6500 bottiglie sotto il mare Portofino
PORTOFINO – Esperimento del tutto
originale quello che condotto a Portofino: l’azienda Bisson metterà
a riposare 6500 bottiglie di spumante per 18 mesi nei fondali del
bellissimo mare ligure.
Un tesoro di bellezze naturali,
storiche e architettoniche e da oggi anche “custode” di una
preziosa riserva di spumanti. Le bottiglie, infatti, sono state
immerse a 60 metri di profondità proprio in occasione della
celebrazione dei dieci anni di vita dell’Area Marina Protetta di
Portofino. L’azienda Bisson, fiore all’occhiello delle cantine
liguri, si è resa disponibile a completare il naturale processo di
spumantizzazione dei propri spumanti con metodo champenoise
attraverso questa immersione-esperimento che, proprio grazie alle
particolari condizioni microclimatiche dell’area marina, può
garantire un risultato superbo.
Nei giorni scorsi, con la
collaborazione dei comandanti Micheli e Vantaggiato delle Capitanerie
di porto di Portofino e S. Margherita Ligure, in località Cala degli
Inglesi, baia incontaminata tra Cala dell’Oro e il faro di Portofino,
le 6500 bottiglie del vino “Abissi – Riserva Marina di
Portofino”, divise in 12 gabbioni da 1 metro cubo ciascuno, sono
state poste ad una profondità di circa 60 metri per dare avvio al
primo esperimento di “spumantizzazione subacquea” in
Italia.
Il ritrovamento nelle profondità
marine di anfore di età greco-romana contenenti vino ancora
perfettamente intatto nelle sue proprietà organolettiche, ha
stimolato l’interesse alle considerazioni chimico-fisiche alla base
dell’operazione. Prima fra tutte quella relativa alla temperatura.
Proprio come nelle cantine, sott’acqua a una profondità di circa 60
metri, la temperatura è costante a 15°, ideale quindi per la
conservazione del vino. Altra caratteristica dell’ambiente subacqueo
estremamente favorevole alla spumantizzazione, è la carenza di luce,
nemica del vino perchè ossidante.
Data la considerevole profondità a cui
saranno immerse, le bottiglie potranno beneficiare del perfetto
bilanciamento di pressione ricevendo una omogenea ed equilibrata
spinta dall’interno verso l’esterno e dall’esterno verso l’interno.
Tale effetto di contro-pressione
equivalente favorisce un intenso amalgamarsi delle bollicine e
conferisce al vino un miglior aspetto organolettico oltre che tattile
e quindi una maggiore sensazione di piacere nella degustazione.
Altrettanto importante l’effetto culla
svolto naturalmente dalle correnti marine sulle bottiglie immerse che
permetterà di mantenere in sospensione nel vino i materiali di
scarto – le cosiddette fecce nobili – prodotti dal processo di
spumantizzazione e fondamentali per conferire al vino corpo,
struttura e profumo. Un movimento naturale, dolce e costante frutto
delle correnti marine e che nel normale processo di invecchiamento
del vino in cantina è attuato meccanicamente tramite appositi
macchinari. Passati i 18 mesi di immersione, le bottiglie saranno
sottoposte ad ulteriore affinamento, per un periodo variabile tra i
40 giorni e i sei mesi.