Cerca un ristorante

Effettua una ricerca su tutto il nostro database ristoranti.

Ristorante Cracco di Milano

(4.00)
  • Migliori Ristoranti
  • Specialità: cucina creativa, specialità di pesce, cucina innovativa
Ristorante non verificato

Ristorante Cracco di Milano: ecco cosa scrivono i nostri segnalatori

Le guide più illustri elogiano Carlo Cracco e il suo ristorante Cracco in Galleria, mentre le recensioni di alcuni clienti sono di tutt'altro parere. Ci rendiamo conto che ognuno è libero di esprimere la propria opinione senza timori reverenziali, ma crediamo si possa dire, senza paura di essere contraddetti, che il ristorante Cracco sia comunque un tempio della cucina d'autore, un luogo in cui le ottime materie prime incontrano l'estro di una brigata che si porta dietro un bagaglio culturale gastronomico di tutto rispetto.

Ristorante Cracco in Galleria a Milano: la storia da Masterchef ad oggi

La tendenza, ormai decennale, a rendere gli chef delle vere star mainstream non accenna a diminuire. Tutto cominciò con la prima edizione di Masterchef e poi con altri innumerevoli talent show dedicati alla cucina. Tra i primi protagonisti del settore a diventare noti al grande pubblico c'era (e c'è ancora) Carlo Cracco, chef veneto diventato milanese di adozione che non ha bisogno di presentazioni. Di lui si conoscono il proverbiale perfezionismo nella preparazione e cura dei piatti, ed anche i suoi ristoranti, non accessibili a tutti, anzi, piuttosto proibitivi per la maggior parte delle persone comuni e proprio per questo ancora più affascinanti. Tra tutti i suoi bistrot, punti vendita etc. il locale più famoso e iconico resta il ristorante Cracco in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Scopriamo allora i dettagli su ambiente e atmosfera, storia e menu di questo ristorante cult.

Ambiente e atmosfera del Ristorante Cracco: estetica Art Decò e un viaggio nell'800

Quando si entra al Cracco in Galleria l'estetica ricercata ed elegante domina sovrana. Qui tutto converge in un unico locale, distribuito in un intero palazzo: il Caffè, per incontri al pomeriggio o prime colazioni veloci, la Cantina per le degustazioni private o eventi riservati, e infine l'esperienza culinaria inimitabile del Ristorante. Tutto parla di armonia tra tradizione e innovazione, che è del resto il credo di chef Cracco. Ed ecco che l'area caffè, con il suo bancone e le pareti affrescate, ci catapulta nella Milano del diciannovesimo secolo, centro attrattivo di jet set e movimenti culturali. Ci si può fermare per un aperitivo o assaggiare gli ottimi dolcini e praline di Marco Pedron, pastry chef da anni ormai legato all'esperienza Cracco. Sempre al piano terra ci si può destreggiare tra bistrot e pizzeria, mentre per il Ristorante occorre salire al primo piano (o al secondo, per feste private ed esclusive della Sala Mengoni), magari usando l'ascensore apposito. A questo punto il viaggio nel passato diventa più evidente: tre salette, un fumoir in stile Art Deco con pareti verde muschio rivestite in filato metallico, e un privé vero e proprio, che lasciano immaginare scene di gentiluomini e dame che attendono il pranzo o la cena chiacchierando. Chi ama l'arte resterà appagato: stucchi e affreschi si alternano infatti a sculture di Arnaldo Pomodoro e dipinti di Lucio Fontana. Insomma, il trionfo della bellezza.

La storia del Ristorante Cracco in Galleria: da allievo di Marchesi al ruolo di protagonista

La storia di chef Carlo Cracco è più o meno nota a tutti gli appassionati di cucina stellata: veneto, dopo gli studi all'alberghiero entra subito nella brigata di Gualtiero Marchesi, di cui diventa il pupillo. A parte una parentesi fiorentina presso l'enoteca Pinchiorri (tre stelle Michelin nel 1993), a cui approda dopo stage formativi da Ducasse in Francia, ritorna da Marchesi, per poi scegliere la carriera “in solitaria”. Alla fine degli anni '90 apre il suo primo locale: Le Clivie di Piobesi d’Alba (Cuneo), che subito conquista una stella. A Milano arriva nel 2001, con il suo primo ristorante meneghino, il “Cracco-Peck”. Nel 2007 la gestione è interamente la sua e comincia l'era di “Ristorante Cracco”, inizialmente in Via Hugo. Il trasferimento dell'indirizzo in Galleria Vittorio Emanuele risale infatti al 2018.

Il menu del Ristorante Cracco in Galleria: piatti scenici e curati nei minimi dettagli

Il menu del Ristorante Cracco è una sorta di viaggio, che deve essere ripetuto diverse volte (da chi può, ovviamente, visti i prezzi non propriamente democratici) se vuole essere compreso appieno. Diciamo che le portate sono spesso inaspettate e che le uova qui vengono cucinate in tutte le salse. Cracco si avvale dell'ausilio del suo validissimo sous chef, Luca Sacchi, per proporre piatti scenici e molto creativi, oltre che preparati con maestria. Tra questi il tuorlo d'uovo marinato con asparagi verdi e tartufo nero, tuorli fritti, o i classici risotti mantecati allo zafferano, con fegatini e midollo alla piastra. Ma per essere consapevoli di tutte le possibilità gastronomiche consigliamo di optare per un menu degustazione. Si tratta di 11 portate, comprendendo anche la piccola pasticceria con il caffè. Si parte con l'insalata russa caramellata, pietanza “cracchiana” per eccellenza, dal gusto davvero inedito, e con un bombolone alle alghe e ricci di mare. Si prosegue con una sea salad world tour e il gambero viola di Santa Margherita ligure croccante e funghi: delicatissimi. Ancora pesce con il “Think green”: kiwi, avocado, coriandolo e bottarga e poi si passa ai primi piatti. Carpaccio di melanzana alla norma; pesto, patate e fagiolini e uno spaghettone tiepido, ristretto di pesce alla brace, con sedano e pomodoro allo zenzero. Per staccare la degustazione a questo punto Cracco propone la zuppa pavese con uovo dello chef, piatto della tradizione lombarda, e poi una crema di mandorle al sentore di affumicato, prezzemolo bollito e midollo di vitello fondente. In chiusura una polpa di pomodoro fondente, mischiata ad erbe balsamiche e ciliegie in conserva è stato uno dei due dessert proposti, insieme con l'amaretto, pesche, cacao e alkemers. La carta dei vini, infine, merita un plauso, insieme al suo sommelier Gianluca Sanso: duemila etichette e diecimila bottiglie che possono essere sia servite che vendute. La selezione include vini italiani e francesi che non è facile trovare in altri ristoranti, seppur stellati. Un'esperienza da fare almeno una volta nella vita.

Altre informazioni utili

Il Ristorante Cracco si trova a Milano, in Galleria Vittorio Emanuele II. Aperto dal martedì al venerdì – 12.30 / 15.00 – 19.30 / 22.00. Il lunedì e il sabato 19.30/22.00. Domenica chiuso. Prezzi medi: da 150 a 300 euro, bevande e vini esclusi. Menu degustazione a 195 euro.


Foto Giornalista Jenny Giordano Recensione a cura di:
Jenny Giordano

Giornalista

Campania


Opinioni Ristorante Cracco (4)

  1. Colorado

    Recensione

    5 / 5

    Il ristorante Cracco è stato uno sfizio che mi dovevo togliere prima o poi. Gran bastosta ma più per i vini che secondo me hanno un ricarico troppo alto. Per la cucina 10+ esperienza indimenticabile.

  2. Lillina

    Recensione

    5 / 5

    Una delle esperienze più belle della mia vita. Certo, si nota un po' di vanità in tutto quello che si propone, ma il palato ringrazia.

  3. Germanico

    Recensione

    5 / 5

    Io ho trovato il cibo eccellente, ma la lista dei vini ed i ricarichi applicati sono molto alti. Per chi se lo può permettere è un'eperienza da fare spesso... io sono costretto ad aspettare. Ottimo!

  4. SBRINZ

    Recensione

    1 / 5

    Una delle mie peggiori esperienze culinarie

Scrivi la tua opinione per Ristorante Cracco

Per poter lasciare una recensione è necessario eseguire l'accesso ad Oraviaggiando.

Accedi o registrati gratuitamente


w3 Validator