Ca Pelletti di Bologna: ecco cosa scrivono i nostri segnalatori
Ristorante Ca Pelleti Bologna
Esiste un locale intimo a Bologna che propone una cucina tradizionale di ispirazione tosco-romagnola, seguendo il più possibile le gustose ricette storiche del maestro dell'arte culinaria di una volta, Pellegrino Artusi. Ca Pelletti era il nome dell'antica casa coloniale tosco romagnola, dove ci si fermava per bere e mangiare qualcosa. Da lì pare siano nati i famosi cappelletti. E da tutta questa storia nasce il localino tradizionale sì, ma con una visione più ampia ed internazionale nel servizio, a cominciare dagli orari; dalle 7.30 apre per gustose colazioni a base di torte fatte in casa, il cestino di pane contornato da tante prelibatezze come marmellata, burro, crema di nocciola Babbi, spremuta, ecc. A pranzo e cena con sformati, paste fatte in casa, frittatine, le uova servite in varie maniere, la piadina e il crescione ripieno, gli immancabili affettati. Il tutto circondati da ciò che ha fatto la storia della cucina artusiana, del famoso passatore. E, un occhio alle coreografie non guasta: il bagno viene chiamato Bagno di Romagna, il biglietto da visita è un disco orario per auto.
Dopo aver svolto per due anni analisi e studi sul mercato della ristorazione in Italia e nel mondo, è stato inaugurato da alcuni mesi il primo punto vendita pilota del progetto Ca’Pelletti a Bologna, in via Altabella 15, in pieno centro storico. Ca’Pelletti è un nuovo concept di ristorazione ideato e realizzato da Surgital S.p.A, azienda saldamente radicata nel territorio romagnolo, precisamente a Lavezzola, provincia di Ravenna, impostasi da oltre trent’anni come leader di mercato nella produzione di pasta fresca surgelata di qualità per il canale HoreCa. Il progetto Ca’Pelletti nasce dalla volontà aziendale di diffondere ed esportare in tutto il mondo la tradizione culinaria romagnola, non solo valorizzandone i prodotti tipici, ma anche e soprattutto ricreando “l’atmosfera del mangiar bene”, che tanto caratterizza la Romagna. Dalla scelta del nome Ca’Pelletti si evince chiaramente il focus del concept. Il termine Ca’ nasce infatti in Romagna verso fine Ottocento per indicare i punti di ristoro per i primi viaggiatori dell’epoca, primo esempio di ristorazione in cui la figura dell’Arzdora (massaia), simbolo di una operosità instancabile e cardine del nucleo famigliare, diventa protagonista. Tradizione, qualità e accoglienza, queste le parole chiave che contraddistinguono questo tipo di ristorazione
tipicamente romagnola. Il menù, ispirato liberamente al famoso compendio di Pellegrino Artusi “La Scienza e l’Arte di mangiar bene” propone un’offerta che spazia dalla prima colazione, al brunch, alla pausa pranzo, agli spuntini pomeridiani fino alla cena. Il menù vede, e non poteva essere diversamente, i primi piatti a base di pasta come principali protagonisti, ma nell’offerta ci sono anche prodotti tipici quali la piadina, fiamminghe di salumi eformaggi, sformatini e tanto altro ancora. Importante sottolineare che per oltre il sessanta per centro il menù è composto da prodotti Surgital.Oltre al legame e alla valorizzazione della tradizione romagnola,Ca’Pelletti si basa su un altro concetto fondamentale: essere in grado di proporre la stessa offerta durante tutto l’arco della giornata, servizio che spesso la ristorazione tradizionale non garantisce; a Ca’Pelletti invece è possibile mangiare ogni portata del menù a qualsiasi ora del giorno e della sera, incontrando un successo da parte dei clienti quanto mai evidente. Un altro punto vincente del format è sicuramente l’ottimo rapporto qualità/prezzo, tutto è stato studiato per offrire ottimi piatti, realizzati con materie prime di eccellenza, in un'ottica di battuta di cassa media inferiore ai dieci euro.
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