La Guida Michelin 2024 ha rivelato un panorama culinario italiano in continua ascesa, con ben 13 ristoranti che hanno raggiunto il prestigioso traguardo delle tre stelle. Tra questi, spiccano le new entry: l’Atelier Moessmer di Norbert Niederkofler a Brunico e Quattro passi a Nerano (Napoli) di Fabrizio Mellino, che hanno rispettivamente conquistato tre stelle in un colpo solo e riportato il massimo riconoscimento al Sud Italia. Prima di guardare l’elenco completo delle stelle nuove e di quelle confermate divise per regione, provincia e città, qualche riflessione. L’edizione 2024 della Guida Michelin verrà ricordata anche per il poker dei nuovi ristoranti due stelle. Se l’anno scorso aveva spadroneggiato la Campania, quest’anno sale in cattedra la città di Roma che promuove ben due ristoranti bistellati, Acquolina e Enoteca Villa Letizia. Cui si aggiungono il St. George by Heinz Beck a Taormina e la Locanda Sant’Uffizio – Enrico Bartolini a Benango. Due nomi tristellati che sono una garanzia di successo di nuovi ristoranti stellati con Bartolini che arriva alla cifra monstre di 12 stelle Michelin. Proprio come Antonino Cannavacciuolo.
Le novità della Guida Michelin 2024
Norbert Niederkofler, con il suo Atelier Moessmer, ha ottenuto un risultato senza precedenti, recuperando le tre stelle perse in seguito alla chiusura dello storico St Hubertus. Il suo approccio, incentrato sul rispetto per la natura e la sostenibilità, si riflette in piatti come il risotto con robiola, tuorlo d’uovo grattugiato e crescione, lodato dagli ispettori Michelin per la sua intensità e bilanciamento.
Fabrizio Mellino, al Quattro passi, ha seguito le orme del padre Tonino, portando il ristorante al vertice della cucina italiana. La sua cucina, che unisce tradizione e modernità, ha impressionato con piatti come le linguine alla Nerano e l’agnello Laticauda.
La Guida Michelin 2024 non è solo un trionfo per i nuovi tristellati, ma anche per i ristoranti che hanno ottenuto due stelle, come Andrea Aprea a Milano, George Restaurant a Napoli e Piazzetta Milù a Castellammare di Stabia. Quest’ultimo, guidato dallo chef Maicol Izzo, ha ricevuto anche il Michelin Special Award Young Chef 2024.
L’importanza di questa edizione
Gwendal Poullennec, direttore internazionale delle guide Michelin, ha sottolineato l’importanza di questa edizione, che conta 395 ristoranti stellati e 33 novità, confermando la vitalità e il talento della cucina italiana. Tra i confermati, figurano nomi illustri come Villa Crespi, Piazza Duomo, Da Vittorio, Le Calandre, Dal Pescatore, Osteria Francescana, Enoteca Pinchiorri, La Pergola, Reale e Uliassi. La Lombardia si conferma la regione leader con 60 ristoranti stellati, seguita dalla Campania e dalla Toscana. Significativa è anche la presenza di giovani talenti, con 11 chef under 35 tra le novità, inclusi i neo tristellati.
La Stella Verde
A ricevere l’award ristoranti sparsi un po’ per tutta Italia, a partire dall’Alto Adige fino alla Calabria, con la Lombardia regione più premiata: da Nord a Sud, Atelier Moessmer di Norbert Niederkofler (che ha conquistato anche la terza stella) a Brunico (Bolzano); Horto di Alberto Toé a Milano; Grow Restaurant di Matteo Vergine ad Albiate in Brianza (Monza); Coltivare di Luca Zecchin a La Morra (Cuneo); Radici di Mirko Gatti a Como; Dal Pescatore di Nadia e Giovanni Santini a Canneto sull’Oglio (Mantova); La Cerretta Osteria di Enrico Bellino a Sassetta (Livorno); Saporium di Ariel Hagen a Firenze; Il piastrino di Riccardo Agostini a Pennabilli (Rimini); Vespasia di Fabio Cappiello a Norcia (Perugia); Oasis Sapori Antichi di Serena Falco e Michela Fischetti a Vallesaccarda (Avellino); Hyle di Antonio Biafora a Torre Garga (Cosenza).
Infine, la novità del premio “Passion Dessert” celebra l’alta qualità delle esperienze dolciarie offerte dai ristoranti italiani, con vincitori come Riccardo Monco di Enoteca Pinchiorri e Davide Guidara de I Tenerumi.
In conclusione, la Guida Michelin 2024 conferma l’eccellenza e la diversità della cucina italiana, celebrando sia i nomi affermati sia i nuovi talenti emergenti, in un panorama gastronomico che continua a sorprendere e deliziare palati in tutto il mondo.