Ristorante El Coq di Marano Vicentino

Ristorante El Coq di Marano Vicentino: ecco cosa scrivono i nostri segnalatori

In sintesi
Lorenzo Cogo, giovane chef del ristorante El Coq di Marano Vicentino, è considerato da più parti uno dei migliori giovani talenti emergenti in ambito nazionale, per questo non potevamo che andare a trovarlo con lo scopo di raccontare la storia di questo successo annunciato. El Coq, che significa il gallo, è un chiaro richiamo alla natura e alle sue materie prime; è una forma di rispetto per le origini che si trasforma in valorizzazione dei prodotti del territorio circostante. El Coq per lo chef rappresenta una nuova sfida dove poter mettere a disposizione le molteplici esperienze e tecniche culinarie maturate nei suoi viaggi. La filosofia della mia cucina è pensata, per non essere etichettata.

Il percorso
Lorenzo Cogo scrive sul suo sito "Non sono un tradizionalista nè un innovatore estremo, sono solo un cuoco che rispetta e ama profondamente le proprie materie prime. Ciò che ne deriva è un prodotto nuovo fatto da una commistione di sapori estemporanei abbinati con sapienza, la si potrebbe definire Cucina Istintiva. Cucino ciò che amo, ciò che sento e come più mi piace, senza dover seguire alcun canone o restrizione.  Lo faccio con tanta passione e questa è la vera forza di El Coq". Ma perché siamo stati da El Coq? Beh, quando il nome di un ristorante vola di bocca in bocca nel giro di poco tempo, c'è solo da andare e rendersi conto. Marano Vicentino, è mezzo del nulla, ma a quanto pare la gente arriva. Il curriculum di Lorenzo è quello giusto: esperienze australiane da Testuya e Marque Restaraunt di Sidney. Poi il Giappone, infine rientra in Spagna alla corte di Extebarri e l’immancabile Renè Redzepi del Noma.

Cosa si mangia
La carta cambia spesso e tutto viene preparato internamente, a cominciare dal cestino del pane e dal burro di latte di capra in abbinamento. Un esempio della cucina di Lorenzo da consigliare è l’omaggio alla barbabietola, questo è il nome del piatto che presenta l’ortaggio in diverse preparazioni, con acidità e dolcezza ben bilanciate con dello yogurt disidratato. Criscito madre, lenta manipolazione dell’impasto, lievitazione lunga, tutto fatto in casa con l’ausilio della brigata transnazionale, Il burro El Coq è di capra, poi la Sarda nostrana con caviale di aringa. Si continua con il maki di tonno di Carloforte arrotolato in foglie di spinaci. Gnocchi di cavolfiore, scampi e ciliegie. Troverete sia piatti di carne che di pesce, ma sempre con abbinamenti originali che non sono riconducibili a canoni abituali, perciò venite con tanta curiosità oltre che con passione. Tenete un posticino anche per il dolce: sarete sorpresi dai contrasti sapidi e dolci.