restiamo affascinati dallo storytelling, nasce l’emozione di una immagine… da tutto ciò si prosegue, poi, fino alla scelta di acquisto. In modo semplice e diretto, il brand Puglia agroalimentare verrà declinato nei singoli settori con continuità, coerenza grafica e di naming.
- D: Quale sarà il cuore del progetto?
R. La sfida, tecnologicamente avanzata ai massimi livelli di innovazione, è nella creazione di un portale bilingue (italiano-inglese) per le filiere agroalimentari quali vino, olio, grano e cereali, latte e derivati, ortofrutta, carne, fiori, pesce, con tutte le aziende produttrici. Inizieremo dal vino, settore trainante per la Puglia, che per la pandemia ha dovuto rallentare.
- D: In che modo i vini di Puglia faranno da apripista?
R. Nel primo anno di attività sarà sviluppata una fase pilota sul settore vitivinicolo, perché la nostra regione rappresenta un mondo da scoprire racchiuso in un calice. La vera novità però è che per la prima volta in un unico spazio virtuale, ci saranno tutte le Cantine della Puglia e con partecipazione gratuita. Arriveremo agli appuntamenti internazionali con uno strumento di business in più: un digitale modernissimo e un brand Puglia agroalimentare percepito anche nel web.