Recensione Ristorante Per me - Giulio Terrinoni di Roma a cura del nostro giornalista
Chi è abituato ad andare in giro per ristoranti stellati sa che le differenze si notano, anche tra stellato e stellato. Alcuni vengono infatti incontro a determinati gusti, altri no. Nel caso del “Per me” di Giulio Terrinoni, la guida Michelin lo definisce tra i migliori ristoranti di pesce di Roma, ma ciò non toglie che non vi siano proposte anche per onnivori, persone vegane o con particolari intolleranze. Scopriamo allora le particolarità di questo ristorante: ambiente e atmosfera, storia, menu ed altre curiosità.
Ambiente e atmosfera del Per me di Giulio Terrinoni: tra “tappi” e dehors, è tutta eleganza
Tra Via Giulia e Via dei Banchi Vecchi, quindi in pieno centro storico di Roma, si trova questo bel ristorante elegante e raffinato. Per essere precisi, è in Vicolo del Malpasso: stradina nota per i cosiddetti “tappi”. No, non stiamo parlando di tappi per bottiglie, né di coperchi, ma semplicemente di un'italianizzazione della parola spagnola “tapas”. Il locale di Terrinoni ha fatto tesoro di questa tradizione e quindi, ma solo ed esclusivamente a pranzo, serve questi piccoli adattamenti/assaggi di piatti famosi. Ecco perciò che entrare in questo bel posto, minimale ma senza essere freddo, privo di fronzoli ma ricco di calore, induce già al buon umore. Nelle giornate più tiepide o decisamente calde ci si può accomodare nel dehors esterno, molto gradevole. Se si decide di stare all'interno, invece, si verrà subito accolti dalla cucina a vista, con la grande vetrata. La saletta comprende cinque o sei tavoli (fino ad una quindicina di coperti). Su ogni tavolo c'è un fiore fresco (calle, tulipani, etc, secondo la stagione) ma nessun tovagliato: solo bicchieri e poi piatti di gran classe. Interessante l'illuminazione del locale, retroilluminato: i faretti sono infatti dietro alle pareti, conferendo un'atmosfera rarefatta. Originali anche i quadri/scaffali alle pareti, con all'interno bottiglie di superalcolici di annata. La seconda saletta è un tantino più spartana, ma sempre elegante.
La storia del Per me di Giulio Terrinoni: il primo ristorante gestito dallo chef tutto per la clientela
Giulio Terrinoni può senz'altro essere considerato uno dei migliori chef che abbiamo in Italia. Classe '75, formatosi nella cittadina di Fiuggi, è cresciuto professionalmente, dopo altre esperienze, nel ristorante Acquolina Hostaria, ristorante di pesce a Collina Fleming. Qui si dimostra padrone dell'intera cucina, nonché del team in sala. Un ristorante talmente coronato da successo e soddisfazioni che nel 2009 gli è valso la Stella Michelin. Fino a quando, nel 2015, decide di aprire un ristorante tutto per sé. Lo chiama, proprio per questo, “Per me”, ma la vocazione è quella di fare tutto per gli ospiti, per la clientela. Oggi Terrinoni, noto per la sua capacità di recupero totale del cibo, del reimpiego e riciclo (dai baccelli dei legumi fino alle interiora di alcuni pesci) è un nome noto a Roma e non solo: consulenze, docenze e un libro (“L'importanza del riccio”) ne hanno confermato l'autorità, tutta meritata. A sei mesi dall'apertura, nel giugno 2016, il Gambero Rosso lo premia come novità dell’anno. Nel 2017, dopo soli 11 mesi dall'inaugurazione del Per me, si aggiudica una stella Michelin tutta sua. Nel 2020 porta infine a casa i Due Cappelli per i Ristoranti d’Italia delle Guide dell’Espresso.
Il menu del Per me: oltre ai “tappi”, buone degustazioni e ottimo bilanciamento di ingredienti
La prima cosa da segnalare del Per me sono i “tappi lunch”: disponibili solo a pranzo dal lunedì al venerdì. Tutti al costo di 9 euro, spaziano dalle tagliatelle di seppia (con fichi secchi e melograno) al guacamole di broccoli, dallo spaghetto al volo cacio e pepe al pesce del giorno alla cacciatora. Chi volesse assaggiare un po' tutto può affidarsi invece ai menu degustazione tapas. Sono tre: “Tre tappi e via”, a 36 euro; “Il tempo giusto” (cinque tappi a scelta) a 60 euro, oppure “Voglio tutto” a 110 euro (tutti e dieci i tappi in menu). Da provare anche i menu degustazione classici. Anche qui sono tre: c'è il “Primi passi”, con cinque piatti iconici dello chef, a 95 euro a persona (abbinamento vini cinque calici 65 euro in più); “Testa mani e cuore”, menu da dieci portate a 150 euro (più 80 euro con sette calici); e il “Think green”, quattro piatti vegetariani a 85 euro (più 55 euro per quattro calici). Dal menu a la carte invece segnaliamo: lo speck di ricciola, mele e rafano come antipasto; il superspaghettone “Carbonara di mare” come primo piatto; il pescato del giorno con puré di patate, porcini e salsa alle vongole come secondo. Notevoli anche i dessert, tra cui i sorbetti alle erbe aromatice (alloro, menta e timo), la creme brulee con alloro, menta e liquirizia, e le cinque sfumature del “Tutto cioccolato”. Cantina tutta da scoprire e servizio impeccabile. Un posto in cui tornare più volte, insomma.
Altre informazioni utili
Il ristorante “Per me” di Giulio Terrinoni si trova a Roma, in Vicolo del Malpasso, 9. Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena. Range di spesa: dai 36 ai 140 euro a persona, bevande escluse.
Opinioni Ristorante Per me - Giulio Terrinoni (1)
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Menu degustazione testa, mani, cuore
Grazie tante allo chef Giulio per questa bellissima esperienza . Menu degustazione “testa, mani, cuore” dove la qualità della materia prima eccelle e dove la mano e la fantasia dello chef fanno da protagonisti. Piatti ben bilanciati e perfette le testure. I vini serviti in abbinamento hanno esaltato a pieno i sapori. Locale bellissimo e molto attento alla sostenibilità. Parola d’ordine... Nessuno spreco. Bravissimi . Consigliato