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Sine Ristorante Gastrocratico di Milano

(5.00)
  • Enoteche e Bistrot
  • Specialità: n.d.
Ristorante non verificato

Sine Ristorante Gastrocratico di Milano: ecco cosa scrivono i nostri segnalatori

Come coniugare l'alta cucina con il gusto democratico? Facendo parlare i sapori veraci, senza nasconderli dietro troppe sofisticazioni, ma lasciando comunque un tocco di modernità e di innovazione. È quello che sta proponendo, sin dall'apertura, il ristorante Sine a Milano, locale in pieno centro città (Viale Umbria 126) che non a caso spesso risulta affollato nel dehors di attesa. Lo chef tiene a definire il Sine un locale “gastrocratico”, ovvero un ristorante in cui è il gusto - la cucina - a dominare. Nient'altro. Scopriamo allora tutti i dettagli su questo ristorante e vediamo cosa c'è da annotare nelle sue caratteristiche. Ecco a voi la nostra recensione  su Sine di Milano: il ristorante gastrocratico e moderno che piace davvero a tutti

L'atmosfera del Sine a Milano: ambiente raccolto ed elegantemente arredato

Già dal nome si dovrebbe capire molto della filosofia di questo posto: “sine” in latino infatti significa “senza”. In pratica, nessun orpello, nessuna aggiunta, né nei sapori, né nello stile, parlano solo i fatti. E i fatti ci mostrano un ambiente raccolto ed elegantemente arredato (così il giudizio dell'ispettore della Guida Michelin, del resto), minimalista e senza lasciare alcuno spazio a ciò che è ridondante. Come si legge dallo stesso sito web del locale: “Linee semplici ma raffinate, toni sobri con dettagli vivaci. [...]Un ambiente rilassato, un servizio attento e scrupoloso, un’atmosfera elegante, ma mai ingessata”. Ispirato all'arredo delle tavole calde americane degli anni '50, quelle che restavano aperte h24 per i commessi viaggiatori, l'arredo alterna sedute con lunghi divani in pelle color caramello e tavoli lunghi di legno scuro con tavoli rotondi (sempre in legno scuro) e sedute dal design essenziale. Nessuna tovaglia, né runner o tovaglioli, ma solo posate e tovagliette americane. L'illuminazione è calda e soffusa, data da lampade con paralume, alternate alle ampie vetrate. Nel locale viene diffusa anche musica di sottofondo, sempre gradevole. Il servizio è attento e garbato, impeccabile e mai invadente.

La storia del Sine Milano: il sogno di Roberto Di Pinto diventato realtà

La storia del Sine è strettamente legata a quella dello chef Roberto Di Pinto. Napoletano, già dalla più tenera età il suo sogno è quello di cucinare per i più importanti ristoranti del mondo, e di diventare un grande cuoco, maestro della cucina. Dopo mille e più esperienze nelle migliori cucine dei blasonati ristoranti stellati, si ferma a Milano. Qui, trascorso qualche anno all'Hotel Bulgari come chef prende la sua decisione cruciale: aprire un locale tutto suo, il Sine. Dà perciò vita alla cucina dei suoi sogni, quella delle radici. La tradizione viene esaltata senza però mai essere oltraggiata con dissacrazioni eccessive.

Il menu del Sine Milano: la gastrocrazia al potere

Ad ispirare l'intero menu del Sine Milano è la cosiddetta “gastrocrazia”, cioè il dominio del sapore. Più precisamente parliamo del potere della scienza in cucina. Il percorso gustativo, comunque, è tutto orientato sulle origini partenopee, con l'arricchimento di tecnica che Di Pinto ha avuto durante la sua carriera lungo le varie tappe internazionali. Sono tre i percorsi degustazione che si possono scegliere: il menu della sera “sine tempore” o “senza confini”, il menu del pranzo “gastrocratico” (anche per chi magari è qui per una pausa dal lavoro e quindi non può trattenersi a lungo) e il menu del lunedì a cena nelle cucine, per sperimentare ricette create proprio ad hoc per gli ospiti. Uno dei menu gastrocratici permette di assaggiare davvero tutte le combinazione di sapore: mezzi paccheri ai moscardini e filetto di baccalà con colatura di alici su funghi cardoncelli vengono accompagnati dall'imperdibile focaccia nera, da mangiare rigorosamente “a portafoglio”, per arrivare ad un dessert fresco, coma la quenelle di gelato all'ananas. Ogni portata può contare su un calice di vino sempre diverso. Se proprio non si vuole rinunciare ai piatti della tradizione campana, allora sono da provare assolutamente la pizza, la parmigiana di melenzane “espressionista” e la ricciola cruda presentata in acqua pazza. Ovviamente non bisogna farsi sfuggire i dolci, come il babà al rhum (presentato con gelato al pop corn), la torta caprese (“che voleva essere una sacher”) e l'eruzione di limone.

Interessante il fatto che ogni pietanza viene prevista anche nella versione gluten free, per i celiaci e gli intolleranti al glutine.

Il costo medio a testa per una cena al Sine si aggira tra i 40 e i 100 euro, bevande e vini esclusi. Il rapporto qualità/prezzo è comunque buono, considerando la cucina di alta qualità e l'alto livello dell'esecuzione delle pietanze.


Recensione a cura di: Jenny Giordano


Foto Giornalista Jenny Giordano Recensione a cura di:
Jenny Giordano

Giornalista

Campania


Opinioni Sine Ristorante Gastrocratico (1)

  1. Filo_gourmet

    Gastrocratico e gastrobuono

    5 / 5

    Questa si che è una ristorazione intelligente, fatta di cose buone, ottimo servizio e prezzi misurati.

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