Ristorante Bosco Verticale di Milano

Recensione Ristorante Bosco Verticale di Milano

Chi non conosce ormai Bosco Verticale di Milano, anche solo per sentito dire? Il complesso residenziale con i due palazzi a torre, progettato dalle archi-star Boeri, Barreca e La Varra è noto per aver introdotto i concetti di natura ed ecosostenibilità nel cuore di Milano. Situato nel Centro Direzionale, ai margini del quartiere Isola, questo palazzo può contare su molti servizi e locali. Tra questi, quello che meglio rappresenta questa filosofia di vita è il ristorante Bosco Verticale. Il ristorante Bosco Verticale di Milano si trova in quella via  - Federico Confalonieri - su cui affacciano le due torri, al civico 15 (angolo Via Volturno). Cosa e come si mangia al Bosco Verticale, di che tipo è l'ambiente e qual è il rapporto tra la qualità del cibo e del servizio con i prezzi da spendere? Vediamo cosa ne pensa chi c'è stato. 

Ambiente e atmosfera del ristorante Bosco Verticale: un country chic che stupisce

Può la capitale italiana del design, dell'industria e dell'innovazione sorprendere continuamente chi la frequenta? Evidentemente sì: perfino entrando in questo ristorante è necessario abbandonare tutti gli stereotipi e i pregiudizi sull'ambiente che ci si aspetterebbe di trovare. L'idea di atmosfera fredda, minimalista e scura dovrà essere dimenticata. Chi si aspetta austerità e cibo insapore, con contorno di prezzi alle stelle, dovrà ricredersi. Quella che è protagonista, qui, è invece innanzitutto la luce. Pareti in muratura bianca intervallate da archi con mattoncini rossi, in pieno stile storico-archeologico e di recupero, mostrano come antico e nuovo possano fondersi, dando vita ad una miscela esplosiva di tradizione ed innovazione. Gli arredi in legno invecchiato, in pieno stile shabby e country chic mostrano poi di mantenere un low profile: un'eleganza, cioè che non ostenta mai, ma che fa di tutto per mettere il cliente a proprio agio. A ben vedere lo stile country chic è quello che più si avvicina allo stile di vita del Bosco Verticale: un riavvicinarsi alla natura ed ai suoi ritmi, staccando dalle corse contro il tempo della città. A sugello di quanto detto, i pavimenti in parquet e l'angolo bar in arredi in legno scuro, confermano un ambiente rassicurante in cui viene voglia di trascorrere l'intera giornata!

Il menu: cosa si mangia al ristorante Bosco Verticale

Arrivati al momento di sedersi a tavola tutto è molto efficiente. Il servizio è professionale e veloce, ma mai sbrigativo. I camerieri in sala sono sempre cortesi e presenti, ma mai invadenti. Detto questo, sono diverse le possibilità di assaggiare i piatti di questo ristorante: si può scegliere infatti il menu degustazione (giudicato da molti “favoloso”) che va dall'antipasto al dolce, oppure servirsi à la carte. Ad ogni modo, tutti saranno accontentati: da chi ama accostamenti classici fino a chi desidera sperimentare. Gli amanti dei primi piatti decisi potranno ordinare una carbonara, dal gusto inconfondibilmente classico, ma presentata in maniera innovativa, come dei grossi cubi preparati con pasta fresca. Oppure ci si potrà orientare sulle pappardelle con sugo di cinghiale e cacioricotta. Per chi ama gusti più delicati, i ravioli con fave su crema di pecorino di fossa e guanciale sono da provare. Per i secondi la scelta è vasta: capretto con salsa ragù, manzo di tutti i tagli (qui le tagliate danno il meglio di sé con il chutney di verdure), tartare estrose (una su tutte quella con tuorlo d'uovo marinato in salsa cren). Anche il pesce trova la sua parte: molto gettonate sono le polpette di baccalà con bagnetto verde Piemontese, ma meritano anche le grigliate e le pietanze a base di bottarga. La particolarità? Qui per i dolci vengono molto utilizzate delle preparazioni artigianali. Un esempio? Le marmellate speciali allo zenzero e limone, o al frutto della passione. O ancora le mousse di frutti tropicali come il mango o il crumble al cocco. 

Il valore aggiunto: la presenza delle proprietarie e del giovane chef

A tutto questo va aggiunto un plus, mai dato per scontato nei ristoranti e nei locali per l'accoglienza, anche in quelli stellati: la competenza, la gentilezza e il garbo delle proprietarie. Tonia e Nina, due sorelle che hanno voluto scommettere sui valori di un tempo, da riscoprire e fare propri in quest'epoca frenetica. Tonia è anche una bravissima sommelier professionista, capace di consigliare con attenzione e cura i vini (serviti in sala con il centellinatore) ed il loro abbinamento con il menu. Che dire poi dello chef? Tutti i nostri segnalatori riportano toni entusiasti della clientela per questo bravo e giovane “cuoco maestro” che, tra le altre cose, prepara i dessert direttamente al tavolo. Insomma, un'esperienza da oasi di pace e benessere, con coccole per i sensi, nel pieno cuore della metropoli degli affari italiana. Da ricordare, infine, le variazioni ai piatti previste anche per vegani o intolleranti al lattosio o ancora celiaci. Rapporto qualità prezzo ottimo, con un range medio dai 25 ai 50 euro a persona, vini esclusi. Consigliato!