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Ristorante Peperoncino d'Oro di Roma

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  • Ristoranti tipici regionali
  • Specialità: Cucina tipica calabrese
Ristorante non verificato

Ristorante Peperoncino d'Oro di Roma: ecco cosa scrivono i nostri segnalatori

Un salotto conviviale domestico. Il Peperoncino d’Oro a Roma si presenta come un locale elegante ma allo stesso tempo sobrio e familiare, creativo e naturalmente piccante. Il peperoncino, infatti è il protagonista del ristorante. Nello spirito dell’idea e nei fatti. Ma non solo. Le tipicità regionali calabresi sono tutte rispettate. Con una cucina tradizionale, ma in chiave moderna. Tutti gli ingredienti della regione sono presenti nel menu e disponibili a seconda della loro stagionalità. 

Storia del ristorante
Il locale è opera di due ragazzi: Alessio Francomano e Valerio Laino. Il primo gestisce la sala il secondo è lo chef. Due giovani uomini che hanno fatto della passione per la cucina calabrese, una professione al centro di Roma. Tra Milano e la capitale hanno scelto quest’ultima dove mettere le radici della loro iniziativa imprenditoriale. E così a due passi dal Quirinale, nasce due anni fa il Peperoncino d’Oro. I ragazzi sono cresciuti con la passione per le cose buone , quelle di una volta. E si sono legati ai loro profumi. A quelli di Cerchiara di Calabria. Questo paese si affaccia sulla piana di Sibari e sorge nel parco del Pollino. Garanzia di prodotti eccellenti. Ogni settimana gli ingredienti di questa zona della Calabria arrivano direttamente in cucina a Roma. Le verdure fresche secondo la loro stagionalità e il suino nero. Il pane a lievito madre che  rimane fresco quindici giorni e le patate silane. Il vino e i peperoncini. I ragazzi ne dispongono di almeno mille varietà tutte coltivate  con cura e passione.

Ambiente e location
Arrivare al Peperoncino d’Oro è un’esperienza romantica. Per le strade di Roma, quella della zona che si affaccia su via Nazionale. Tra i vicoli dei ritrovi di studenti e le architetture di case antiche e luci soffuse di strada. L’ambiente del locale ricorda quello di un salone moderno ed elegante. Le pareti rosse sono ravvivate da uno specchio a cornice d’oro che dà una sensazione di regalità. E il re è lui: il peperoncino. Lo trovo appeso in quantità sopra una parete. Bellissimo. Frutto di una lavorazione artigianale e pronto all’uso.

La nostra degustazione
Il primo piatto è una tazzina di uova in camicia con il tartufo del Pollino. Oltre a quello d’Alba, il tartufo calabrese risulta sempre abbondante in queste zone: Nero, Bianchetto, lungo le pinete costiere a quello Bianco pregiato. Curiosa la tazzina da caffè con un uovo fresco e da galline allevate a terra. Accompagna questo antipasto una degustazione di peperoncini: una salsa mista di peperoncini con cipolla in salsa agrodolce e il Naga Morich: potente e in purezza. Lo spalmo sul pane calabrese che emana ancora il profumo di una volta. Una mollica bianca, chiara e dalla crosta marrone. Frutto di una lievitazione madre. Il connubio si presenta perfetto. Il peperoncino pervade il mio gusto e lo sento fortissimo, un’esperienza estremamente piacevole. Ed è un piacere attutire la piccantezza ancora con il pane. Il servizio al tavolo ben curato offre del pane tostato su di un letto di rucola: perfetto da usare a mo’ di bruschetta.  Alessio mi presenta il vino: un rosso Serracavallo Sette Chiese da vitigno magliocco dolce e Cabernet Sauvignon. Un rosso color porpora al profumo di tabacco fresco e frutta rossa. I tannini ben fusi e ottimi per l’ivacchiamento. Il suo terroir è quello calabrese della Valle del Crati. Un vino dalle origini antiche. Arrivano le pacchiuse: patate della Sila. Crescono in un territorio tra i più suggestivi della Penisola italiana: luoghi incontaminati con foreste, risorse idriche e laghi. Nel terreno, la patata della Sila cresce ricca di potassio, di amidi e dalla polpa compatta. Buonissima. Lo chef Valerio le presenta in un piatto rotondo che ben si presta alla valorizzazione visiva della pietanza. Le patate si offrono al gusto con peperoni croccanti e salsiccia stagionata di Suino Nero eccellenza di carne bianca della regione. Alessio e Valerio hanno un allevamento di cento suini che vivono allo stato brado. Le carni sono molto gustose e il  piatto che ne deriva consistente ed equilibrato. L’olio utilizzato al punto giusto. E’ quello extra vergine della Calabria. Proviene da un’ azienda agricola che macina a freddo le olive e imbottiglia con cura il prezioso oro verde. Il cliente può richiedere tramite un semplice invio di sms indicato dietro la bottiglia tutte le caratteristiche della produzione dell’olio stesso. Fantastico: tecnologia e cultura insieme. Ancora. La minestra di cicoria e fagioli. Molto leggera e consistente. Una buona porzione e dal gusto delicato dei fagioli calabresi biologici. Il primo piatto sono le Tagliatelle ammodicate con mollica di pane speziato. Un sugo fresco, dove il cappero risalta il gusto deciso e il baccalà ricorda la freschezza di  un pesce eccellente. Il secondo piatto da gustare è U Stoccu con broccoli neri, olive secche e pipi cruschi . Lo stoccafisso si presenta con un sapore e un retrogusto piccante. Buona la fibra del pesce e ben cotta. Un piatto dalla chiare origini calabresi negli ingredienti e nei sapori. Da provare. Per finire un tortino al cioccolato fatto dallo Chef con una punta di peperoncino all’interno. Un piatto dal profumo eccezionale, sin dal momento della sua portata. E’ un rito assaggiarlo. 
La cucina proposta è quella tipica di una regione che i due titolari sono orgogliosi e fieri di rappresentare. E ci riescono. Nella loro semplicità e umiltà, passione e voglia di fare bene, inserendosi nel mondo della ristorazione con novità culinarie e professionalità. Il loro bagaglio di conoscenze è profondo. 

Informazioni utili
Il Peperoncino d’Oro ospita venti coperti e si presta per una serata conviviale e serena. E’ chiuso la domenica e il lunedi e ha un prezzo medio di trentacinque euro a persona. Il locale offre intorno a sé le bellezze di una Roma che non muore mai. Per un target di clientela che cerca la tipicità e la qualità del cibo con un servizio proposto ai tavoli in maniera eccelente. Da tornare ogni qualvolta si desidera un tuffo nei sapori di terra e di  mare della Calabria.

Roberto Spiridigliozzi      


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