Ristorante Pizzeria Mezzometro di Senigallia

Recensione Ristorante Pizzeria Mezzometro di Senigallia a cura del nostro giornalista

Spiaggia di velluto, rotonda sul mare, Uliassi, Cedroni e Mezzometro. Ecco le cinque ragioni per le quali vale la pena visitare Senigallia. La cittadina balneare che fa da cornice ad una ristorazione di altissimo livello, negli ultimi anni si è fatta madre della pizza più apprezzata nel versante adriatico: Mezzometro, appunto. Siamo sul lunghissimo lungomare Da Vinci a metà strada - guarda un po' le coincidenze - tra i due bi-stellati senigalliesi. Dopo la grande insegna a destra vi è un comodo parcheggio. C'è la ferrovia, il mare e nel mezzo il pluripremiato locale di Alessandro Coppari, titolare, maestro pizzaiolo e tecnico della panificazione di questa pizzeria con cucina che merita decisamente una visita se si vuole gustare una delle migliori pizze d'Italia. Una pizza con i super poteri, come l'ha definita Massimo Bernardi in un suo simpatico articolo di qualche anno fa pubblicato su Dissapore.  "La migliore del mondo lontano da Napoli". Farina 00, acqua, lievito madre, sale marino. Proposta soprattutto a metro, con cornicione alto, centro sottile e morbido per consentire la piegatura a libretto.

Alessandro Coppari, gare nazionali a parte, è sempre lì al suo posto, a contatto con le farine più pregiate di grano tenero, biologiche, dalla provenienza certa e con il germe di grano incluso (e anche senza glutine). L'instancabile anfitrione che ha trasformato una pizzeria qualsiasi di Senigallia nella pizzeria più apprezzata del centro Italia ci dice con semplicità  "Fare un'ottima pizza è un lavoro davvero complesso. Creare l'impasto perfetto significa avere il controllo di variabili che paradossalmente sono incontrollabili. Il lievito madre per primo, la forza e l'umidità delle farine, la temperatura del forno, la lievitazione, la maturazione. Io, poi, mi sono complicato la vita [sorride] quando ho voluto creare un menù specifico per celiaci e intolleranti alle farine raffinate che avevano ormai rinunciato ad andare in pizzeria con la propria famiglia o combriccola di amici per degustare una buona pizza fumante".

Alessandro Coppari è  un vero e proprio maniaco-perfezionista della pizza, uno di quelli che misura anche la temperatura dell'ambiente in modo da regolarsi sulla temperatura dell'acqua che andrà, poi, a unirsi alla farina e ai lieviti per comporre l'impasto. Per noi, però, è soprattutto il grande risolutore dell'intricata questione "pizza alta o pizza bassa? croccante o morbida?"

La particolarità delle pizze della Pizzeria Mezzometro (a Senigallia e a Jesi) è che il "problematico" cornicione ha le proporzioni perfette. Alto il giusto, croccante ma con la parte interna soffice che si scioglie in bocca. La parte centrale, poi, ha una struttura tale da essere leggera ma compatta, tanto da riuscire a mantenere il condimento senza piegarsi. Una signora pizza che può essere gustata con farciture di altissimo livello e consumata su un tagliere da mezzo metro (con due gusti) e da un metro (con quattro gusti). 

Ambiente e atmosfera di Mezzometro: c'era una volta Michele Da Ale

Un recente restyling ad opera di un amico architetto ha allineato gusto e vista, ponendoli sullo stesso livello. Appena si entra nel locale ci si accorge che gran parte delle pareti sono usate come gigantesche lavagne. Lo scopo è raccontare le novità del giorno, i presidi Slowfood, le novità degli impasti e la filosofia di vita. L’atmosfera è piacevole, fresca, frizzante, friendly. Siamo a 50 metri dal  mare, bandiera blu già dal 1997. L’accoglienza è cordiale e al tempo stesso professionale. Il locale si presta più sia a tavolate con  amici sia a cene più intime. Se si prenota si rischia di fare la coda all’ingresso (e non solo nei weekend). In ogni modo i ritmi sono serrati e le attese limitate: la velocità del servizio permette un ricambio abbastanza veloce. 

Quale pizza mangiare presso la Pizzeria Mezzometro di Senigallia

Se è la vostra prima volta al Mezzometro, consigliamo senza dubbio la margherita. Alla seconda visita è possibile lasciarsi andare ad abbinamenti davvero golosi. Tra le pizze che abbiamo apprezzato maggiormente c'è la LA PECORA ROSA con Fior di latte del Casolare,  Pecorino dei Monti Sibillini,  Fave di Fratterosa, finocchietto, goletta della Salumeria dell’Abbazia e olio Extra Vergine di Oliva BIO Fattoria Petrini e la PARMI GIANNA con Fior di latte del Casolare, pomodoro pendolino, melanzane, della Salumeria dell’Abbazia e Parmigiano Reggiano DOP 24 mesi. Ritornate senza indugi a provare, poi, la CARBORAPA con mozzarella fior di latte, pecorino dei Monti Sibillini, crema alla carbonara, cime di rapa, bacon croccante, Casecc (pecorino a latte crudo stagionato) e pepe. Sappiate che non avrete completato il giro delle migliori pizze se non proverete la CIAUSCOLO&VERDICCHIO con mozzarella fior di latte, crema al Verdicchio, ciauscolo croccante, scarola e julienne di porro.

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