Osteria Frangipane di Trani

Recensione Osteria Frangipane di Trani a cura del nostro giornalista

La storia del ristorante Frangipane di Trani nasce nel 2006, quando Domenico Lacalamita decide di aprire un’osteria. La cucina è quella della tradizione, ben fatta e apprezzata dalla clientela. Nel 2014, però, Domenico lascia le redini ai suoi due figli Sara e Ivan, rispettivamente di 29 e 25 anni, che, ben presto, decidono di dare una nuova svolta al locale. Nasce così un ristorante nuovo, fresco, semplice ed elegante con una cucina completamente diversa affidata a due cuochi giovanissimi. Uno staff, quindi, giovane e motivato che sposta la cucina verso un’interpretazione più gourmet del territorio, con materie prime di eccellenza acquistate da piccoli fornitori locali, dai contadini e dai pescatori del porto di Trani. E Sara decide di chiamarlo, appunto, Osteria Frangipane, prendendo spunto dall’omonimo fiore bianco e ispirandosi, per assonanza, al pane, al concetto di famiglia e a quello che è il colore dominante della sala. Il bianco, appunto.

Ambiente e atmosfera: l'essenzialità del Frangipane
Entrando nell’Osteria Frangipane si viene accolti subito da un senso di freschezza. Il bianco delle pareti contrasta delicatamente con i toni più caldi del soffitto a crociera in tufo a vista. Con i tavoli, le sedie e l’apparecchiatura fatta con i runner per una mise en place moderna, si torna al bianco assoluto e a qualche inserimento di legno naturale. La cucina a vista permette di seguire le evoluzioni dei due giovani chef, che si dividono equamente i compiti. Circa 40 i coperti a disposizione della clientela.

Cucina e degustazione: cosa si mangia al ristorante Frangipane di Trani
Volendo seguire un percorso di degustazione si può optare per uno Sgombro marinato a secco per 12 ore con pappa al pomodoro, insalatina di puntarelle e mostarda di cetriolo, seguito da uno dei piatti di successo del ristorante, il Polpo al fumo, nel quale il mollusco è cotto al vapore e poi affumicato alle erbe aromatiche e rami d’ulivo, e accompagnato da una clorofilla di sedano e mandorla “Filippo Cea” di Toritto.

Tra i primi, il riso e seppia, che gioca con la seppia e i suoi sapori, è l’espressione della creatività e della sensibilità verso gli ingredienti dello chef. Un gran piatto davvero.

Sicuramente più aggressivo ma allo stesso tempo convincente è lo spaghettone Benedetto Cavalieri con cozze pelose, fave novelle e massa di cacao, ottimo come apripista per un secondo di baccalà tutto basato su abbinamenti rassicuranti e sulla capacità dello chef di giocare con cotture e consistenze. Il baccalà cotto a bassa temperatura con olive baresane, polvere di olive nolche e pappa al pomodoro con capperi è, infatti, una raffinata rivisitazione del noto piatto tradizionale fatto, appunto, con baccalà, pomodoro e olive.

Ma da Frangipane anche i piatti di carne non sono certo banali! Si consiglia la musciscka fresca con torcinello di podolica, il tutto cotto brevemente sulla piastra e accompagnato da ortaggi di stagione (tipo lampascioni o carote di Polignano nei giusti periodi) e una salsina a base di brodo di carne.

Circa 200 etichette di vini pugliesi e lucani rappresentano, inoltre, un buon assortimento per un locale che, in poco tempo, grazie alla freschezza e alla passione dei suoi protagonisti, è riuscito a ritagliarsi un ruolo importante a Trani, in quella che, allo stato attuale, può essere considerata la città pugliese con il maggior numero di ristoranti di qualità.

Due i menù degustazione proposti: 6 portate di pesce a € 35 oppure 7 portate, imperniate sulla selezione dei prodotti e sui presidi Slow Food, a € 45, vini esclusi.

Nei dintorni del Frangipane di Trani
E sulla bellezza di Trani non si discute. Un breve passeggiata, per smaltire gli ottimi piatti dell’Osteria Frangipane, porta davanti alla splendida Cattedrale romanica e al suggestivo lungomare.