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Osteria da Ghigo e Annalisa di Campiglia Marittima

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  • Ristoranti tipici regionali
  • Specialità: n.d.
Ristorante non verificato

Osteria da Ghigo e Annalisa di Campiglia Marittima: ecco cosa scrivono i nostri segnalatori

Sergio Righetti, in arte “Ghigo”, nasce a Gavorrano in una famiglia di minatori e cresce tra i profumi e i sapori della Maremma, elemento non trascurabile quando si parla di cucina Toscana. Inizia a muoversi tra fornelli e pentole fin da giovane, come autodidatta. Appena raggiunta l’età giusta e maturata la grande passione per il cibo, nel 1989 si lancia nella sua prima attività: un’Enoteca Osteria, a Bagni di Gavorrano.

Da qual momento ha inizio un curioso ma proficuo percorso, composto da diverse tappe, tutte nei territori circostanti.

Percorso che vede crescere sempre più la sua cucina e la sua notorietà, di locale in locale fino a Suvereto – la tappa più importante – che lo consacra a ristoratore di un certo livello. Inizialmente apre l’Osteria dei Tre Briganti quindi, sempre a Suvereto, l’Enoteca dei Difficili e, non contento, anche l’Osteria Il Caminetto, proprio nel centro storico del borgo medievale.

Dopo dieci anni di successi “suveretani” sposta ancora i suoi “saperi e sapori” alla Trattoria San Lorenzo, nella località omonima e, dopo altri sei anni, nel 2015 dà vita all’ennesimo ristorante, che stavolta porta il suo nome: La Trattoria da Ghigo, l’attuale locale, che si trova in provincia di Campiglia Marittima ma a soli 5 minuti da Suvereto.

Diverse le location e le vicissitudini, tutte gestite però in un tratto di territorio abbastanza contenuto, che da Gavorrano sale in Val di Cornia e campagne limitrofe.

La cucina è toscana ed è tutta dedicata ai sapori della tradizione ma non solo, perché a Ghigo piace molto rinfrescare cucinati storici con piacevoli rivisitazioni che alleggeriscono le cotture, rendendole più piacevoli e più attuali. Le stagioni vengono rispettate rigorosamente e, quando è il momento, il menu diventa una vera e propria festa di funghi, castagne, carciofi e tante altre delizie.

Tanto per citare due o tre piatti che escono dalla cucina, ci si può imbattere in un coniglio all’etrusca con dragoncello e finocchietto rifinito poi con il Vin Santo, oppure gustarsi delle pappardelle al cinghiale fatte a regola d’arte, vista la vicinanza con Suvereto, borgo nel quale si svolge da oltre 40 anni una seguitissima sagra del cinghiale.

E poi ancora, un’arista ripiena di funghi e tartufo, o una tipica acquacotta maremmana, un richiamo di terra natia. Insomma la scelta non manca, in un susseguirsi di sapori e toscanità. Nei territori circostanti la scelta di prodotti coltivati o allevati è ampia e Ghigo, nelle ore di chiusura del locale, gira molto di azienda in azienda, alla ricerca del buono quotidiano da proporre poi nei suo piatti: carni, formaggi, salumi e altre specialità artigianali reperite sia a Km “0”, che nel resto della Toscana.

Anche i vini seguono la stessa sorte e, vista la zona completamente circondata da Doc più o meno blasonate, sono presenti in carta numerose etichette di Bolgheri, Val di Cornia e Monteregio, accanto a vini di altre zone della Toscana e d’Italia. In cucina al fianco di Ghigo c’è Anna Deiola, compagna anche nella vita, che si occupa dei primi piatti e dei dessert e Mathia, figlio maggiore, addetto alla griglia e alla preparazione dei secondi piatti. In sala l’altro figlio, Jacopo, si occupa invece del coordinamento generale e della gestione dei vini.Il locale, ambientato in un antico casolare di campagna molto caratteristico, dispone di un ampio spazio interno con 60 comodi coperti. Nella stagione estiva non manca un dehors esterno, con altri 40 coperti.

 

Il Mon Tresor è…

la garanzia del “nomignolo”

“Ghigo”, un nome una garanzia! E’ proprio questo il piccolo tesoro di Sergio Righetti, il nomignolo che lo ha sempre accompagnato nel suo cammino, da un locale all’altro. Un punto fermo per i tanti amici e clienti che lo seguono ormai da tanti anni. “Si va a mangià da Ghigo”, hanno sempre detto i più, nonostante i tanti nomi dati ai locali precedenti! Ora, finalmente, il nome e il personaggio coincidono. Ghigo è sempre stato una certezza in fatto di cucina, ovunque lui fosse, e chi va a trovarlo sa che non rimarrà deluso: quantità, qualità e prezzo tornano sempre e Ghigo non ha mai tradito e continua a non tradire le aspettative di chiunque si fermi alla sua tavola.


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