Ristorante Ciccarelli di Verona

Ristorante Ciccarelli di Verona: ecco cosa scrivono i nostri segnalatori

Risalgono al 1865 i primi documenti relativi allo storico Ristorante Ciccarelli, che lo descrivono come luogo di posta. Si trattava di un locale di tappa, una stazione in cui si fermavano le diligenze e le corriere (così venivano chiamate le carrozze a cavalli che trasportavano la corrispondenza e anche i passeggeri) per cambiare i palafreni, ricevere i viaggiatori, prendere lettere e pacchi lì depositati per farli giungere a destinazione. Nel secondo dopoguerra assume l'identità di ristorante che, pur con qualche dovuta ristrutturazione, nonostante lo scorrere degli anni e delle mode e i due cambi di gestione, si è conservata inalterata fino ad oggi. Dalla famiglia Ciccarelli, attraverso la conduzione di affezionati ex-dipendenti, nel 1999 l'attività passa nelle mani del fidato amico di vecchia data Renato Castioni che, con una trentennale esperienza nel settore dell’ospitalità, è a quella data maturo per prendere in consegna il testimone. L'accogliente atmosfera è ancora quella delle trattorie Anni Cinquanta, dall'ambiente rustico, semplice, in cui dominano tonalità calde: il legno dell'arredamento, del soffitto con travi a vista e del rivestimento a mezza altezza dei muri; il color crema delle pareti, la tinta avorio che si alterna con una temperata ocra gialla nella scacchiera del tovagliato, sfumando nel bianco porcellana dei piatti. Anche la pavimentazione in graniglia, la seduta in paglia delle sedie dalla struttura in noce (per un totale di 180 coperti) e le lampade a sospensione con treccina in cotone bianco mantengono vivo il ricordo ed il legame con la rinomata gestione Ciccarelli. Pure il menù è dal 1950 quello autentico dell'antica tradizione veronese portata in tavola nel giorno di festa, senza compromessi. Dopo l'antipasto di affettati misti e sottaceti, vengono proposte le genuine tagliatelle fatte in casa, da condire con i tre sughi serviti a parte (pomodoro, ragù di carne, ai fegatini di pollo), e la pasta e fagioli. Il ristorante Ciccarelli deve però la propria fama al ricco carrello dei bolliti (cotechino, gallina, punta di petto, lingua e testina di vitello, copertina di manzo) e degli arrosti (petto di tacchino, pollo, faraona, fesa di vitello magra e mista, prosciutto di Praga), accompagnati dalle tre tipiche salse locali: la rinomata salsa pearà (ribattezzata "salsa degli Dèi", preparata unicamente con la rosetta di pane  - senza strutto - soffiata grattugiata, brodo di carne, midollo di bue, una noce di burro e pepe in grani macinato al momento), la salsa verde (fatta con prezzemolo, acciughe, capperi, olio d'oliva, uova, tonno, aglio, cipolla, peperoni, sale) e la salsa di crèn (a base di radice di rafano grattugiato sottaceto). Tra i dolci della casa, particolarmente apprezzato è il tiramisù; c'è da segnalare inoltre che nel periodo natalizio viene prodotto il classico pandoro di Verona. L'abbinamento ideale di questi piatti è certamente il Lambrusco Mantovano o la Bonarda dell'Oltrepò Pavese, in alternativa la cantina offre altre 150 etichette, con prevalenza di proposte venete come, ad es., il Valpolicella (Classico Superiore, Ripassato, Amarone), tra le cui varietà spicca il vino della casa: "Il Ciccarelli", un Valpolicella IGP, rosso veronese nato da ricercate uve valpolicella di pregiata qualità.