Recensione Ristorante Antico Furlo di Acqualagna a cura del nostro giornalista
E’ lungo il tracciato originario della via Flaminia, nel tratto costeggiato e modellato dal fiume Candigliano nella provincia di Pesaro Urbino, che si trova il ristorante Antico Furlo di Acqualagna. Un paesaggio silenzioso, quasi fuori dal tempo, uno di quei luoghi nei quali un viaggiatore spera di perdersi per ritrovarsi. Andrea Melagrana, chef del ristorante, dopo la parentesi prestigiosa presso Lo Scudiero di Pesaro al fianco di Daniele Patti, qui ha trovato il suo “habitat” perfetto; un luogo a stretto contatto con la natura nel quale esprimere tutto il suo talento e tutta la sua esperienza. In questo ristorante troverete la grazia e l'eleganza dei più grandi ristoranti d'Italia ma soprattutto troverete una cucina rispettosa delle materie prime utilizzate oltre che preparazioni e cotture che puntano a lasciare il sapore autentico dei prodotti. Qui il cibo è capito, curato e vezzeggiato, qui gli ospiti potranno sentirsi a casa, davvero.
Cosa mangiare al ristorante Antico Furlo di Acqualagna: la nostra degustazione
Il papà di Andrea, Alberto Melagrana, qui è conosciuto come il “Cuoco Tartufaro” perché nel locale è possibile mangiare tartufi tutto l’anno. Pregiato tartufo bianco, pregiato tartufo nero, bianchetto e scorzone in estate. Il suo progetto di cucina è semplice, in tempi in cui la cucina si sbriga a darsi etichette altisonanti, Alberto ha l’obiettivo di fare “una buona cucina” che rispetti il valore e le proprietà di una materia prima eccellente, selezionata con cura dopo attente ricerche. Si avvale delle moderne tecniche di preparazione e cottura ma rifiuta ogni definizione a favore di un rispetto quasi sacrale per i prodotti. Ciò che vuole è lasciare, attraverso preparazioni e cotture adeguate, che i prodotti esprimano sè stessi nella loro genuinità e nel loro sapore autentico. “Il cibo – mi dice – deve essere conosciuto, capito, curato e vezzeggiato. Solo dopo tutto questo può essere presentato”. Se questa è la premessa ne viene come naturale conseguenza che l’acquisto è il risultato di lunghe ricerche ed assaggi per valutarne l’adeguatezza. Il pesce fresco viene acquistato personalmente da Alberto nei mercati dell’Adriatico, le carni provengono da allevamenti della zona, salumi e formaggi da aziende del territorio, ortaggi, verdura e frutta dai contadini locali. L’olio utilizzato nelle preparazioni è l’olio di Cartoceto DOP, del tipo Muraiolo e Leccino. Le paste fresche vengono fatte a mano da una nonna di Cagli, il pane viene preparato in casa, i dolci sono realizzati dal figlio Andrea, da poco entrato nella cucina del ristorante.
La cantina, una grotta scavata nella montagna, punta sui vini marchigiani ma non manca certo dei classici nazionali, soprattutto Piemonte e Toscana, degli Europei, in particolare dalla Francia, perché, “Dei francesi – mi dice – si può dir tutto ma non che non sappiano fare il vino”. La carta dei vini, presentata con attenzione e cura dalla Sommelier Roberta Roberti , moglie del titolare e deliziosa padrona di casa, propone anche bollicine di casa nostra e francesi.
La nostra degustazione, quindi, gode della magnifica opportunità di aprire con un antipasto a base di uovo croccante con cuore tenero e tartufo bianco, a seguire, tagliatelline vecchia maniera al tartufo di Acqualagna e caramelle, un tipo di pasta ripiena preparata dalla mamma di Alberto, al profumo di timo e tartufo. Il secondo proposto è faraona in crosta di pane, un piatto che ha recentemente vinto il primo premio ad una competizione tra ristoranti della zona e ristoranti di Alba. Il dolce è tartufo semifreddo con visciola di Cantiano in sciroppo di zucchero.
Storia del ristorante Antico Furlo di Acqualagna
Un’origine che si perde nel tempo, una di quelle storie nelle quali il piccolo si intreccia al grande corso della Storia, quella con la esse maiuscola, quella che si legge nei libri di scuola. Alberto Melagrana, titolare del locale, infatti, lo sfogli pagina a pagina. Parla, si ferma e mette un punto. Poi ricomincia, tutto d’un fiato. Non è necessario, quasi, fare domande ché le risposte vengono da sé, una ad una. Alberto ha 65 anni e la passione per la cucina gli è stata passata, come un testimone in corsa, da sua madre, cuoca e titolare del ristorante “Il Biroccio”, tra Fano e Pesaro. Alberto frequenta la Scuola Alberghiera di Pesaro e diplomato, segue il naturale corso della gavetta con le stagioni negli alberghi ristorante di tutta la riviera. Trascorre lunghi periodi all’estero, Francia, Inghilterra, Germania, Svizzera. Sceglie di tornare e restare in Italia perché sua madre s’ammala e muore precocemente. All’Albergo Ristorante Furlo arriva nel 1989 ed apre i battenti il 4 gennaio 1990. Perché la storia è fatta di eventi e di date che restano fisse nella memoria. Il locale esisteva dal lontano 1825, camere e cucina di trattoria per i viaggiatori dall’Adriatico al Tirreno e viceversa, e per tutti quelli che da Venezia erano costretti dalla viabilità del tempo a percorrere quella strada. Il locale apparteneva alla Famiglia Candiracci che durante il periodo fascista aveva ospitato, ben 57 volte, con una camera a lui riservata, Benito Mussolini. Il duce, infatti, era solito sostare e mangiare qui duranti i viaggi a Predappio e a Riccione, dove aveva casa al mare, e nei suoi spostamenti verso il Nord Italia. Alberto, nel 1990, eredita un documento storico notevole ma il locale è piuttosto dimesso e trascurato, abitato da studenti universitari che pagano la stanza in cui dormono facendo i camerieri nel ristorante.
Ambiente e atmosfera del ristorante Antico Furlo di Acqualagna
L’Antico Albergo Ristorante il Furlo è un edificio importante del XIX secolo, recentemente e sapientemente restaurato che mantiene intatto il senso del suo tempo e che si integra perfettamente nella bellezza dell’ambiente circostante. Il recente rinnovamento delle sale e della cucina non cancella i segni di una storia che, come abbiamo precedentemente detto, si è intrecciata al grande corso della Storia, quella maiuscola. Le sale sono in stile rurale, pareti bianche dai profili irregolari come quelli delle montagne circostanti, l’arredo è in legno, caldo ed accogliente senza complimenti come usano le genti delle Marche. Di gran effetto la sala detta “Grotta delle delizie”, il grande camino e le credenze nicchia ricavate dalla pietra dei muri spessi. Nel locale è possibile ammirare un’interessante oggettistica, utensileria da cucina dal 1800 ad oggi.
Fate visita a questo luogo d'incanto, vale una deviazione
L’Antico Albergo e Ristorante Furlo è un pezzo di storia incastonato nella magia degli Appennini, un luogo da cui ripartire ma anche un luogo nel quale fermarsi per un risveglio indimenticabile. La famiglia di Alberto, Roberta in sala, Andrea in cucina e Giorgia sua sorella, vi accoglieranno e vi faranno da guida tra i piaceri di questa terra.
Guarda il menu del Ristorante Antico Furlo
Clicca qui per visualizzare il menuOpinioni Ristorante Antico Furlo (1)
Scrivi la tua opinione per Ristorante Antico Furlo
Per poter lasciare una recensione è necessario eseguire l'accesso ad Oraviaggiando.
Il mio ristorante preferito
Purtroppo, abitando lontano, non ho modo di andarci spesso. Ma quelle volte in cui ci vado è sempre un godere di ottimi piatti e di una cantina di vini per niente ruffiana. Accoglienza gentile della proprietaria che fa sentire a casa i propri ospiti.