

Recensione Antica Trattoria San Lorenzo di Perugia
L'Antica Trattoria San Lorenzo, a dispetto del nome, è un locale raffinato in cui poter gustare piatti creativi preparati dallo chef Simone Ciccotti.
Siamo a Perugia, città immersa nell’arte, architettura, pittura, musica e non è da meno la cucina! Come a dimostrazione che chi vive e vede la bellezza non può che crearne a sua volta, la cucina umbra si manifesta nei piatti di eccellenze come quella dell’Antica trattoria San Lorenzo. Nella magica atmosfera del centro storico dove nasce il ristorante. Il San Lorenzo è un locale intimo ed elegante situato nelle vicinanze della Cattedrale di San Lorenzo di Perugia e la Fontana Maggiore, può essere la base per una visita al centro storico di questa città: Palazzo dei Priori, Galleria Nazionale, Arco Etrusco, e i più bei monumenti, sono nei dintorni più prossimi. Circondato da antiche mura e volte a vista, il ristorante propone una cucina creativa di ricerca, originale e personale, attingendo ai piatti della tipica cucina Umbra e alla tradizione gastronomica italiana. Sapiente cura è messa nell'apparecchiatura, valorizzando anche in questo caso l'artigianato locale. Per L’oste e Cuoco Ciccotti , il ristorante è come un teatro, ogni giorno si entra in scena. I piatti, i vini, l’ambiente, la musica, l’atmosfera che si respira … tutto deve essere teso a dare emozioni.
Sicuramente tra le eccellenze da non perdere nel capoluogo umbro, l'Antica trattoria San Lorenzo si presenta con un arredo classico ma al tempo stesso elegante, luogo in cui poter gustare piatti gourmet preparati dal bravo chef patron Simone Ciccotti.
I piatti da non perdere
Da non perdere il baccalà in tre consistenze, il filetto di capriolo ripieno con bietola e speck-tirolese mosto di Vin Santo e il filetto alla Rossini, con puntarelle di cicorino saltate all’aglietto e fave di cacao.
Fonti
Guida Michelin
Opinioni Antica Trattoria San Lorenzo (1)
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Cena memorabile presso Antica Trattoria San Lorenzo
Serata memorabile in un locale che trasuda carattere, nel cuore del centro storico. L’accoglienza di Benedetta è stata impeccabile: attenta, sorridente e soprattutto competente. Ci ha guidati nella scelta dei piatti con consigli mirati, costruendo un percorso che si è rivelato sorprendente dall’inizio alla fine. La cucina dello Chef Simone è pura magia. Ogni piatto è un mix perfetto di tecnica e istinto, di eleganza e audacia. Il polpo al carbone con orzotto di patate alla birra ha aperto le danze con un equilibrio perfetto tra affumicato e cremosità. Il baccalà in cannellone vegetale è stato una vera scoperta, con la sua spuma delicata e lo stracchino gelatocidato di pecorino che regalava un contrasto incredibile. E poi lo spaghettone allo scoglio senza scoglio, che già dal nome incuriosisce: una vera esplosione di mare con un tocco inaspettato dato dai lamponi disidratati e dalla stracciatella di Andria. Un gioco di sapori che sembra azzardato, ma che funziona alla perfezione. Nei secondi, il piccione CBT con bottaccio di mollica di pane e cedro candito è stato un colpo al cuore, con una cottura impeccabile e un equilibrio tra dolcezza e sapidità che lascia il segno. Il civet di cinghiale con ciliegie sotto spirito e prugne selvatiche ha esaltato la profondità del sapore della carne, mentre il branzino Bloody Mare ha chiuso in bellezza con la freschezza degli agrumi e l’intensità delle erbe marine. Quello che sorprende è la capacità dello Chef di giocare con le temperature, con le consistenze, con gli ingredienti. Ogni piatto racconta una storia, sorprende e conquista. Se amate il cibo, quello vero, quello che emoziona, qui siete nel posto giusto. Grazie a Benedetta per averci accompagnati con passione e a Simone per averci fatto vivere un’esperienza che non dimenticheremo. A presto!