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Blend 4 di Azzate

(3.50)
  • Enoteche e Bistrot
  • Specialità: n.d.
Ristorante non verificato

Blend 4 di Azzate: ecco cosa scrivono i nostri segnalatori

Spirito conviviale, vocazione gourmet e attenzione al design: nella cittadina di Azzate, affacciata sulla bella cornice del Lago di Varese, sotto l’antica insegna della Trattoria del Monte Allegro, vi accoglie il Ristorante Blend 4, locale nato come ristorante toscano, ma che nel corso degli anni si è trasformato in una fucina di idee senza perimetri. Al centro di tutto, prodotti eccellenti e una cantina ricchissima in continuo movimento. Blend "4" come gusto, olfatto, vista e tatto: un’esperienza unica di cibo in abbinamento con i migliori vini.

Storia del ristorante Blend 4 di Azzate

Tradizione e rispetto della materia prima, passione e creatività sono i cardini su cui oggi poggia la cucina dello Chef del Blend 4, Davide Gambitta. Un percorso di crescita nel quale un ruolo fondamentale lo giocano i viaggi nelle cucine dei ristoranti di tutto il mondo ed in quelle “stellate” di casa sua, a Varese, come Schuman e Quattro Mori. Al Blend 4 arriva nel 2016 quando diventa il successore del suo grande amico Filippo Scapecchi che fino a quel momento aveva capitanato la cucina del locale. Il patron del ristorante è Ivano Antonini, Miglior Sommelier d’Italia AIS 2008, un ragazzo che il vino ce l’ha nel destino visto che la sua prima trasferta, quando era poco più di un neonato – ci racconta – fu proprio in Francia. Una carriera di grandi traguardi e premi prestigiosi, un’esperienza ricchissima che ha voluto portare al Blend 4 ma non per autocelebrarsi, anzi, per ripartire verso nuove avventure. Accanto a sé ha voluto la presenza e la competenza di Luigina Gazzola, da anni nel settore dell’accoglienza della ristorazione di alta qualità, un contributo fondamentale per la gestione e la cura del locale. Un’offerta di ricerca e sperimentazione quella che propongono ai loro ospiti con piatti buoni e belli ed una cantina con le migliori etichette al mondo e con etichette meno blasonate, ad un prezzo decisamente più abbordabile, ma ugualmente perfette per accompagnare i piatti del menù. Uno staff dotato di grande talento e di una cortesia fuori dal comune.

Cosa mangiare al Blend 4: la nostra degustazione

La nostra degustazione si apre con una selezione di salumi toscani e formaggi serviti con confettura di frutta e miele e con un antipasto di pancetta di maialino croccante, accompagnato da fave e pecorino. Il primo che scegliamo di assaggiare è una lasagnetta al topinambur e capretto, seguita da gulash di guancia di manzo e tortino di patate. Dalla carta dei dolci, ci lasciamo deliziare da una brioche croccante con crema pasticcera.

Perché far visita al Blend 4

Prodotti di eccezionale qualità, grandi vini, un delizioso caveau per i salumi ed i formaggi, un wine bar perfetto per bere bene e socializzare. Un locale elegante e moderno, decisamente conviviale, che non merita solo una visita ma una deviazione.


Opinioni Blend 4 (2)

  1. Zirple

    Ottimo ristorante, grandi vini e bell'ambiente

    5 / 5

    Interessante ristorante nel quale si mangia bene, ma la parte interessantissima sono i vini. Guardate la prima selezione, una serie di vini proposti a prezzi assai interessanti che hanno poco tempo davanti a sé e che devono essere bevuti abbastanza velocemente. Questa è una scelta assai intelligente.

  2. Roberto Pini

    Tanto fumo e niente arrosto

    2 / 5

    Il menù all'esterno del locale avrebbe dovuto mettermi in fuga, invece sono entrato. Il personale è gentile e il servizio è attento. Da qui in poi è tutta una delusione. Stare seduti e guardarsi intorno è deprimente. Due enormi lampadari di cattivo gusto illuminano lo squallore delle pareti. Il "benvenuto dello chef" lascia prevedere la presa in giro che ti aspetta. Non dico nulla. Provare per credere. Sono in viaggio, ieri ero a Parma dove il tagliere di salumi è un'esperienza divina. Gli accostamenti di sapori sono altisonanti nelle parole del menù ma deludenti per il palato. Non scendo nei particolari per non infierire. Cito solo il risotto al nero di seppia che non sa di nero di seppia, è all'onda ma troppo all'onda, è al dente ma troppo al dente. Se lo avessi mangiato con una benda sugli occhi non avrei capito cos'era, eppure ho girato il mondo per ristoranti. Il vino è dignitoso ma servito già nel calice e il dessert è da Mulino Bianco.

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