Recensione A Sud dell'Anima di Minervino Murge a cura del nostro giornalista
Il ristorante A Sud dell'Anima di Minervino Murge, rappresenta una meta da mettere senza indugio in agenda se si è alla ricerca di un ristorante verace, dal cuore grande e dalla professionalità rara. Questo luogo offre un'esperienza culinaria fortemente identitaria, dove i sapori veri e le materie prime eccellenti s'incontrano in un interessante percorso evolutivo dalla tradizione alla modernità. Con Nadia Tamburrano in cucina - che porta la sua passione e il suo talento in ogni piatto - e l'ospitalità calda e professionale di Ivan D'Introna in sala, il ristorante si rivela una meta da tenere seriamente in conto. A Sud dell'Anima vale la visita perché ogni portata è un tributo ai piatti antichi della Minervino contadina, ma elevata ad una misura più raffinata e riconoscibile. Anche l'ambiente e la felice ubicazione fanno da specchio alla gustosa cucina, con un ambiente che fonde antico e contemporaneo in un equilibrio perfetto tra autenticità ed eleganza. In estate una meravigliosa terrazza con affaccio sull'ultimo fazzoletto di Murgia - al confine con la Basilicata - vi regalerà serate indimenticabili.
Storia del ristorante A Sud dell'Anima di Minervino Murge
A Sud dell'Anima: un nome che porta con sé l'eco dell'io primitivo, un retaggio di momenti senza tempo e senza spazio in cui fluttuano i nostri ricordi migliori. I ricordi dei pranzi in famiglia, i ricordi dei profumi di cucina e soprattutto i ricordi di quelle mattine passate con la propria mamma a grattugiare il formaggio, ad assaggiare il ragù e a preparare la tavola. La storia di "A Sud dell'Anima" è tessuta con i fili di queste memorie, ma con l'esperienza e la passione di chi ci lavora, come quella di Nadia Tamburrano, cuore pulsante di questa cucina, che ha imparato l'arte del cucinare bene fin da piccola e che non ha avuto dubbi quando, anni dopo, ha dovuto scegliere quale percorso formativo intraprendere. Gli inizi presso la scuola alberghiera di Molfetta, i primi stage a Riccione e tanti viaggi in Italia e all'estero per consolidare il talento e perfezionare le tecniche. Una carriera arricchita da esperienze internazionali l'hanno portata poi in Birmania, dove ha approfondito la conoscenza di pesci e ortaggi locali, e negli Stati Uniti, dove ha lavorato al Vincenti Restaurant, migliorando le sue competenze con un pubblico sempre più esigente. Nei suoi viaggi di lavoro la chef può vantare anche tanta Sardegna con il Gruppo Domina, una stagione a Courmayeur (sempre con Domina) e varie esperienze in luoghi di prestigio come Canne Bianche a Torre Canne e La Masseria Asciano di Ostuni.
Al fianco di Nadia, a curare la sala, la carta dei vini e i particolari dell'accoglienza, troverete Ivan D'Introna. Ivan è stato impegnato per anni nel mondo Ho.Re.Ca e della G.D.O., prima come agente di commercio per due concessionari alimentari pugliesi e una multinazionale, poi con il gruppo Heineken e Ichnusa. In quel periodo Ivan e Nadia erano stabili a Minervino, poi una proposta di un amico catapulta Nadia a Cagliari per l'apertura di un nuovo ristorante. Piani scombussolati, ma senza la sofferenza del distacco, perché Ivan la segue e trova presto lavoro proprio in Sardegna nel ramo dell'assistenza ai disabili presso un'azienda che commercializzava sollevatori e carrozzine elettriche. A ottobre 2018 il ritorno. Ivan e Nadia hanno l'occasione di prendere in gestione i locali di A Sud dell'Anima, che nel frattempo aveva subito diverse passaggi societari ma senza successo. Con l'esperienza pregressa nel settore food & beverage e i corsi da Sommelier e altre esperienze formative, oggi Ivan è un elemento imprescindibile per la gestione della sala. E' lui in prima persona, infatti, che si assicura che ogni pasto sia per l'ospite un'esperienza indimenticabile.
Cosa è possibile ordinare presso A Sud dell'Anima di Minervino Murge: la nostra degustazione
Come già accennato all'inizio dell'articolo, la cucina di Nadia è un continuo invito a esplorare i sapori della Murgia. E l'aperitivo iniziale ne è una chiara conferma: le Cialde di riso al prezzemolo e patè di lampascioni selvatici, la Cartellata salata con capocollo di Putignano affumicato al legno di ulivo, ciliegina e polvere di pomodoro e l'Arancino di riso e rape con acciuga del cantabrico sono solo un gioco di riscaldamento per la chef, ma l'ospite è già in visibilio. Il Cavallo tonnato così come il Cervello insemolato e fritto su crema di rucola selvatica, dimostrano non solo l'abilità di Nadia nell'elevare ingredienti tradizionali con tecniche contemporanee ma anche l'espressione di un chiaro manifesto d'intenti con il quale si dice agli ospiti “ecco, questa è la vera Murgia”.
Tre i primi piatti degustati: le Mafalde con crema di cime di rape, un i Maltagliati al caffè con ragù bianco di cinghiale, marmellata di loti e nocciole e un assaggio di Tortello ripieno di vitello, spuma di caciocavallo podolico stagionato in grotta e fungo cardoncello sevatico, tutti chiamati a mostrare rispetto per i prodotti locali (con qualche licenza) e la capacità di innovare senza mai distaccarsi dalla memoria. Tra i secondi a menù, abbiamo fatto ricadere la scelta sulla Coda di bue brasata lentamente, sedano rapa crema e chips di barbabietola, piatto di una bontà difficile da raccontare e perfetta nel bilanciamento dei sapori e delle consistenze. Interessante la Mattonella stracchinata con miele millefiori al tartufo scorzone come pre-dessert sulla quale ci siamo permessi di dare qualche suggerimento e - degno di tutto il percorso - i due dessert: la Namelaka di ricotta e la Torta di zucca e mandorle, che lasciano il segno nel palato e nel ricordo.
Ambiente e atmosfera del A Sud dell'Anima di Minervino Murge
Appena varcata la soglia di "A Sud dell'Anima", si viene avvolti da un'atmosfera calda e accogliente. I materiali naturali, uniti a un arredo rustico ma curato, creano un ambiente di grande comfort. La luce soffusa delle lampade da tavolo illuminano il “service de verres” di qualità. Il cocktail bar all'ingresso moderno e le scatole in legno dei vini ormai bevuti, lasciano intendere che il wine pairing sarà all'altezza. Il servizio attento e la musica di sottofondo completano l'atmosfera, facendo sentire i clienti coccolati e al contempo eccitati per i piatti che verranno.
Il locale stesso è frutto di un meticoloso lavoro di ristrutturazione e personalizzazione, dove ogni dettaglio, dalla scelta degli arredi alla composizione del menu, riflette l'essenza di una cucina che omaggia la tradizione pur essendo aperta all'innovazione. D'estate si cena in terrazza, uno spazio sospeso tra cielo e terra all'ombra del borgo antico. Luci colorate, tipiche delle sagre estive, danzano soffuse sopra le teste dei commensali, creando un'atmosfera da sogno, un ritaglio di serenità che sembra rubato al tempo.
Perché A Sud dell'Anima vale una deviazione di tragitto
A Sud dell'Anima rappresenta un esempio luminoso di come la passione per la cucina, unita a una solida formazione e a un impegno costante nella ricerca della qualità, possano dare vita a una realtà ristorativa di eccellenza. Visitarlo significa non solo godere di piatti squisiti ma anche sostenere un progetto che ha al suo centro l'amore per la terra, i suoi prodotti e le sue tradizioni.
Recensione a cura di:
Giovanni Mastropasqua
Direttore Editoriale
Marche
Opinioni A Sud dell'Anima (1)
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Uno di quei ristoranti che merita di essere conosciuto
A Sud dell'Anima è uno di quei posti in cui ci si ripaga del viaggio. Il nome è azzeccatissimo: la sensazione è quella di entrare in un luogo che non ha tempo e che appartiene all'anima, appunto, e non al mondo terreno. La sensazione finale, infatti, è quella di essere stati in un mondo onirico, in una dimensione in cui lo spazio/tempo non coincide con la realtà. Bella la location, ottimo il servizio e magici i piatti che parlano al cuore senza intermediari. Un ristorante diverso che non si può nemmeno mettere in paragone a tanti altri. Uno di quei ristoranti nel quale non vedi l'ora di ritornare.