Ristorante La Ginestra di Acqualagna

Recensione Ristorante La Ginestra di Acqualagna a cura del nostro giornalista

Inserite un nuovo capitolo nel vostro diario di viaggio con su scritto “Ristorante La Ginestra e il paradiso del Passo del Furlo”. Impossibile, infatti, non dedicare una tappa ad un luogo così bello e ad una cucina che da qualche decennio ha fatto la storia dell'enogastronomia di questa porzione di Marche.

La brigata del ristorante La Ginestra di Acqualagna, condotta dallo chef patron Nico Giacomel e Michele Renga, propone ai suoi ospiti una cucina raffinata e genuina, con piatti tipici della tradizione ma anche con elaborazioni più nuove dove sapienti abbinamenti ed accostamenti danno origine ad un menù che suggerisce invitanti esperienze gastronomiche. Le materie prime utilizzate sono tutte di stagione e preferibilmente della zona tutte attentamente selezionate. Le carni provengono da pascoli biologici certificati del territorio: ovini, suini e bovini di razza marchigiana allevati nelle vallate del Metauro e del Candigliano; il pesce  viene selezionato tra il pescato giornaliero del medio Adriatico nel pieno rispetto dei cicli riproduttivi; frutta e verdura provengono dalle coltivazioni della zona, così come le erbe spontanee selvatiche e quelle di campo, quelle che un tempo davano ai piatti cucinati in casa sapori speciali ormai quasi dimenticati. Merita un discorso a parte l'utilizzo del tartufo, fresco tutto l’anno, sempre presente nel menù: tartufo Bianco pregiato, tartufo Bianchetto, tartufo Nero pregiato, Uncinatum, Chaten e Scorzone. Oltre che grande Chef, Nico Giacomel è anche sapiente “norcino”: sono di sua produzione infatti, secondo antica arte e tradizione, i salumi, non solo di maiale ma anche di scottona, cinghiale, cervo e montone e altro ancora. Questa linea certificata si chiama La Salameide.

La cantina  che è frutto di passione, competenza ed impegno, da più di quarant'anni custodisce impeccabilmente le etichette che vengono selezionate tra le migliori d'Italia e del mondo per essere poi scelte come giusto accompagnamento per il vostro menù preferito. 

La Ginestra, il Passo del Furlo e la natura circostante

Il ristorante La Ginestra al Passo del Furlo sembra essere un tutt'uno con la natura. Le acque color smeraldo del fiume Candigliano scorrendo inesorabili nei millenni ed erodendo la pietra di un intero massiccio hanno creato lo scenario di incomparabile bellezza della Gola del Furlo: un'enorme parete di calcare spaccata in due ha dato origine a due monti alti quasi mille metri sulle cui sommità la vegetazione incontaminata è costituita in prevalenza da querceti. In fondo alla Gola e lungo le rive del fiume, foreste, pascoli e cespuglieti di rare varietà offrono rifugio ed habitat ideale ad una ricchezza faunistica davvero singolare; insieme costituiscono  la Riserva Naturale del Furlo, a riconoscimento delle peculiarità ambientali e naturalistiche della zona. Sono salvaguardate e valorizzate, nel rispetto delle normative in vigore, in modo particolare la coltivazione e la raccolta di tartufi e dei funghi. La Riserva inoltre, è promotrice del turismo inclusivo, con percorsi e attività per disabili e primi in Italia per aver creato i percorsi Joelette. La Ginestra è orgogliosa di far parte del progetto attraverso i canali CETS e Qnest.

A Marina Giacomel, figlia di Nico ed Eliana, è affidata la gestione del ristorante. E lei che oggi, con la sua gentilezza ed il solare sorriso, è chiamata a rendere perfetta la macchina dell'accoglienza. Gli ospiti per lei sono speciali e  per questo si concentra per creare la cornice ideale per pranzi e cene raffinate e indimenticabili attraverso attenzioni personalizzate.