Recensione Ristorante Carducci di Bari a cura del nostro giornalista
“Ci sono luoghi in cui si respira il fascino della storia, avvolti da stile e comfort moderno”. Il ristorante Carducci di Bari è indubbiamente uno tra questi, una meta prestigiosa che merita una deviazione per l'ambiente raffinato, per la cucina che esalta la tradizione pugliese (ma che non rinnega gli abbinamenti più moderni e internazionali) e per un menù aperto a tutti, coppie, businessman e famiglie. Proprio il menù, più di qualsiasi altro dire, racconta la filosofia di questo ristorante: dai Troccoli alla carbonara di mare con scampetti e guanciale al Sashimi di tonno rosso con tabbouleh di quinoa gialla, ceci neri e dressing di lime. La carta delle vivande intreccia con gran disinvoltura la Puglia con il resto del mondo.
Il ristorante Carducci si trova a pochi minuti dalla stazione centrale di Bari, all'interno del complesso Villa Romanazzi Carducci, un’oasi ricca di querce, pini, allori e ulivi che custodisce con grande rispetto la memoria della residenza un tempo di proprietà di una nobile famiglia feudataria di Putignano. Vale una deviazione, ma anche un pernottamento grazie alle 117 camere, 4 junior suites e 2 presidential suites, tutte perfettamente insonorizzate e rinnovate nel 2012.
Ambiente e Atmosfera del ristorante Carducci di Bari
A pochi passi dal centro dell’area del quadrilatero murattiano, uno dei “santuari” a cielo aperto dello shopping barese, ecco il complesso di Villa Romanazzi Carducci, un luogo d'incanto immerso in un grande parco storico che include una bellissima piscina e giardini di stampo anglosassone; affascinante ed unico nel suo genere poiché perfettamente in equilibrio tra antico e moderno. All'interno del complesso immobiliare, il ristorante Carducci si presta elegantemente al gioco osmotico della compresenza di clientela cosmopolita: gente del posto ma anche turisti provenienti da tutte le nazioni del mondo che trovano nel Carducci il luogo perfetto per una cena d’affari, per un tête-à-tête romantico o anche semplicemente per una cena in famiglia. Dai tavoli alla cucina il passo è breve: proprio la cucina, a vista, è una sorta di tolda dalla quale Felice La Forgia, chef executive del ristorante, guida con piglio la “navicella”.
Storia del ristorante Carducci di Bari
Villa Romanazzi Carducci è un luogo che custodisce la memoria della pietra edificata da una nobile famiglia di Putignano, proprietaria per circa un secolo. Nel 1885 i fratelli putignanesi Romanazzi Carducci acquistarono il complesso da Federico Maurizio Liebe, negoziante originario di Doebeln, in Germania. La famiglia Ranieri, divenuta proprietaria negli anni '80, sin dagli inizi volle aggiungere, all'affascinante complesso, un polo della ristorazione altrettanto prestigioso: il Ristorante Carducci, affidato, oggi, ad uno tra gli chef più apprezzati qui in Puglia, Felice La Forgia.
Cosa consigliamo di mangiare al ristorante Carducci di Bari. La nostra degustazione
Ristorante, si, ma anche lounge bar. L'attività del Carducci è multiforme e non si limita certo al solo pasto serale: già a partire dalle ore 11, appena terminato l'ora delle colazioni (e che colazioni!), è possibile vivere il ristorante come American Bar, un gustosissimo fuori orario che funziona ininterrottamente fino alle 23. In tale contesto si può gustare il Club house sandwich o un saporito burger vegetariano. Da non perdere anche il bruschettone al tonno o il prosciutto di Parma abbinato alla burrata di Andria. Per chiudere, una golosa specialità: il tiramisù in coppa. In ogni caso, piatti sostanziosi e non semplici assaggi, tutti presenti nella carta snack, quest'ultimo un vero e proprio menù dedicato a questo genere di consumazioni.
Sotto l’egida dello chef Felice La Forgia, che può contare su una brigata di tutto rispetto coordinata dal sous-chef Minervini e dai collaboratori Chiapperini, De Francesco, Messina e Paldera, il ristorante Carducci dà il meglio di sé a cena, momento in cui la carta delle vivande vanta, per chi voglia stare al gioco, una differenziazione di genere, simpatica e mai azzardata, proponendo un menù dedicato a lui e un menù dedicato a lei. Qualche esempio? Primi. Per lei: code di gamberi al vapore, con mango, pesche e salsa di frutti rossi. Per lui: sashimi di tonno rosso con tabbouleh di quinoa gialla, ceci neri e dressing di lime. Per lui, troccoli con carbonara di mare, scampetti e guanciale. Per lei, mezzi paccheri di grano arso con astice e pistacchio. Secondi. Per lui, una grigliata di aragostelle, scamponi e polpo con contorni di stagione. Per lei, un tournedos di pescespada con schiacciatina di patate e pomodorini appassiti, con caroselli, capperi e germogli. I dolci. Per lui, tortino di cioccolato bianco e caffè con gelato di tè matcha al gin e salsa di caffè. Per lei, lingotto ai due cioccolati con sfera al latte di mandorla e salsa alle fave di tonka.
Se vi vien voglia di chiedere a Cosimo Ranieri i motivi alla base di questo singolare “servizio di genere”, sappiate che la risposta potrebbe limitarsi ad un semplice sorriso complice e intrigante. Noi quel sorriso lo abbiamo interpretato come voglia di offrire il massimo alla propria clientela e come consapevolezza che, spesso – anche se non sempre - i gusti degli uomini e i gusti delle donne possono essere leggermente differenti. Romantico vero?
Le alternative gastronomiche non potevano mancare: dal menù vegetariano al menù della tradizione, quest’ultimo vessillo della straordinaria normalità della cucina pugliese: orecchiette di farina integrale, bombette di Locorotondo, vino pugliese quartino di spumone.
Il fortunato avventore, intanto, è seduto ai moderni tavoli e alle comode sedie, a due passi dal giardino ipogeo con tanto di cascata, che fa da contorno alla passerella che conduce all’ingresso del ristorante.
E il buon bere? La carta dei vini è aggiornata una volta l’anno e vanta circa 80 etichette. E per colorare il palato dopo il dessert, rosolio delle campagne di Ostuni o, in alternativa, un liquore al nettare di Primitivo di Manduria.
Alla sala principale si può preferire anche il privé o la terrazza all’aperto, tutti ambienti che possono regalare un’esperienza da raccontare.
Perché far visita al Ristorante Carducci di Bari?
Villa Romanazzi Carducci presenta un’offerta completa tra ricettività e ristorazione. Sapori della tradizione pugliese e nuovi percorsi del gusto s’incontrano in un connubio di cucina creativa, “emozionale”, raffinata e di qualità. Il ristorante è aperto davvero a tutti: qui l'accoglienza, senza ostentazione e in pieno stile pugliese, abbatte qualsiasi barriera sociale. Entrate e godetevi il luogo.
Recensione cura di Vito Prigigallo
Video Ristorante Carducci
Opinioni Ristorante Carducci (1)
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Recensione
Cena di lavoro presso il ristorante Carducci. Il primo apprezzamento è a favore del servizio molto attento e veloce. Il secondo apprezzamento è relativo alla cucina che utilizza prodotti pugliesi ma che contempla anche soluzioni più fresche e moderne.