Ristorante La Foce - Non solo vino di Imperia: ecco cosa scrivono i nostri segnalatori
Siamo spiacenti, informazioni relative a Ristorante La Foce - Non solo vino non ancora disponibili.È il tuo ristorante? Contattaci per aggiornare le informazioni
Opinioni Ristorante La Foce - Non solo vino (1)
Scrivi la tua opinione per Ristorante La Foce - Non solo vino
Per poter lasciare una recensione è necessario eseguire l'accesso ad Oraviaggiando.
...ci eravamo quasi dimenticati
E’ uno di quei Sabato sera in cui l’intenzione è quella di non fare troppi km per andare a cena. Ripensiamo a “La Foce…non solo vino”, la vineria in zona Borgo Foce, a Porto Maurizio. E’ passato talmente tanto tempo dall’ultima volta che non sappiamo neanche se è ancora presente la stessa gestione. Intanto chiamo e prenoto un tavolo per sei. Il locale si trova in zona Foce, una volta un antico borgo di pescatori, facilmente raggiungibile in cinque minuti dall’uscita del casello di Imperia Ovest. Per il parcheggio è meno semplice, la zona da quando è stata riqualificata (molto bene) è quasi completamente pedonale ed i parcheggi scarseggiano. La posizione non è proprio il massimo, dietro un palazzo che copre la vista mare, anche per questo nessun sbocco esterno, ma solo un’unica sala in perfetto stile enoteca che conta una quarantina circa di coperti. Quando entriamo riconosciamo i proprietari e la cosa ci rincuora. Ci accomodiamo. Si comincia da un piccolo Appetizer, un fiore di zucca ripieno accompagnato da un flûte di prosecco. Per le due pargole lo stesso flûte, ma riempito di Sprite, così da poter partecipare al cin. Sono piccoli dettagli, ma che non passano inosservati. Molto carini e premurosi. Diamo un’occhiata al menù ed alla carta dei vini, rifornitissima e per tutte le tasche, ci sono etichette con un buon rapporto Q/P fino ad arrivare, ad esempio, ad un Barbaresco di Gaja. Per le nostre bimbe, due primi: dei Tagliolini al ragù di agnello e dei Ravioli di borragine al burro aromatico. Entrambi ben cucinati, abbondanti e saporiti. Da bere, oltre ad un paio di bottiglie d’acqua, ordiniamo un rosso, un Occhetti Nebbiolo d’Alba dell’Azienda vinicola di Prunotto – Alba (CN). Un ottimo vino (100% Nebbiolo) del 2013. Ed ora tocca a noi adulti. Il mio socio ed io condividiamo un Gran tagliere di formaggi e salumi accompagnato da una serie di marmellatine e composti, ribes, fichi, cipolla, etc. Piatto decisamente abbondante per il quale si percepisce una ricerca precisa nella scelta delle materie prime. Col tagliere viene servito un cestino del pane esagerato, composto da panetti e grissini artigianali ancora tiepidi e costantemente riforniti. Le due signore decidono per due antipasti di pesce. Una Tartare e carpacci che comprende un assaggio di pesce spada, polpo e tonno. Qualità notevole. L’altro piatto è un Tris di mare in crudità, serviti in rapida (ma non troppo) successione, salmone, tonno e branzino in crosta. Sempre molto bene. Ed ora è giunto il momento del tartufo. Viene proposto fuori menù ed io e mia moglie ne approfittiamo subito. Tagliolini per me ed Uovo fritto per la mia signora. Due piatti ben cucinati, ma che ovviamente raggiungono il top con una corposa “grattata” di tartufo bianco. Eccezionali! I nostri amici, invece, decidono per dei Tagliolini con ricci e zucchine e del Coniglio alla ligure, due piatti forse meno esaltanti, ma comunque buoni. Col secondo giro di piatti abbiamo richiesto anche la seconda bottiglia di Nebbiolo. La nostra cena si conclude con un paio di caffè ed una serie di ammazzacaffè, San Simone e Baileys. Chiediamo il conto. La spesa complessiva è pari a 205 euro. Purtroppo non ho più il dettaglio, ma posso comunque fornire una mia riflessione. Ci aggiriamo intorno ai 35 euro se si considerano le due bimbe che, ad onor del vero, non hanno particolarmente inciso sul conto. Per questo ho attestato la cifra pro capite sui 45 euro che mi sembra, in ogni caso, correttamente rapportata a quanto proposto questa sera sia per qualità che per quantità. Senza dimenticare l’appetizer iniziale che ha simpaticamente coinvolto anche le pargole, l’assenza di coperto sul conto (sempre più raro) e le due “grattate” di tartufo che hanno sicuramente il loro…peso. Complimenti!