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Trattoria Trippa di Milano

(4.33)
  • Ristoranti tipici regionali
  • Specialità: n.d.
Ristorante verificato

Recensione Trattoria Trippa di Milano a cura del nostro giornalista

Trattoria Trippa di Milano: la tradizione convertita al contemporaneo. Nel pieno centro di Milano, in Via Vasari e nei pressi di Porta Romana, mai si sarebbe detto che la contemporaneità avrebbe sposato la tradizione in maniera così impeccabile. È stato ed è invece così per la trattoria Trippa. Locale semplice e minimalista, non lascia spazio alla formalità ma si concentra sull'ingrediente che, già dall'insegna, promette di cucinare al meglio: la trippa. Il cosiddetto quinto quarto viene qui interpretato in molti modi, accontentando sempre la clientela, anche quella più giovane.

Ambiente e atmosfera della trattoria Trippa di Milano: mangiare come se fossi a casa tua

Un ambiente essenziale, con tavoli in legno, pareti in un soffuso colore caldo (giallo ocra) e stampe d'epoca in bella mostra (un bel modernariato comprensivo di foto di famiglia), che concede pochissimo all'autocompiacimento di chi cucina. Entri, e se non sapessi di trovarti nel ristorante che sta riscrivendo la storia della ristorazione di Milano, penseresti di trovarti in una qualunque tavola calda di provincia. E invece... Diego Rossi è il giovane chef veneto che porta avanti una specie di rivoluzione in questi spazi. Le sue sono idee chiare: offrire alla clientela i sapori di un tempo, il piatto di trippa come si mangiava una volta a casa, preparato dalle nonne o dalle vecchie zie, ma senza stravolgere la dignità degli animali. Il tutto però perfettamente calato nella realtà contemporanea fatta di presentazione sui social media, divulgazione sul web, l'affidarsi ai piccoli produttori e recuperare il materiale di scarto rendendogli una nuova vita. È come se ti ritrovassi nella cucina di casa, insomma.

Storia della trattoria Trippa di Milano

La Trattoria Trippa di Milano è un posto giovane, nato nel 2016, ma che da subito ha creato una tendenza nella ristorazione italiana. Tutto nasce dalla voglia dello chef Diego Rossi di far rivivere le usanze gastronomiche rurali, che in questo nuovo millennio stanno andando via via perdendosi irrimediabilmente. Ecco allora che si ritorna alle origini della tradizione contadina veneta, con commistioni piemontesi (terra della formazione di Rossi) e ricordi dei passaggi nei mattatoi del Lazio. L'idea di Trippa arriva a compimento grazie all'incontro di Rossi con Pietro Caroli: alla nascita di un'amicizia si è dunque affiancato anche un grande sogno, la creazione di un luogo in cui mangiare finalmente diverso, ma sempre innovativo e giovane.

Cosa si mangia alla trattoria Trippa di Milano: una selezione dei piatti più conosciuti

Prima di cominciare ad elencare alcuni dei piatti più riusciti della trattoria Trippa, va sottolineato che il menu cambia continuamente, seguendo la stagionalità degli ingredienti, quello che è disponibile sul mercato e anche, perché no, gli stati d'animo, gli umori e la creatività dello chef (come c'è scritto, d'altronde, anche sul menu online). Del resto, questo bel localino nel cuore di Milano ha anche un sito web in cui si potrà andare a sbirciare il menu del periodo, con relativi prezzi, sempre molto abbordabili NON a scapito della qualità, lo ricordiamo con piacere. Bene, se si amano i gusti delicati, Trippa non è il posto giusto dove mangiare. Regno dei sapori decisi, qui ci si troverà in paradiso se si prediligono sì le carni, ma in particolare i tagli poveri e le frattaglie. Se ci si trova nel periodo adatto, allora si potrà assaggiare la famosa trippa di pecora Razza Brogna, spesso accostata ai sapori discordanti come quelli del limone, il pecorino e la pancetta. Al palato, nonostante quello che ci si aspetta, si tratta di un piatto sorprendentemente delicato.

Pasta fatta in casa, verdure dell'orto e primi piatti appetitosi

È possibile inoltre degustare anche piatti della casa, in base alla disponibilità: trippa fritta, Battuta di Fassona, midollo alla brace, e così via. Questo però non significa che si desidera gustare un piatto di verdure, o un primo piatto non si possa farlo. Si chiede qual è il piatto o la minestra del giorno e si decide. Consigliatissimo il cavolo cappuccio in agrodolce, ad ogni modo, così come la pasta fresca o gli gnocchi di zucca in padella, che spesso qui amano condire con salvia e crema di pecorino. Meritano tantissimo anche le pappardelle al ragù di cinghiale. E certo, si può finire degnamente con un dessert, un ammazzacaffè ed un conto che si aggirerà intorno ai 40 euro a persona, vini esclusi.


Foto Giornalista Jenny Giordano Recensione a cura di:
Jenny Giordano

Giornalista

Campania


Opinioni Trattoria Trippa (1)

  1. Germanico

    Pasta fatta in casa, verdure dell'orto e primi piatti appetitosi

    4 / 5

    Pasta fatta in casa, verdure dell'orto e primi piatti appetitosi... e poi la trippa di pecora Razza Brogna!

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