Trattoria Il Cacciatore di Corbetta di Corbetta

Trattoria Il Cacciatore di Corbetta di Corbetta: ecco cosa scrivono i nostri segnalatori

Questa trattoria esiste dal 1950 ed appartiene dal 1987 alla Famiglia Corvino composta da papà Angelo, che gestisce la cucina, da mamma Maria che gestisce sapientemente le sale e dai due figli, Davide, che si occupa della pizzeria e del banco bar e Ortensia che amministra. Stupisce un po’ che un locale lontano dal mare, con un nome che richiama un tipo di cucina dai forti sapori selvatici, sia apprezzato prevalentemente per i suoi piatti di pesce. La paella, preparata nelle sue diverse varianti per accontentare tutti i gusti possibili, è sicuramente il piatto più “gettonato” dalla clientela. Il menù però è molto vario, e davvero la scelta del piatto da ordinare costringe a delle dolorose rinunce: l’equilibrio tra le proposte a base di pesce e quelle a base di carne è molto sapiente e questo fa sì che il locale sia frequentato da clienti con i gusti più eterogenei; succede spesso, quindi, che allo stesso tavolo si disputino la palma del gusto piatti a base di astice, granseola, cervo, cinghiale o rane. Il menù invernale si arricchisce dei tipici piatti lombardi: trippa, stracotto d’asino, lepre in salmì e la famosissima cassöla, piatto di verza stufata e salsicce (i verzini) tra i più noti e corposi della tradizione regionale. Da non dimenticare la pizza, cotta nel forno a legna e con un menù dedicato che offre la scelta tra ben 180 varietà; la fase della cottura, forse la più importante, è molto curata, la pasta rimane sottile ma soffice, le dimensioni sono generose. I prezzi sono decisamente contenuti ed è anche per questo che la trattoria il Cacciatore è frequentata da famiglie, gruppi di lavoro, compagnie di ragazzi e viene spesso scelta per ospitare banchetti. E’ consigliata la prenotazione soprattutto per poter concordare con i titolari eventuali preparazioni speciali.

Accenni sulla città di Corbetta:

Città di origine celtica, Corbetta conosce, dal VII sec. a.C. in poi, una lunga serie di passaggi e dominazioni del suo territorio; dai Galli ai Romani, dai Longobardi ai Franchi; patisce la distruzione del suo Castello da parte di Federico Barbarossa; ospita i Francesi, gli Sforza, gli Spagnoli ed infine gli Austriaci che ne segnano la rinascita economica e lo sviluppo edilizio che vede nascere, nei primi anni del XVIII secolo le più belle ville di Corbetta, che ancora oggi possiamo ammirare. La vicinanza dei Naviglio Grande (iniziato nel 1177) è fondamentale nello sviluppo di questo singolare fenomeno urbanistico. Le ville vengono appunto costruite per essere le dimore di villeggiatura dei ricchi milanesi. Alcuni di essi nei pressi della loro villa costruiscono anche piccole aziende agricole. Proprio da questo lento ma progressivo spostamento di interesse dalla città verso la campagna nascono, all’inizio del ‘900 le prime industrie importanti. Il fenomeno dell'industrializzazione porta naturalmente delle conseguenze nella struttura demografica del territorio e l'assetto urbanistico del comune subisce notevoli trasformazioni; è da questo momento che la città vive un pacato equilibrio tra vita rurale ed industriale. La storia, le tradizioni, le splendide ville, il centro storico, la fertile campagna ricca di sorgive, le piazze antiche e nuove, fanno oggi di Corbetta un gioiello da conservare.