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Ristorante Le Delizie Degli Angeli di Roma

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  • Migliori Ristoranti
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Ristorante non verificato

Ristorante Le Delizie Degli Angeli di Roma: ecco cosa scrivono i nostri segnalatori

Nella quiete silenziosa degli uliveti alle pendici dei Castelli romani abbiamo fatto visita al ristorante Le Delizie degli Angeli. Tra il verde che circonda il locale e il profumo del pane fatto in casa. Quello che non si scorda mai. Si respira un’aria sobria di una cucina tipica e che risale alla tradizione più vera. Nella cucina del ristorante Le Delizie degli Angeli di Roma troviamo Donatella, chef appasionatissima del buon cibo  con il compagno Giancarlo che cura con professionalità e cortesia il servizio in sala. Le Delizie Degli Angeli nasce nel settembre 2009, ma la passione per la cucina di Donatella ha origini ben più lontane: da piccolina già acquistava le prime riviste di pasticceria rinunciando talvolta a letture più "leggere" tipiche di quell'età; E con il tempo l’amore per le cose buone si è rafforzato con i consigli della nonna. Preziosissimi. Dalla conoscenza delle verdure di campo che ancora oggi Donatella seleziona dai campi migliori, alla capacità di scegliere gli ingredienti per la sua cucina. Dalle carni al pesce che godono di una scrupolosa selezione, fino all’attenzione nella preparazione secondo i metodi di una volta. In cucinà c’è il rispetto del gusto; il risultato è un crescendo di emozioni culinarie che sorprendono i commensali. Una cucina, insomma, pensata per un target di clientela che ricerca la qualità (al giusto prezzo). 

Ambiente e atmosfera del ristorante Le Delizie Degli Angeli
L’ambiente è elegante e sobrio, semplice e curato. La sala inferiore per il menu alla carta ha uno stile semplice e quasi rustico con una porta antica in legno che collega con il piano superiore adatto agli eventi e già apparecchiato con fiori di Lisianthus e Rose color avorio con tulles viola delicatissimi. Il "coperto" molto ben  curato: dal tovagliolo sapientemente ripiegato sul piatto, alla posateria ben posizionata così come i bicchieri tutti indovinati. Siamo seduti vicino ad un pianoforte antico, sotto una luce che rilassa e una dolce musica di ambiente. Arriva il pane: fatto dalla mani di Donatella con i tre grani, tenero duro e cereali. Accompagnato da grissini sempre artigianali ai vari gusti di rosmarino, broccoli e non solo. La pasta madre del pane ha la “tenera età” di settantacinque anni e all’apertura del ristorante ne è stata preparata un'altra rigenerata nella fioritura di un prugno del giardino del ristorante: due “sorelle madri”.

La nostra degustazione e i nostri consigli su cosa mangiare
Il menu proposto è vario, ma non disperde la lettura e la scelta del cliente; nel nostro caso ci rimettiamo nelle mani di Donatella.  La scelta dei bicchieri permette l’apprezzamento delle caratteristiche organoltettiche del prosecco di Valdobbiadene proposto e del Rosso Sirah. La bocca della flute  non è molto stretta così da permettere di gustare la persistenza del perlage. Per  la delizia dell’olfatto. Arrivano gli antipasti: polpettine milanesi Mondeghili con salsa di pistacchio, ricotta flambè e pane croccante con uova di quaglia. Una curiosità : mondeghili deriva dal nome del popolo arabo che insegnò agli spagnoli il confezionamento della sfera di carne tritata. Un tuffo nella storia.  E ancora. La Polenta con mais di Marano, quella di una volta e dal marchio tutelato. Questo piatto merita una parola: per ben vent’anni l’agricoltore Fioretti nel primo Novecento selezionò l’incrocio migliore di mais per ottenere questo grano di Marano ad alta resa e dalle caratteristiche organolettiche eccezionali. Pensate che storia, nel piatto di questa polenta accompagnata  con sugo di spuntature di suino. Il buon Giancarlo mi offre poi i fagioli al sugo maremmani e ceci con pancetta e rosmarino. Ecco i primi. Gnocchi fatti in casa con patate e polenta con sugo di anatra e misto di sottobosco. A seguire fusilli trafilati al bronzo di Gragnano con ragu in bianco, tartufo e scaglie di cioccolato. Nel menu il piatto forte sono anche i vermicelli cacio e pepe all’arancia e la carbonara e amatriciana di mare. Per secondo, ecco il filetto di maiale farcito di frutta con purè di mele e rosmarino e riduzione di vino rosso ai frutti di bosco con patate al forno. E ancora: coscio di coniglio porchettato farcito con broccoletti e salsiccia. Il coniglio precisa Donatella, è accuratamente lasciato per dodici ore sotto un filo di acqua corrente per ottenere una carne ancora più pulita. Come ai vecchi tempi.  E così tutti i piatti di pesce e di carne sono preparati con maestria e attenzione con gusti equilibrati, curando l’igiene degli alimenti. Spicca anche lo stufato di cervo con crema di patate al gateau e fagiolini dell’orto. I dolci per finire tutti artigianali. “Le delizie degli Angeli” è un ristorante dalla cucina pura e tradizionale per trentacinque / quaranta coperti. 

Spesso il cibo è proposto in una cornice di eventi organizzati da Donatella del tutto curiosi: pane e companatico, musica o pittura e cibo, dove l’arte sotto varie forme si rispecchia nei colori e nel gusto dei piatti proposti. 

E sarà così anche nei prossimi mesi. Tutto a due passi dai castelli romani. Ecco che per chi si avvicina a visitare le cittadine di Frascati o Marino, Ariccia o Castelgandolfo, può rilassarsi in un’oasi verde dal profumo antico e tra uliveti secolari. Buona la carta dei vini accuratamente confezionata da Giancarlo che vanta un’esperienza lunghissima nel settore. Prezzi assolutamente proporzionali con la qualità proposta dei piatti. Ma la mia degustazione non finisce qui perché dovrò tornarci ancora con il cuore  e i sensi del gusto per una nuova esperienza culinaria. 


Roberto Spiridigliozzi


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