Osteria Il Grifo Nero di Milano

Osteria Il Grifo Nero di Milano: ecco cosa scrivono i nostri segnalatori

All' inizio di Via Solari, nella zona più "Zen" di Milano popolata da artisti, stilisti, designer, architetti e comunque dalla movida di creativi emergenti e non, arriviamo per una cena al rinnovato "Il Grifo Nero". Dehor estivo, belle vetrine, griglia a vista entrando sulla sinistra schermata da vetrata e con cappa rigorosamente a prova di fumi. Arredi in legno, tavole imbandite in modo classico per questa vera osteria milanese. Franco, che già conoscevamo per la profesisonalità maturata in famosi locali del centro, ci ha accolto sorridendo. La proposta era su due menù a quaranta euro tutto compreso, di carne o di pesce. Le opzioni sono allettanti anche per la scelta alla carta, ma accettiamo la prima proposta. L' antipasto composto da salumi misti è ricco e di buona qualità: salame, prosciutto crudo, pancetta e lardo sono squisiti e appuriamo che le materie prime provengono da allevamenti eccellenti. Franco è abruzzese. Ci stappa una bottiglia di Montepulciano d' Abruzzo dell' Azienda Pradella, 2010, 12°, vino di antica tradizione, rosso rubino intenso, con lievi sfumature violacee, lievemente profumato, armonico. Arriva una generosa porzione di maccheroncini de "il Grifo Nero", ricetta segreta, particolarmente gustosa, cottura molto al dente. Mia moglie preferisce un delicato risottino con taleggio e carciofi, abbinamento indovinato e gustoso. Non chiediamo il bis perchè il secondo è un robusto piatto di cinghiale in salmì con polenta, che basterebbe da solo come piatto unico. Il sapore è quello di una volta. Franco è anche lui un cacciatore e sa dove rifornirsi di selvaggina. E' doveroso un complimento al suo staff in cucina per l' accurata preparazione. Mia moglie assaggia con curiosità, approva, ma si limita a una classica costata di manzo alla brace, media cottura, con patate fritte. Una piccola porzione di dolce della casa, sorbetto al limone e caffè. Da ritornarci!